A Budrio (Bo), dove si è registrata la situazione più critica con la falla sull’argine dell’Idice chiusa al tempo record di due giorni, restano 20 persone, sulle 300, che non possono rientrare per motivi di sicurezza nelle loro case. Intanto proseguono e si accelerano i lavori nel cantiere per ripristinare l’argine.

Per quanto riguarda il lavoro dei Vigili del fuoco, alle 17 di oggi risultano effettuati più di 10 interventi per recuperare le carcasse degli animali morti nelle fattorie al momento della piena. Questo in zona Viazza e Rondanina. Per tutto il giorno gli operatori del soccorso acquatico e i sommozzatori dei vigili del fuoco,  hanno appunto assistito la popolazione per il recupero di beni rimasti in casa. Sempre nelle stesse zone, operando in via Viazza con il Bruco e in Rondanina con mezzi nautici essendo ancora allagata. Situazione in via di miglioramento.

Dalla prima segnalazione, ricevuta nel pomeriggio di domenica 17 novembre da parte dei titolari di un maneggio colpito dall’esondazione dell’Idice – fa sapere l’azienda Ausl-  i veterinari dell’Azienda USL di Bologna sono al lavoro a sostegno dei cittadini colpiti dal maltempo.
I servizi veterinari partecipano, infatti, al team multi professionale del Centro Operativo Comunale (COC) per l’emergenza, che si riunisce due volte al giorno, con funzioni di coordinamento in accordo con la Protezione Civile, come definito dall’accordo della Regione Emilia-Romagna siglato il mese scorso per la tutela degli animali in caso di calamità naturali.

Conclusa la fase di evacuazione delle persone a rischio, si sta procedendo ora con gli interventi di recupero di animali difficoltà, in stretto coordinamento con Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Associazioni. In particolare, lunedì 18 sono stati recuperati 12 cavalli, ricollocati in 3 aziende del territorio, e nei giorni successivi 6 tra cani e gatti, riconsegnati ai rispettivi proprietari.

3 le aziende di allevamento colpite dal maltempo con perdite di capi, per un totale di 88 tra ovini e caprini, 50 avicoli, 4 bovini (ai quali si aggiungono 3 dispersi) e 2 pony. Soltanto ieri, mercoledì 20, è stato possibile raggiungere l’allevamento maggiormente colpito dall’esondazione, valutando così lo stato di salute e benessere degli animali sopravvissuti, e verificando gli animali deceduti. Complessivamente sono risultati in discrete condizioni 28 tra ovini e caprini, 27 bovini, 22 suini, 50 avicoli e 3 asini. Per tutti è stata assicurata la quantità sufficiente di mangime e quindi non sono stati spostati.
Per quanto riguarda gli allevamenti familiari, l’esondazione ha provocato la morte di 54 tra galline e polli, e di 6 conigli. 40 gli avicoli sopravvissuti.

La tempestività degli interventi è stata possibile anche grazie alla mappatura degli allevamenti, utilizzata solitamente per la gestione delle epidemie di malattie infettive, che ha consentito di identificare rapidamente le strutture a rischio e di quantificare il numero di animali coinvolti nel raggio di 1 km dall’argine dei fiumi critici.

A partire da oggi, con la riapertura della viabilità dell’area interessata dalla esondazione, i servizi veterinari dell’Azienda Usl di Bologna sono impegnati nel coordinamento e nella certificazione sanitaria delle operazioni di smaltimento delle carcasse, per evitare inconvenienti igienico-sanitari. Le operazioni, svolte da ditte specializzate e a carico della Regione Emilia-Romagna, si concluderanno entro domani, 22 novembre.

 

Riapre alle 18 di oggi pomeriggio la SP 6 Zenzalino chiusa da domenica 17 novembre a causa dello straripamento del Torrente Idice in località La Motta (Budrio).