Fin dalle prime settimane di chiusura del servizio le educatrici, seppure consapevoli di quanto non fosse possibile colmare la distanza fisica e proseguire nel delicato compito di cura e di sostegno, hanno comunque cercato il modo di “reinventare” il proprio ruolo educativo realizzando una serie di video da inviare settimanalmente via whatsapp ai piccoli utenti e alle loro famiglie.

Si tratta di video che contengono letture di storie, proposte ludiche, attività manuali, di giardinaggio o di cucina, che i bambini possono ascoltare, guardare e fare insieme a mamma e papà, coinvolgendo anche fratelli e sorelle. In questo modo ogni educatrice, da casa, ha cercato di non interrompere l’importante filo affettivo con i bambini, continuando a farsi vedere, a far sentire la propria presenza, comunicando alle famiglie la volontà di rimanere accanto a loro.

Un piccolo contributo, per dire che nonostante la lontananza, nonostante tutto, le educatrici non sono scomparse, ci sono ancora e sono a un metro dai loro piccoli.

«Abbiamo cominciato con qualche piccolo video settimanale, adesso abbiamo un gruppo con una decina di genitori a cui scriviamo un giorno sì e un giorno no» spiega una delle educatrici che hanno promosso l’iniziativa, Elena Calari. «La risposta è stata sorprendente: i genitori ci mandano le foto delle attività da noi proposte e poi messe in atto, dei lavoretti fatti dai piccoli, dei loro disegni. Uno dei nostri bimbi ci ha anche raccontato un passaggio importante della sua vita: ha tolto il pannolino e ha cominciato a usare il vasino». Rispetto ad altri strumenti tecnologici, la chat di whatsapp ha un grado di interattività che è importante per i bambini di pochi anni: attraverso i pochi minuti filtrati dallo schermo del genitore, infatti, mantengono un contatto diretto con le loro educatrici.

Educatrici che, come spiega Elena, avevano da tempo imparato a familiarizzare con la tecnologia, perché abituate a riprendere i piccoli e realizzare un video da consegnare ai genitori a fine anno. La sfida stavolta è stata quella di prendere dimestichezza con le applicazioni che consentono di realizzare brevi video con lo smartphone, molti dei quali vedono protagonista un buffo orsacchiotto, Ciccio Pasticcio, che accompagna i bambini in questa lunga quarantena.