Gli interventi previsti nell’Accordo quadro della Strategia Aree Interne procedono a ritmo sostenuto, alcuni già realizzati, altri in corso e altri in fase ultimativa di progettazione. E ci sono buone prospettive per rendere strutturali nei prossimi anni le azioni sui diversi settori interessati dal progetto, che vanno dall’agricoltura ai servizi, dalla sanità alla formazione e al lavoro, dai trasporti alle infrastrutture digitali.

Sono elementi interessanti quelli emersi dalla giornata di lavoro sulla Strategia d’Area “La montagna del Latte – Stili di vita salutari e comunità intraprendenti nell’Appennino emiliano”, che si è svolta inizialmente in Municipio e si è conclusa con una seduta aperta del Consiglio dell’Unione Appennino, all’Oratorio Don Bosco. Una seduta partecipata da oltre 100 persone, e che ha ribadito come la Strategia dell’Appennino emiliano sia al momento la più avanzata sul territorio emiliano-romagnolo, quella che già oggi presenta un’interessante mole di risultati e ricadute. Una strategia finanziata da un anno attraverso l’Accordo di Programma Quadro per circa 28 milioni di euro.

Il Presidente dell’Unione e Sindaco di Castelnovo Enrico Bini ha presentato lo stato di avanzamento dei vari progetti. Ci sono quelli più consistenti e risaputi, come gli interventi per la banda ultra larga che prevedono la realizzazione di 11 dorsali e investimenti superiori a 9 milioni di euro, ma hanno ricevuto grande interesse anche interventi sui servizi e la sanità. Tra questi, ad esempio, il progetto dell’Infermiere di comunità, per un investimento di 380.000 euro, che riguarda la gestione territoriale dei pazienti affetti da patologie croniche e la realizzazione di interventi di supporto e di educazione sanitaria sui corretti stili di vita. L’obiettivo finale del progetto è di sostenere la domiciliarità nella gestione delle patologie croniche o nelle condizioni di fragilità, attraverso l’inserimento di 3 infermieri di comunità nei Comuni di Ventasso e Villa Minozzo per accompagnare e orientare le persone in condizioni di fragilità e cronicità per assicurare la continuità assistenziale sia in ambito domiciliare che ambulatoriale. Lo stato attuale dell’azione ha visto l’arruolamento di 3 infermieri e conseguente formazione, l’organizzazione delle attività di informazione alla comunità e a tutti i servizi sanitari, l’organizzazione del lavoro degli infermieri, attivi da settembre 2019, e l’implementazione dell’attività ambulatoriale e di presa in carico dei casi segnalati.
Un altro settore in cui procedono interventi di grande rilievo è quello legato alla scuola e alla formazione. Uno di questi interventi è ad esempio rivolto alla qualità dell’offerta formativa, per un investimento da 514.000 euro, con l’obiettivo di potenziare la qualità e l’attrattività delle Istituzioni scolastiche superiori attraverso innovazione pedagogica, didattica e organizzativa, qualificando l’offerta nell’ambito dell’educazione all’ambiente e alla sostenibilità in relazione con il tessuto culturale e socio-economico locale e il progetto Mab Unesco. Sono già stati costituiti 2 gruppi di lavoro di docenti, uno sulla didattica innovativa composto da docenti delle superiori, e gruppo sostenibilità ambientale composto da docenti delle superiori e degli istituti comprensivi. I primi hanno iniziato a lavorare sul cambiamento delle proposte formative e dell’organizzazione scolastica, i secondi su progetti legati all’ambiente, cambiamento climatico, paesaggio dell’Appennino.
L’elenco delle misure previste è comunque molto lungo, e si sviluppa dal settore primario, quello dell’agricoltura e della produzione del Parmigiano Reggiano di Montagna, verso i settori turismo, sanità, mobilità, connettività, istruzione, lavoro. La relazione completa delle azioni in corso, i risultati raggiunti e gli sviluppi per il 2020 è stata pubblicata sul sito del Comune di Castelnovo Monti e su quello dell’Unione Appennino.

Dal lavoro pomeridiano con gli stakeholder e i partner regionali e nazionali della Strategia Aree Interne sono state confermate anche le nuove opportunità del ciclo di programmazione europea 2021-27, per dare continuità alla politica territoriale per le aree interne identificando anche nuove necessità di sviluppo.