Cosa sono i pagamenti elettronici

I pagamenti elettronici vengono definiti dall’American Education E-Payment Definition come quel trasferimento di denaro che avviene in modo elettronico o digitale tra due enti. Nella stragrande maggioranza dei casi ovviamente i protagonisti possono essere identificati nelle banche e nei singoli consumatori.
Il trasferimento di fondi che avviene elettronicamente è molto diverso rispetti ai classici sistemi di scambio, in quanto non richiedono il passaggio fisico del denaro contante ma i soldi vengono trasferiti direttamente attraverso appositi meccanismi effettuati dai dispositivi elettronici.
La nascita di questa nuova possibilità è strettamente collegata alla creazione del commercio elettronico, utilizzato in special modo per acquistare beni e servizi direttamente online. I pagamenti possono così avvenire sia con denaro contante (nel caso di spedizioni di merci, tramite la scelta del pagamento in contrassegno) sia senza, e quest’ultima opzione è spesso preferita perché garantisce all’acquirente una maggiore semplicità e affidabilità oltre che ad un minor dispendio di tempo e denaro relativo a commissioni.
Molte sono ad oggi le tipologie di pagamento elettronico che permettono al cliente di visionare i fondi accendendo semplicemente al proprio account attraverso un dispositivo elettronico che sia uno smathphone o un computer collegato ad Internet. Questo sistema di pagamento viene propriamente chiamato m-payments e per poterlo utilizzare occorre semplicemente scaricare l’applicazione, registrarsi con i propri dati personali e inserire i diversi metodi di pagamento.
Alcuni esempi di sistemi di pagamento che possono essere utilizzati per trasferire fondi sono: carte di pagamento – classiche o di debito, deposito diretto, bonifico bancario, portafogli digitali.

I NUOVI TREND NEL MONDO DEI PAGAMENTI VIRTUALI
Negli ultimi anni si è assistito sempre di più ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il mondo dei pagamenti. Sono infatti stati introdotti nuovi strumenti – soprattutto elettronici – per via delle molteplici novità riguardanti il settore della tecnologia.
In passato, specialmente negli anni ‘70 il metodo di pagamento più usato era l’assegno mentre negli anni ‘90 entrano per la prima volta in commercio le carte di credito e debito. Nel 2000 le cose sono cambiate di nuovo in quanto sono state introdotte le reti ACH. Nella classifica odierna è ancora ad oggi possibile definire l’assegno come il principale procedimento di pagamento, seguito dalle carte di credito e solo in terza posizione dalle reti ACH.

Per quanto riguarda il mondo specifico delle aziende e dei liberi professionisti, dal primo gennaio 2019 è stata introdotta un’importante novità: è entrata ufficialmente in vigore la legge che obbliga i qualsiasi fornitore di beni o servizi all’emissione della fattura elettronica. Questa nuova tipologia di pagamento è essenziale per poter detrarre l’Iva e le varie spese.
Per questi motivi, ad affiancare il lavoro della fattura elettronica, sono sempre di più diffuse le carte prepagate per gli acquisti relativi al carburante. Queste sono generalmente facili da usare e sono ideate appositamente per ridurre al minimo il lavoro durante la fase di rendicontazione. Dotarsi carte prepagate comode e utili è facile: possono essere tranquillamente richieste registrandosi sul sito web compilando i campi relativi ai propri dati, e la carta verrà recapitata direttamente.

Tornando alle forme di pagamento elettronico più usate, i trend degli ultimi anni segnano l’introduzione di una nuova tecnologia, legata strettamente alla carta di credito. Si tratta del contacless. Con questa novità è possibile pagare nei vari negozi o supermercati avvicinando semplicemente la propria carta al Pos. Non sarà così necessario digitare il relativo PIN o inserire i vari dati per effettuare il pagamento.
ulteriore trend da segnalare: l’introduzione della tecnologia ACH (che sta per Automated Clearing House). Si tratta di un apposito trasferimento di fondi elettronico usato soprattutto in Stati Uniti e Canada. In Italia non è ancora molto diffuso. Ad oggi questo meccanismo conta un valore commerciale superiore ai 50 miliardi di dollari.