Il Comune di Modena è al lavoro per superare il blocco del cantiere per l’intervento di restauro, riparazione, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione della sede storica del liceo delle Scienze umane e musicale Carlo Sigonio in via Saragozza a Modena dopo che, accogliendo una nuova istanza della ditta Pessina, il Tribunale di Milano (sezione civile, fallimentare), alla fine di ottobre ha prorogato di ulteriori sessanta giorni la sospensione dei lavori.

Lo ha comunicato al Consiglio comunale l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi che ha risposto oggi, giovedì 7 novembre, all’interrogazione presentata dalla consigliera Luigia Santoro, Lega, nella quale si chiedeva quali iniziative intenda prendere l’Amministrazione per garantire la ripresa dei lavori e in quali tempi preveda il termine dell’intervento.

Il cantiere per il ripristino della sede storica del liceo Sigonio, chiusa dopo il terremoto del 2012, era stato sospeso alla fine di agosto dal Tribunale di Milano su richiesta della ditta Pessina che alla fine di luglio aveva presentato domanda di “concordato in bianco” e contestuale istanza di sospensione per 60 giorni di una serie di contratti di appalto pendenti in diverse località italiane, tra i quali, appunto, quello del complesso scolastico del Sigonio, per avere il tempo di presentare un Piano di risanamento. Alla fine di ottobre, lo stesso Tribunale ha accolto anche la richiesta di proroga per ulteriori due mesi.

Nella sua risposta, l’assessore Bosi ha ricordato che, già prima della richiesta di concordato in bianco da parte di Pessina, il Comune di Modena aveva avviato il percorso per la risoluzione del contratto, visti i ritardi dell’azienda, e si era poi opposto alla sospensione del cantiere. Una proroga “fino a fine anno che purtroppo non sorprende”, ha commentato l’assessore Bosi, e che per questo “non ci coglie impreparati: siamo già in contatto con l’azienda, infatti, per definire un accordo, valutando le modalità più efficaci per superare questo blocco e verificando la possibilità di affidare i lavori al secondo classificato nella gara per ripartire al più presto con il cantiere e completare un intervento che è strategico per il Comune e per la città”.

L’intervento in corso ha un valore complessivo di 9 milioni di euro e il termine previsto dei lavori era fissato nel 2020. L’obiettivo è di mettere a disposizione della scuola, che non avrà più bisogno di succursali come in passato, 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti.

La superficie complessiva su cui si interviene è di 7.400 metri quadri, recuperando anche aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.

In replica la consigliera Santoro ha ringraziato l’assessore per la risposta puntuale e per le informazioni fornite: “Speriamo – ha affermato – che effettivamente si possa ricorrere al secondo classificato per portare avanti i lavori”.