Gremita, la ‘sua’ chiesa, quella che i sassolesi chiamavano ‘i fratini’ e oggi è Sant’Antonio da Padova. Commossa e partecipe la ‘sua’ Sassuolo, che non ha perso l’occasione di salutare, per l’ultima volta, Padre Sebastiano Bernardini. Cerimonia semplice ma solenne e chiesa strapiena: autorità civili e militari, tutto il mondo del volontariato e dell’associazionismo, bandiere e gonfaloni, i tanti ragazzi della ‘San’, oggi uomini, per i quali Sebastiano fu «guida ed esempio», ma soprattutto tanta gente comune a dare l’ultimo saluto ad un personaggio non comune come Padre Sebastiano.

«Una folla del genere – hanno detto i sacerdoti che hanno celebrato la liturgia funebre – testimonia il segno che Sebastiano ha lasciato su questa comunità». Raccolta, per l’ultima volta, attorno a questo frate che aveva Sassuolo nel cuore e che Sassuolo aveva adottato fino ad attribuirgli la cittadinanza onoraria due anni fa.