Si era rischiato il peggio, la notte del 10 novembre scorso in piazza Saturno a Pieve di Guastalla, dove due gruppi distinti di giovani, reggiani e mantovani, si erano affrontati venendo alle mani per futili motivi dopo un primo diverbio in un bar. Lo scontro, inizialmente verbale, si era spostato all’esterno del bar finendo al parcheggio vicino al cantiere del futuro palasport, tra via Sacco e Vanzetti e Piazzetta in Ghiaia. Qui una dozzina di giovani, stando alle risultanze investigative dei carabinieri di Guastalla, si erano affrontati dandosele di santa ragione. Uno scontro degenerato, era spuntato un coltello e un ventenne abitante a Suzzara, era rimasto ferito al collo. A quel punto c’era stato il fuggifuggi generale con l’allarme giunto al 112 dei carabinieri e alla sala operativa del 118.

Un’ambulanza aveva condotto il ventenne mantovano ferito al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Qui era stato medicato e successivamente dimesso con una prognosi di 20 giorni. I carabinieri della stazione di Guastalla che hanno condotto le indagini – grazie alle numerose testimonianze sentite in questi mesi, riconoscimenti fotografici, accertamenti e riscontri su decine di profili in vari social, oltre alla visione di filmati amatoriali e delle telecamere installate che riprendevano la rissa – sono riusciti a risalire ai 13 giovani (5 reggiani 8 mantovani) tra cui quattro minori, di età compresa tra i 16 e i 22 anni. Tutti e tredici i coinvolti sono stati denunciati alla Procura reggiana e a quella presso il Tribunale per i minorenni di Bologna per concorso in rissa aggravata. Per l’autore materiale dell’accoltellamento, identificato in un 18enne reggiano, i militari hanno proceduto anche in ordine al reati di lesioni personali aggravate.