Dopo l’Opening dello scorso ottobre, le iniziative del 30 novembre-1 dicembre e del 14-15 dicembre prossimi, previste ai Chiostri di San Pietro con il titolo ‘Spazio a una nuova città’, lanciano le attività e il coinvolgimento della città nel Laboratorio Aperto. L’idea è che il programma dei due week end sia una sorta di demo (dimostrazione), rispetto a quelli che saranno i focus di attività del luogo anche in futuro: workshop e formazione sui temi del digitale, alfabetizzazione digitale dell’utenza debole, eventi e attività di divulgazione dell’innovazione sociale, prototipazione di esperienze e progetti.

Nel corso degli incontri vi sarà spazio per presentare le proposte di progettazione e organizzazione delle attività al Laboratorio Aperto e la strutturazione della Cabina di regia e del Comitato scientifico di cui si avvarrà il Laboratorio stesso.

Come una roadmap, si presenteranno le attività svolte e quelle dei primi mesi, che sono definibili come “di start up”, per l’avvio del Laboratorio.

Inoltre, si avvieranno le relazioni tra Laboratorio Aperto e attività nei quartieri, con particolare riferimento a quei progetti di innovazione sociale che il protocollo collaborativo ha realizzato negli anni scorsi. In relazione a queste attività il Laboratorio aperto avrà il ruolo di incubatore e centro ricerca e viluppo, favorendo la validazione dei prototipi e la loro scalabilità, sia organizzativa che territoriale. Primo fra tutti il progetto di Wi-Fi di comunità che, grazie all’esperienza del Centro sociale di Coviolo sta consentendo di rispondere alla domanda di connettività nelle zone a bassa copertura.

Negli incontri si presenteranno infine i nuovi servizi di Spid – promozione e attivazione dell’identità digitale – attraverso gli Spid Days del 30 novembre e del 14-15 dicembre.

HANNO DETTO – “Con le iniziative di ‘Spazio a una nuova città’ i Chiostri di San Pietro assumono a pieno e dimostrano la loro nuova configurazione di hub di sperimentazione nell’innovazione sociale e digitale, anche con possibili nuove dinamiche imprenditoriali, e di sede di eventi culturali ed artistici, come le due importanti mostre ‘Ritratto di giovane donna’ del Correggio e ‘What a wonderfull world’ sulla storia dell’Ornamento in corso oggi. Questo binomio cultura-innovazione significa contaminazione fra saperi e nuove idee per la comunità, che possano nascere e mettere radici in un humus ricco e favorevole”, ha detto il sindaco Luca Vecchi presentando i programmi del Laboratorio Aperto alla stampa.

“Chiaro – ha concluso il sindaco – che si tratta di una scommessa, con esiti non scontati, nella quale la città riflette su se stessa nell’oggi e nel futuro. Reggio Emilia sa ‘lavorare insieme’ e scambiare saperi: quindi è una scommessa che vale la pena affrontare”.

“La qualità, l’identità e l’appartenenza dei luoghi dell’innovazione, al pari di quelli della cultura – ha detto Valeria Montanari, assessore a Città collaborativa e Trasformazione digitale – è ritenuta di primaria importanza al fine del lavoro che vi si svolge. Crediamo che la sede di questo Laboratorio Aperto vada in questa direzione e con le attività che vi svolgeremo, ci auguriamo, possa diventare una piattaforma di sperimentazione in grado di offrire soluzioni per una città nuova. Gli eventi che proponiamo con ‘Spazio a una nuova città’ sono generati da un processo di riflessione e creazione già in corso e vogliono aiutare a sviluppare un modo di essere e progettare la città nuova, con iniziative di divulgazione e approfondimento, dall’identità digitale all’uso ad esempio dei social nell’ambito dell’agricoltura, settore dove possono essere di fondamentale importanza.

“Quello che ricercheremo con il Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro – ha aggiunto l’assessore – è il valore aggiunto dell’innovazione in ogni risposta realizzata. In questo senso, esemplificando, nella soluzione di un problema, 2 più 2 dovrà fare 5, non 4, perché ci si sforzerà di cercare un ‘valore aggiunto’ pari a 1, rispetto al totale. Per cercare questo ‘più’ di innovazione, che potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro, serve ‘innescarlo’ ed è quanto vogliamo fare anche con la facilitazione di questi incontri e con il coinvolgimento della città”.

“Il Laboratorio Aperto – ha detto Nicoletta Levi, dirigente del Servizio Comunicazione, Relazioni con la città e alle Politiche per il protagonismo responsabile del Comune – costruirà relazioni con le attività laboratoriali dei quartieri, con particolare riferimento a quei progetti di innovazione sociale che sono stati realizzati negli ultimi anni, attraverso il Protocollo collaborativo: sarà come un hub centrale di ricerca e sviluppo, che validerà progetti e prototipi sia rispetto alla loro sostenibilità, sia rispetto alla loro ‘esportabilità’ in realtà sociali e territoriali diverse da quelle in cui sono stati generati”.

All’incontro hanno partecipato inoltre Katia Cuoghi, presidente del Consorzio di cooperative sociali Quarantaciunque che, insieme con il Consorzio di solidarietà Oscar Romero, costituisce il Soggetto gestore del laboratorio; e Valentina Ammaturo referente del Laboratorio Aperto per il soggetto gestore.

SPID DAYS – Sabato 30 novembre e nel fine settimana del 14 e 15 dicembre, ai Chiostri di San Pietro si svolgono gli Spid Days, dedicati al nuovo Sistema pubblico di Identità digitale (Spid) che permette di accedere con un’unica identità a tutti i servizi on-line della Pubblica amministrazione a livello nazionale (es: Fascicolo Sanitario Elettronico, Inps, Inail), a livello locale (es: pagamenti e servizi on-line del Comune, iscrizione a nidi e scuole dell’infanzia, presentazione telematica delle pratiche edilizie) e anche ai servizi privati che aderiscono a Spid.

Il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, offre gratuitamente l’identità digitale Spid tramite il servizio Lepida ID della società Lepida scpa.

In occasione degli Spid Days, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, sarà attivo uno sportello Spid-Lepida ID dove sarà possibile attivare – portando con sé un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria – la propria identità digitale. Possono ottenere l’identità digitale Spid tutti i cittadini italiani maggiorenni e i cittadini stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno e residenti in Italia.

L’identità digitale Spid consente con una sola password di accedere a tutti i servizi on line, garantendo la totale sicurezza dei dati relativi all’utente: è inoltre un sistema gratuito per i cittadini dell’Emilia-Romagna, utilizzabile ovunque e da qualsiasi dispositivo.

Particolare attenzione sarà rivolta, durante gli Spid Days, ai genitori che dovranno iscrivere i propri bambini e ragazzi al sistema scolastico da gennaio 2020.

EVENTI – Nei fine settimana del 30 novembre e dell’1 dicembre e del 14 e 15 dicembre i Chiostri di San Pietro ospiteranno una serie di attività sull’innovazione: workshop e formazione sui temi del digitale, alfabetizzazione digitale utenza debole, eventi e attività di divulgazione dell’innovazione sociale, prototipazione di esperienze e progetti.

Si comincia sabato 30 novembre, alle ore 10.30, con la presentazione del libro “Dove. La dimensione di luogo che ricompone impresa e società” con gli autori Paolo Venturi e Flaviano Zandonai. Intervengono: Valeria Montanari, assessora a Città collaborativa, Lavori pubblici, Cura dei quartieri e Trasformazione digitale del Comune di Reggio Emilia; Damiano Razzoli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia; Luca Torri amministratore delegato di Stu Reggiane spa; Khadija Lamami e Claudio Melioli, volontari del Binario49.

Al pomeriggio sono invece in programma due diverse iniziative, dalle 15 alle 18. Il primo è il seminario Girls4digital a cura di Ewmd e Dipartimento di Ingegneria di Unimore, dedicato alle ragazze delle scuole superiori ed alle loro famiglie sull’importanza della formazione digitale per il futuro di vita e di lavoro e il contrasto del digital divide di genere. All’incontro prendono parte i docenti del summer camp gratuito ‘Ragazze digitali’, per l’avviamento delle ragazze alla robotica: Claudia Canali, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” Unimore e Francesco Faenza, sviluppatore e collaboratore di Unimore. Saranno inoltre presentate le testimonianze di alcune delle ragazze che hanno frequentato le edizioni del Summer Camp.

Per ragazze e ragazzi dai 9 ai 14 anni, invece, è in programma il laboratorio digitale Digital School Pop Up a cura di Glance, suddiviso in due moduli: il primo, dal titolo ‘Gioblog’, approfondirà il funzionamento della scrittura online e come si costruisce un sito web, mentre il secondo, dal titolo ‘Giotube’, spiegherà come pianificare un canale video e realizzare un primo storyboard su un’idea personale.

In contemporanea ai due incontri, si svolgeranno le Conversazioni digitali con i genitori, laboratori di dialogo con i genitori presenti per dare spunti di riflessione sul mondo digitale e i rapporti intergenerazionali.

Domenica 1 dicembre, sono in programma una nuova serie di laboratori digitali Digital School Pop Up per ragazze e ragazzi dai 9 ai 14 anni. Dalle 10 alle 12 si svolge il modulo “Giocare con il coding”, con attività dimostrative per avvicinare al coding lasciando spazio alla creatività. Dalle 15 alle 19, invece, si svolgono due moduli: Web radio e podcast – come si registra un podcast, inserendo effetti sonori e musiche; e #vitadagamer: dalle storie ai game come i giochi digitali sono pensati e costruiti da programmatori, grafici e progettisti di contenuti.

Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, a cura della cooperativa Accento, è in programma “Il giardino digitale”, dedicato ai più piccoli. Una parte più specifica, dedicata a “Robotica, Coding, Costruttività, Narrazione”, sarà dedicata ai bambini da 4 a 6 anni, con turni da 40 minuti. Il laboratorio sarà incentrato sulla programmazione e narrazione. Ai bambini sarà proposto di costruire, con mattoncini modulari di legno, una città che sarà abitata da Bee Bot programmabili. I Bee Bot sono dei piccoli “Robot Ape” che permettono un approccio semplificato al mondo del Coding. Una volta costruita la città e programmati i Bee Bot i bambini, come dei narratori esterni, potranno raccontare storie e avventure meravigliose.

È invece destinato ai bambini da 5 ai 11 anni (turni da 1 ora) il laboratorio “Gioco interattivo, Natura, Programmazione, Coding, Creatività”: ai partecipanti sarà proposto di produrre, con elementi naturali, una scenografia all’interno della quale giocheranno con circuiti elettrici programmati per interagire con l’ambiente circostante.

Il laboratorio si propone di evidenziare la relazione tra natura, tecnologia e ambiente.

Inoltre, venerdì 13 dicembre, alle ore 10.30, si terrà la convocazione del Protocollo digitale con tutti gli enti sottoscrittori, per avviare il percorso che porterà alla stesura del Piano di Informatizzazione del Comune di Reggio Emilia.

Nel fine settimana del 14-15 dicembre sono previsti, assieme ad alcune altre inziiative in via di definizione, i seguenti appuntamenti:

14 dicembre, dalle ore 10.30 alle 12 – Barcamp di Natale.

Sarà organizzato un barcamp, una “non conferenza” per raccogliere proposte sul futuro della città in ambito di innovazione sociale e digitale. Ogni cittadino-relatore avrà a disposizione tra i 3 e i 5 minuti di tempo per esporre la sua idea su 3 temi. Saranno accolti al massimo 12 interventi, suddivisi nei 3 temi dati. Questo barcamp è il primo appuntamento di un percorso per raccogliere idee e trasformarle in progetti, arricchendole e condividendole con la città.

14 dicembre, dalle ore 18.30 – “Dalle fake news, al cyberbullismo, dai cosiddetti “influencer” ai videogame dei nostri figli. Come cambia l’umanità nel terzo millennio” con Rudy Bandiera, uno dei più importanti influencer, giornalista e docente presso master universitari e aziende.

15 dicembre, dalle ore 10 – L’odio on line! C’è stata una “istituzionalizzazione” dell’odio in rete?

Uno workshop in cui Giovanni Ziccardi, docente dell’Università degli Studi di Milano in Data Protection e informatica giuridica, scrittore e giornalista, si confronta con il pubblico su quali siano i limiti della discussione violenta in rete. Se vi sia stata una “istituzionalizzazione” dell’odio e una sua veicolazione da parte dei mass media, mondo politico e istituzioni. Modera Elisabetta Tola.

Negli altri incontri, in via di definizione, si affronteranno temi quali privacy e rete, diritti e web, tutela delle immagini sui social, internet e minori, informazione e digitale.

IL SOGGETTO GESTORE E LA CONVENZIONE – E’ stato individuato, attraverso una selezione pubblica, in “Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque Società Cooperativa Sociale” e in “Consorzio Solidarietà Oscar Romero Consorzio Cooperative Sociali società cooperativa”, il Soggetto gestore che ha sottoscritto lo scorso 8 ottobre una apposita Convenzione con il Comune.

Il Soggetto gestore – che dispone del finanziamento regionale Por Fesr pari a 800mila euro per l’attività gestionale – ha in concessione l’immobile sede del Laboratorio Aperto, realizzato di recente nelle adiacenze dei Chiostri e detiene la titolarità della gestione del Laboratorio stesso con le proprie progettazioni ed attività di Innovazione sociale.

Il bene monumentale resta nella disponibilità della città, con la programmazione di nuovo polo culturale pubblico che verrà delineata dal Tavolo di Indirizzo. Il Soggetto gestore potrà proporre iniziative ospitabili nei Chiostri, in coerenza con la mission dell’hub culturale definita dal Tavolo di Indirizzo.

Nell’ambito di una gestione ordinaria del complesso monumentale e delle aree cortilive, il Soggetto gestore dovrà offrire servizi in favore del Comune di Reggio Emilia funzionali ad accrescere la sicurezza, l’accoglienza, la funzionalità, la fruibilità dell’interno complesso. Le attività che si andranno a progettare avranno come obiettivo la valorizzazione del complesso monumentale attraverso l’inserimento di attività diversificate in ambito culturale, attività didattiche e di divulgazione, attività di promozione turistica.

Il Soggetto gestore ha in carico la gestione della caffetteria, inserita nel nuovo edificio, quale servizio ricreativo e strumento di incontro, socializzazione e scambio nell’arco di tutta la giornata, a disposizione degli utenti del Laboratorio Aperto, dei frequentatori del complesso monumentale in occasione delle attività artistiche, culturali e creative che in esso vi si svolgono, e dei cittadini che fruiscono del centro storico. Inoltre, il Soggetto gestore svolgerà servizi di biglietteria, portierato e stewarding, pulizia, didattica per le scuole, visite guidate.

Come previsto dal Disciplinare di gestione, il Soggetto Gestore ha in carico la gestione del Laboratorio Aperto Urbano come luogo multidisciplinare di incontro e scambio di professionalità, idee, talenti, legati al mondo dell’Innovazione Sociale in senso lato. Sono previsti in dettaglio i seguenti servizi specifici:

Servizi/attività di open innovation Tra le priorità assolute del Laboratorio Aperto resta quella di sperimentare e sviluppare nuove soluzioni in termini di servizi, prodotti, organizzazioni e processi per dare risposta a vecchi e nuovi bisogni della comunità e del territorio, in una logica di open innovation (innovazione aperta, multidisciplinare, collaborativa).

Servizi/attività di governance e networking Il Laboratorio Aperto dovrà qualificarsi come lo strumento atto a contribuire operativamente alla costruzione del sistema di governance strategica del modello reggiano di innovazione sociale. Dovrà fungere da elemento di sistematizzazione, coordinamento e indirizzo.

Servizi/attività di supporto all’ecosistema dell’innovazione sociale Tra i compiti principali del Laboratorio Aperto vi è quello di animare e far crescere le competenze della community locale di riferimento, il cosiddetto “ecosistema” locale dell’innovazione sociale. Il Laboratorio Aperto deve quindi configurarsi come un’occasione di incontro tra diversi soggetti e diverse competenze per scambiare conoscenza.

Servizi /attività per la PA Il Laboratorio Aperto deve intendersi come strumento per una Pubblica Amministrazione innovativa, collaborativa e diffusiva, anche grazie alla pervasività della cultura digitale, in grado di ridefinire (implementare, revisionare, ammodernare) o dare vita a nuove politiche pubbliche, con particolare ma non esclusivo riferimento, alle policies di innovazione sociale, rigenerazione urbana, economia delle competenze distintive, internazionalizzazione, creatività.

Servizi/attività afferenti il bar/caffetteria Il Soggetto Gestore ha in carico la gestione della caffetteria concepita sia come servizio ricettivo-ricreativo sia come strumento di polarizzazione, incontro, socializzazione e scambio nell’arco di tutta la giornata, a disposizione degli utenti del Laboratorio Aperto, dei frequentatori del complesso monumentale in occasione delle attività artistiche, culturali e creative che in esso vi si svolgono (ed esempio il festival “Fotografia Europea”) e dei cittadini che fruiscono del sistema urbano “centro storico”.