Un progetto, pensato per avviare ad un’educazione alla start up fin dalla scuola secondaria, offrendo ai giovani tutti i supporti necessari affinché diventino protagonisti del loro futuro. Questo sostanzialmente, l’obiettivo di “Mirandola Start up ready”, il progetto elaborato dall’amministrazione comunale di Mirandola e rivolto alle scuole. È stato presentato ieri dall’assessore alla Cultura e Innovazione del Comune di Mirandola Marina Marchi davanti ad una platea formata da rappresentanti degli istituti scolastici secondari e superiori mirandolesi e dai dirigenti delle più importanti aziende del territorio.

Un’idea che ha trovato l’approvazione di Warrant – presente con Paolo Neri e Alessandra Sportola – Tecnopolo, Aimag, Democenter e l’Universita’ di Economia Enzo Biagi di Modena, oltre ad incassare da subito la disponibilità a dare il loro appoggio e il loro contributo. Ma anche da parte di singoli docenti presenti, come Guido Zaccarelli. “Per cambiare la mentalità dei giovani nei confronti del mondo del lavoro – ha spiegato Marchi – occorre sperimentare nuove forme di imprenditorialità e di pensiero, come il Design Thinking. Il Design Thinking viene insegnato nelle migliori business school mondiali dal 2000 ed è sempre più integrato nelle culture lavorative delle aziende che sviluppano innovazione di successo. Da questo punto si partirà per arrivare al business plan Canvas e alla Lean Start up.”

Mirandola, ha poi voluto sottolineare l’assessore, da sempre è la patria della creatività e della imprenditorialità, “Annovera incubatori di prestigio, e con questo progetto promosso dall’amministrazione comunale si vuole arrivare a chiudere il cerchio. Soprattutto perché i tre istituti scolastici superiori del nostro territorio – ISS G. Galilei, ITE Giuseppe Luosi e IIS Giuseppe Luosi–Liceo Giovanni Pico IPSCT – per una volta non saranno antagoniste, ma collaboreranno in sintonia per sviluppare idee comuni. Diversi gli eventi già in programma per coinvolgere e motivare isnegnanti e studenti: interview per la selezione, Mirandola start up weekend, hackathon, Mirandola start up competition.”

“Va tenuto presente che i giovani di oggi arriveranno a svolgere professioni non ancora esistenti, da creare ex-novo. Quale miglior supporto e aiuto dunque se non quello di fornire loro tutti gli elementi utili affinché possano valutare le potenzialità del mercato, in vari settori, tra cui biotecnologie, food, l’ambito medico e sanitario o la promozione del territorio? – evidenzia Marchi anche suklla basse della sua esperienza da docente – Il primo step sarà proprio un evento di lancio del progetto, dal titolo: “il lavoro ieri e oggi. Lavori che scompaiono e lavori nuovi che nascono”. Tutto il comitato scientifico, che si è costituito, si metterà subito al lavoro per organizzare una prima challange da lanciare ai ragazzi. Filo conduttore sarà il metodo sperimentale.”