E’ stata avvicinata con il presto di concordare una prestazione sessuale: uno gli ha strappato la borsetta l’altro il cellulare: i due si sono dati alla fuga non prima di averla scaraventata terra. L’immediato allarme giunto al 112 dei carabinieri del comando Provinciale e l’altrettanto tempestivo intervento di una pattuglia della stazione di Corso Cairoli aveva consentito ai militari di intercettare e bloccare i due rapinatori durante la fuga. Uno si era disfatto della refurtiva (la borsetta poi recuperata dai carabinieri) l’altro possedeva ancora il cellulare sottratto alla transessuale.

Per questi fatti risalenti all’agosto del 2017 i militari dell’Arma avevano arrestato un guineano T.A.B., 20enne ed il romeno I.T., 30enne, entrambi senza fissa dimora. Quest’ultimo, nel dicembre 2017 era stato condannato dal tribunale di Reggio Emilia alla pena di 3 anni di reclusione per concorso in rapina aggravata. La sentenza, confermata nel settembre del 2018 dalla Corte d’Appello di Bologna e divenuta definitiva nel maggio di quest’anno: la Corte di Cassazione ne ha dichiarato inammissibile il ricorso, quindi l’Ufficio Esecuzioni Penali della a Procura reggiana ha emesso l’ordine di carcerazione.

Il provvedimento è stato quindi trasmesso ai carabinieri di via Adua che vi hanno dato esecuzione, conducendo il 30enne romeno in carcere per scontare la pena residua che detratto il periodo pre-sofferto in regime di arresti domiciliari, lo vedrà in carcere sino al mese di agosto del 2020.