Nel cantiere del Data Center di Modena, che è in corso di realizzazione nella zona dell’ex Mercato bestiame nell’ambito del “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione”, si è conclusa una fase di realizzazione delle strutture edilizie. Già eseguite, con esito positivo, le prove di carico statico sul solaio del primo piano a cassettoni, sono in corso in questi giorni altre prove tecniche per valutare la capacità di resistenza della struttura alle diverse sollecitazioni.

Il Data Center, infatti, con un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro, diventerà il cuore tecnologico della città, consoliderà e renderà più efficiente la rete locale dell’Ict, andando a sostituire i Ced di enti pubblici e soggetti privati, migliorandone qualità e sicurezza.

Il Data Center sarà anche il punto di riferimento per la ricerca sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy, sia per ciò che riguarda l’Automotive, con il programma Masa (Modena automotive smart area), ed entrerà a far parte della rete dei Data Center regionali in corso di realizzazione.

Lunedì 11 novembre il cantiere è stato visitato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro che, con il presidente di Cambiamo spa Giorgio Razzoli, con l’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari e il direttore generale del Comune Giuseppe Dieci, hanno incontrato i tecnici impegnati nella realizzazione della struttura.

I lavori sono stati assegnati lo scorso aprile, dopo la gara, dalla società di trasformazione urbana CambiaMo spa al raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Iti Impresa generale spa di Modena con Site spa di Bologna. Il termine dei lavori è previsto nella primavera del 2021.

Il progetto è stato sviluppato dal Comune e dall’Università di Modena e Reggio Emilia con il contributo di Provincia di Modena, Fondazione Democenter e Lepida spa, società della Regione con i principali Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra per circa 1.600 metri quadri complessivi e il fronte principale sarà delineato da un’alta pensilina sul lato sinistro, sostenuta da due sottili pilastri, nella direzione di dove sorgerà la scuola innovativa, la cui fase progettuale è in corso di ultimazione. A piano terra del Data Center troverà posto l’Academy per la formazione sulla sicurezza informatica e spazi per le attività di ricerca e conferenze, mentre al primo piano saranno collocate la sala server e la “control room”, zone che saranno riservate agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici.

Nell’area del Progetto Periferie, inoltre, è già stato inaugurato l’intervento di riqualificazione di Porta Nord, con la realizzazione della nuova rotatoria, mentre sono in corso i lavori della palazzina di “Abitare sociale” in via Forghieri (valore complessivo 8,1 milioni di euro) dove sono previsti 33 alloggi e, a piano terra, un Centro diurno per persone con disabilità.

In programma anche gli altri interventi relativi alla mobilità (altre cinque rotatorie, la riqualificazione di via Canaletto e diverse piste ciclabili), così come la realizzazione del prolungamento del sottopasso ferroviario da Porta Nord a piazza Dante.

 

CENTRO TECNOLOGICO PER LA SMART CITY

Le sollecitazioni alle quali viene sopposta la struttura del Data Center con l’utilizzo della vibrodina, a cura della società Giancarlo Maselli srl, consentiranno di valutare la risposta dinamica dell’edificio e quindi a validare i calcoli strutturali realizzati in fase progettuale e già confermati dalle prove di carico statico. La macchina vibrante, infatti, è in grado di simulare una forza di particolare frequenza ed ampiezza, mentre la risposta della struttura viene misurata con accelerometri, piccoli sensori fissati in aree diverse del fabbricato.

Questo tipo di prove è particolarmente significativo per la funzione che svolgerà il Data Center Modena Innovation Hub fornendo servizi di “disaster recovery” per i Ced di enti pubblici e soggetti privati. La struttura sorge al centro dell’area del progetto Masa (il Modena automotive smart area), circa un chilometro quadrato del quartiere del Progetto Periferie dove verranno sviluppate e sperimentate le più moderne tecnologie in materia di Smart city. Con il Data Center, all’insegna della più alta efficienza energetica, verranno erogati anche servizi Ict ad alto valore aggiunto, si garantirà un miglioramento della capacità computazionale e saranno presenti spazi per l’innovazione, il coworking e la contaminazione di idee tra i diversi soggetti che vi faranno riferimento, oltre a candidarsi come polo strategico nazionale Agid (Agenzia per l’Italia digitale).

L’edificio sarà caratterizzato da volumi semplici, grandi vetrate, lastre di fibrocemento antracite e cemento armato bianco a vista per l’esterno, e materiali di finitura e colore diverso a seconda della destinazione d’uso delle zone. Particolare attenzione sarà riservata ai sistemi di raffrescamento, con impianti specifici dedicati per le sale server e pareti ventilate, mentre sulla copertura troveranno posto i di pannelli fotovoltaici e unità di trattamento aria.

La Cyber Security Academy per la formazione sulla sicurezza informatica troverà spazio al piano terra e sarà accessibile da due accessi laterali riservati, mentre al primo piano avranno collocazione la sala server e la “control room”, spazi che saranno riservati agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici. Nell’edificio anche una sala conferenze, un blocco servizi e, nel retro, una grande sala open space per attività formative e di ricerca. A completamento della struttura anche una zona dedicata a tutte le tecnologie e le forniture necessarie al suo funzionamento.

L’edificio sarà caratterizzato da un sistema a pilastri, travi e solaio bidirezionale tra open-space e sala server, mentre sono previsti pilastri, travi e solai tradizionali per la parte restante del fabbricato.

Nell’ambito dell’intervento, è prevista anche la sistemazione dell’area esterna adiacente, mentre lo spazio antistante destinato a piazza e spazio di connettività tra le varie funzioni dedicate alla cultura e alla formazione (Polo scolastico Marconi, Palazzina Pucci e la futura scuola innovativa), dove è in programma anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza, rientra all’interno del progetto in programma di riqualificazione del sistema della mobilità ciclopedonale e interventi per la sicurezza.