Un post pubblicato su Facebook che raccontava del furto della sua auto, condiviso da oltre 200 persone, ha permesso di rinvenire parcheggiata la sua auto. Le successive indagini dei carabinieri di Collagna, supportate dall’analisi del video di una telecamera, hanno portato all’identificazione del ladro che, in caserma, messo davanti all’evidenza dei fatti, ha ammesso il furto.

Questa la premessa della vicenda che ha visto i carabinieri della stazione di Collagna denunciare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 39enne artigiano reggiano, chiamato a rispondere del reato di furto. L’origine dei fatti la notte di Halloween quando veniva rubato un fuoristrada Mitsubishi Pajero parcheggiato in via Ugo La Malfa a Castelnovo ne’ Monti. Del furto si accorgeva la proprietaria poco prima delle 3.00 quando, uscita da casa per andare a prendere le figlie in una discoteca fuori paese, si rendeva conto che ignoti le avevano asportato il mezzo.

Dopo aver formalizzato la denuncia,la donna  pubblicava un post su Facebook esternando il suo disappunto che otteneva oltre 240 condivisioni. La diffusione sul social della notizia, ha portato un giovane abitante a Ventasso a notare l’auto rubata parcheggiata in una via di Cervarezza, consentendone il recupero da parte dei carabinieri tempestivamente informati.

I primi accertamenti dei militari permettevano di individuare una telecamera di video sorveglianza che inquadrava il parcheggio dove era stata abbandonata l’autovettura dopo il furto. L’esame dei video congiunto all’acquisizione di preziose testimonianze ha poi portato i carabinieri a rivolgere le attenzioni investigative verso l’odierno indagato, che convocato in caserma ammetteva le proprie responsabilità: per giustificare il furto riferiva che “rimasto senza un passaggio per tornare a casa dopo i festeggiamenti di Halloween, complice l’uso smodato di alcolici, aveva rubato l’auto”. Auto peraltro utilizzata per dare un passaggio ad un amico, risultato completamente estraneo al furto. Il 39enne veniva quindi denunciato. L’auto recuperata veniva restituita alla derubata.