È dedicato ai giovani che “negli ultimi tempi hanno levato come non mai la propria voce, chiedendo non solo a chi governa, ma a noi tutti adulti, di porre al centro del dibattito, con urgenza, la questione dei cambiamenti climatici e di mettere in atto, e in fretta, azioni concrete, prima di arrivare a un punto di non ritorno” il terzo Bilancio di Sostenibilità di Seta, azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale su gomma nei territori provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

Così come per le precedenti edizioni 2017 e 2018, il Bilancio di Sostenibilità Seta 2019  – con i dati aggiornati al 31/12/2018 e alcune anticipazioni sui trend 2019 – è uno strumento di rendicontazione realizzato nell’ambito del percorso di Responsabilità Sociale di Impresa, intrapreso dalla Società tre anni or sono: il documento ha lo scopo di illustrare e misurare il rilevante impatto economico, ambientale e sociale che l’operato di un’azienda di trasporto pubblico genera sul territorio e sulla collettività. Unitamente al Bilancio economico e patrimoniale, il Bilancio di Sostenibilità contribuisce a rappresentare compiutamente la mission aziendale, integrando le informazioni di natura contabile con gli aspetti etici e sociali che ne qualificano l’attività. Il Bilancio di Sostenibilità è dunque un documento in grado di restituire l’immagine dell’Azienda in termini economico-ambientali e sociali, una ‘fotografia’ delle performance raggiunte ma anche uno strumento di analisi gestionale, che aiuta l’impresa nell’esercizio dell’attività e nell’efficientamento dei processi, in un’ottica di gestione responsabile del servizio svolto.

“Per la terza volta Seta produce e pubblica il suo Bilancio di Sostenibilità, strumento coerente con la missione aziendale e con la volontà espressa dai soci di innovare e migliorare il servizio”, dichiara il presidente di Seta Andrea Cattabriga. “Il nostro report di Sostenibilità è infatti, al tempo stesso, uno strumento di comunicazione pubblica e di gestione interna: è un modo per conoscere e valutare i risultati conseguiti con il lavoro di tutti e per fissare nuovi traguardi, avendo al centro l’attenzione per i cittadini e per le comunità per le quali operiamo”. “Il trasporto pubblico locale concorre a rendere più vivibili le nostre città e i territori, sostenendone lo sviluppo sociale ed economico, riducendo la congestione e l’inquinamento da traffico e assicurando il diritto alla mobilità delle persone”, sottolinea ancora Cattabriga. “Pur nei limiti dell’offerta e dell’accessibilità al servizio, condizionate dalla quantità di risorse pubbliche statali, regionali e locali che vi sono investite, il trasporto collettivo è uno dei modi più intelligenti e sostenibili di muoversi, soprattutto nei contesti urbani e metropolitani. Essenziale è la qualità del servizio, che si compone di molteplici aspetti ed è condizionata da numerosi fattori. Nel nostro Bilancio di Sostenibilità gli aspetti economici, sociali ed ambientali sono integrati, al fine di dare informazioni utili e comprensibili su una realtà imprenditoriale particolarmente articolata, che opera in un settore ad elevata complessità che sconta una mancanza cronica di risorse”.

“Le strategie per il futuro dell’Azienda sono contenute nel nuovo Piano Industriale 2019-2022, e saranno condizionate da tutti questi fattori, per gran parte esterni alle dinamiche aziendali”, afferma Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di Seta. “Tenuto conto di tali vincoli, da parte nostra c’è comunque la ferma volontà di investire massicciamente e di reperire le risorse per affrontare l’insieme delle sfide e assicurare una maggiore qualità del servizio. In una fase di contenimento della spesa pubblica, è particolarmente complicato affrontare gli oneri crescenti derivanti dagli investimenti per rinnovare il parco mezzi, per l’innovazione tecnologica, per il personale, per i combustibili e le manutenzioni, ma il Consiglio di Amministrazione di Seta ritiene ineludibili tali impegni”. “Il processo di innovazione strutturale dell’Azienda che si sostanzia nel Piano Industriale 2019-2022 approvato dal CdA di Seta e ratificato dall’Assemblea dei Soci – prosegue Francesco Patrizi – enfatizza in primis la necessità di migliorare la sostenibilità ambientale e la sicurezza del servizio, grazie al rinnovo della flotta, con l’obiettivo della metanizzazione anche delle flotte urbane a Reggio Emilia e Piacenza, dopo il completamento di quella di Modena effettuato nel corso del 2019. Sono inoltre previsti ulteriori investimenti in tecnologie di bordo, per l’utenza e per la sicurezza sui mezzi (con il completamento degli investimenti avviati per l’estensione dei sistemi antintrusione e di videosorveglianza almeno al 90% dell’intera flotta veicolare aziendale) e l’estensione dell’uso della carta di credito ed in generale della moneta elettronica quale strumento di convalida e pagamento dei servizi a cominciare da quelli urbani”.

 

MISSIONE E VISIONE DEL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

Il Bilancio di Sostenibilità ha lo scopo di rendicontare pubblicamente, attraverso dati verificabili e indicatori sintetici, i parametri quali-quantitativi del servizio prodotto, gli obiettivi e i risultati conseguiti. Il report è rivolto ai portatori d’interesse (clienti, comunità locali, dipendenti, azionisti, fornitori, ecc.) ed offre una visione unitaria e trasparente dell’attività aziendale, integrando le informazioni fornite dalla contabilità economica con gli aspetti etici e sociali che qualificano le modalità con cui Seta persegue i propri fini istituzionali. Il Bilancio di Sostenibilità si inserisce nel complesso delle azioni volte a marcare il posizionamento della Società, rendendolo più in sintonia con le attese e le dinamiche delle comunità servite, e comunicandone gli elementi che lo caratterizzano. La missione aziendale è quella di rendere più efficiente e qualitativamente migliore il servizio di trasporto pubblico locale, anche agendo sulla qualità percepita. Un servizio che non solo tende ad assicurare il diritto alla mobilità per tutti i cittadini, ma si propone di migliorare la qualità dell’ambiente urbano e della vita dei cittadini, oggi condizionate dal traffico veicolare individuale. E’ inoltre un importante strumento gestionale interno: infatti, i dati e le modalità del loro rilevamento concorrono a migliorare la conoscenza e la condivisione delle diverse fasi della produzione, al fine di qualificare l’impegno e il lavoro di tutti gli operatori. In tale contesto, Seta intende produrre valore per i soci, per i cittadini, per i territori serviti e per i lavoratori in termini economici, sociali e ambientali, così contribuendo a fare del TPL un servizio capace di “soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri bisogni” (Rapporto Brundtland 1987). Anche il terzo Bilancio di Sostenibilità di Seta, curato – come per le due precedenti edizioni, 2017 e 2018 – da Sarah Grugnetti, Responsabile Comunicazione Sociale della Società, è stato redatto facendo riferimento alle linee guida “G4 Sustainability Reporting Guidelines” pubblicate dal Global Reporting Initiative (GRI). Ci si è inoltre avvalsi delle indicazioni contenute nel documento “Linee guida Sostenibilità” realizzato dal Gruppo di Lavoro Sostenibilità ASSTRA (di cui fa parte anche la Responsabile Comunicazione Sociale di Seta).

 

STRUTTURA DEL DOCUMENTO

Il Bilancio di Sostenibilità si apre con la presentazione dell’Azienda, evidenziandone la struttura societaria, la mission, la vision ed i valori fondanti: qualità della vita delle comunità servite, crescita professionale delle persone, etica, trasparenza e lealtà dell’agire quotidiano, ricerca continua dell’eccellenza, rispetto della privacy. Viene illustrato il contesto di riferimento locale, regionale e nazionale in cui opera l’azienda. Vengono quindi illustrati gli indicatori numerici di Seta, suddividendoli per ambito d’azione: parametri ambientali (emissioni, occupazione del suolo, consumi, parco mezzi); capitale umano (relazioni industriali, sicurezza del lavoro, gestione del personale, Welfare aziendale, valorizzazione delle risorse, attività formativa); territorio e cittadini (impatto sul territorio, indicatori di qualità del servizio offerto, comunicazione con i clienti e tutela in caso di controversie). L’ultimo capitolo è dedicato alle azioni di presidio e monitoraggio della qualità del servizio: Carta dei Servizi ed indagini di Customer Satisfaction.

 

BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ SETA 2019: DATI E CIFRE IN SINTESI

Il territorio servito da Seta (composto dalle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza) copre una superficie di 7.568 Km quadrati, con 135 Comuni ed 1,5 milioni di abitanti. Nel 2018 il valore della produzione si è attestato a 109,025 milioni di euro, i passeggeri trasportati sono stati 62,63 milioni e 29,33 milioni i km percorsi dagli 877 mezzi della flotta. A parità di passeggeri trasportati e km percorsi, in confronto al trasporto privato grazie alla presenza di Seta viene evitata l’emissione in atmosfera di 97.711 tonnellate di CO2 all’anno. Occorre infatti considerare che per trasportare 100 persone occorrono 3,09 autobus contro 70,92 automobili; di conseguenza, per ogni persona trasportata con vetture private si producono 4,04 volte emissioni di CO2 rispetto a quelle prodotte dal trasporto pubblico. L’impatto positivo sull’ambiente del TPL è evidente anche se si prende a parametro l’occupazione di suolo pubblico: per sostituire una corsa di autobus (che trasporta in media 32,29 passeggeri) occorrono 22,9 autovetture, quindi a fronte di un’occupazione di 27 metri dell’autobus che effettua la corsa, abbiamo una superficie occupata di circa 444 metri da parte delle auto, ben 16,4 volte superiore al suolo occupato dal mezzo pubblico.

Il valore prodotto da Seta per il territorio è dato dall’insieme di diverse componenti. Nel 2018 il totale dei costi della produzione è stato di 108.100.812 Euro: il 58% dei costi di produzione, oltre la quota stipendiale (che copre il 42% del totale di tali costi), rientra nel meccanismo redistributivo, ovvero viene immesso nuovamente sul mercato preminentemente locale, ma anche nazionale e internazionale, sotto forma di subaffidamenti ad altri operatori, appalti, manutenzioni, beni acquistati, così come la fiscalità generale e locale.

La flotta veicolare di Seta è alimentata a gasolio per circa il 79,39%, a metano per l’11,54%, a GPL per il 6,36% e ad energia elettrica per il 2,71%. L’età media della flotta al 31/12/2018 era di 12,07 anni, un dato leggermente inferiore alla media nazionale, pari a 12,33 anni rilevata da ASSTRA. Se nel corso del 2017 Seta aveva completamente eliminato i mezzi pre Euro, Euro 0 ed Euro 1, nel 2018 il monte dei veicoli Euro 2 è diminuito in termini consistenti, passando da 213 a 169 unità, mentre sono aumentati i mezzi Euro 6, passati da 55 unità nel 2017 a 80 unità nel 2018. Si prevede che nel 2019 il numero dei mezzi Euro 2 si assottigli ulteriormente, mentre crescerà ancora il totale dei mezzi Euro 6. Grazie all’opera di rinnovamento della flotta ed al maggior impiego di mezzi elettrici, Seta ha avviato un trend positivo di diminuzione del consumo di energia/carburante, nell’ottica di raggiungere una migliore efficienza complessiva dal punto di vista economico ed ambientale del servizio erogato. Oltre a un consistente rinnovo del parco veicolare, il nuovo Piano Industriale di SETA 2019-2022 prevede sempre maggiori investimenti in innovazione tecnologica (es.: introduzione di nuove tecnologie di bordo su tutti i mezzi; nuovi sistemi contapasseggeri), per l’utenza (es.: proseguimento e sviluppo delle soluzioni mobile, app, web per le informazioni alla clientela, la vendita dei titoli di viaggio, ecc.) e per la sicurezza sui mezzi (con il completamento degli investimenti avviati per l’estensione dei sistemi antintrusione e di videosorveglianza almeno al 90% dell’intera flotta veicolare).