Quale impatto economico e gestionale l’emergenza Coronavirus ha avuto e avrà sul settore dello spettacolo e della cultura più in generale? Quali misure e strumenti la Regione Emilia-Romagna sta mettendo in campo e studiando per sostenere un settore economico, quello legato allo spettacolo, che in Emilia-Romagna occupa quasi 12 mila persone ed è centro nevralgico di fruizione e produzione, oltre che di aggregazione e coesione sociale?

Sono i temi su cui si è sviluppato, oggi pomeriggio nella sede della Regione in viale Aldo Moro, un primo confronto promosso dall’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, con l’associazionismo culturale e rappresentanti di categoria presenti in videoconferenza da tutta l’Emilia-Romagna.

Ai rappresentati delle categorie professionali e dell’associazionismo, che hanno espresso preoccupazioni e dato indicazioni sulle criticità che andrebbero affrontate in ciascun aspetto del settore, sono state ribadite le misure già prese dalla Regione, in primo luogo quella sugli ammortizzatori sociali, come sottoscritto venerdì scorso nell’Accordo con i sindacati per la Cassa integrazione in deroga.

La Regione, ha annunciato il direttore Morena Diazzi, ha iniziato a lavorare sulla parte cui può intervenire immediatamente, moratoria mutui, proroga pagamenti per imposte, tasse, contributi ed è stata intrapresa da subito una misura per i prestiti alle imprese a tasso zero con durata di 36 mesi.
La Regione ha annunciato inoltre che proporrà al Ministero per i Beni e le Attività culturali e alle altre Regioni la ricognizione delle perdite economiche del sistema, con metodologie il più possibile omogenee e condivise, rendendo disponibile un apposito questionario online. Verranno inoltre accelerate le liquidazioni dei contributi a saldo sui progetti del 2019 e gli acconti sull’attività 2020, nei bandi per cui è possibile. E per far ciò, oltre che per rivedere i tempi delle presentazioni di rendicontazioni, si sta predisponendo in queste ore una delibera della Giunta regionale.
Verranno inoltre adeguate le regole di finanziamento regionale per evitare un calo dei contributi a fronte delle chiusure o riduzioni di attività.
Si sta quindi lavorando per prevedere risorse e azioni di rilancio del sistema, al termine dell’emergenza, anche in coordinamento con le iniziative adottate nel campo della promozione turistica.