Non sarà il virus a impedirci di celebrare la Giornata del 1° Maggio.
“Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro” è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto quest’anno per la giornata. Dopo l’annullamento della manifestazione nazionale inizialmente prevista a Padova, i sindacati lanceranno una grande campagna di informazione sulla tutela della salute e sul rispetto del protocollo sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.

Anche se Cgil Cisl Uil hanno dovuto rinunciare sia a livello nazionale che territoriale alle tradizionali manifestazioni di piazza, due sono gli appuntamenti nazionali del 1° Maggio: uno speciale del Tg3 con i leader sindacali Landini, Furlan e Barbagallo a partire dalle 12:20 sui temi del lavoro, della ripresa produttiva e dell’emergenza sanitaria. In serata (dalle ore 20 alle 24), invece, i tre segretari generali parteciperanno, sempre su Rai Tre, al grande evento musicale promosso dai sindacati e realizzato dalla Rai con collegamenti a distanza, riflessioni e testimonianze.

Di seguito le dichiarazioni dei segretari modenesi di Cgil Cisl Uil sul 1° Maggio 2020.

 

Manuela Gozzi segretaria Cgil Modena

“Stiamo per celebrare un 1° Maggio che ricorderemo a lungo, non solo perché si svolgerà in maniera del tutto inconsueta, senza cortei, comizi, concerti, senza una piazza. Ce lo ricorderemo perché mai come oggi ci siamo tutti resi conto di quanto sia indispensabile garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Vogliamo dirlo con chiarezza, e sappiamo di avere con noi tutte le persone che rappresentiamo: non possiamo permettere che si lavori senza la massima sicurezza, a garanzia della salute di tutti. Ci aspettano settimane e mesi complicati, forse ancora più difficili di quelli appena vissuti: il nostro territorio, Modena, ha bisogno di cogliere questa occasione, direi epocale, per ripensare al modello di produzione, che deve mettere al centro la persona, l’ambiente, la salute, la conoscenza e la dignità del lavoro. Quindi festeggiamo assieme questa giornata, dedicata a tutti coloro che con il loro lavoro ci hanno permesso di fronteggiare una terribile ed inattesa minaccia, e impegniamoci assieme per costruire un futuro giusto, equo, solidale e sicuro”.

 

William Ballotta segretario Cisl Emilia Centrale

Un 1° Maggio con la persona al centro.

La pandemia del coronavirus, con la sua drammatica progressione, ha ormai assunto i caratteri della tragedia umanitaria globale. La pretesa dell’ideologia sovranista di affrontare il fenomeno della pandemia in ordine sparso, Paese per Paese, e credo un virus culturale aggiuntivo. Per questo ritengo fondamentale ripartire dalla centralità della persona e quindi anche del lavoro.

L’analisi economica è certa: recessione dell’economia globale nel 2020, con il rischio di depressione che assocerebbe alla catastrofe economica e sociale la tragedia umana. Sono quindi necessarie oggi risposte straordinarie dei sistemi sanitari già ampiamente provati, ma anche risposte urgenti delle politiche economiche e soprattutto della capacità di innovazione, poiché i suoi effetti di distruzione produttiva, occupazionale, reddituale, sono comparabili solo ad una economia di guerra.

Occorrono strategie sistemiche, convergenti e coordinate che mettano al centro la persona e la sua dignità.

Dobbiamo partire dalla sicurezza delle persone, a tutti i suoi piani e sul luogo di lavoro per primo.

Le attuali debolezze e fragilità evidenziano con chiarezza che occorrano forme di azione collettiva responsabile, forme di cooperazione, di integrazione massima, di partecipazione, a partire dai Governi nazionali, ma anche dai nostri territori.

Solo con un nuovo e forte Patto di Comunità infatti potremo iniziare il cammino verso quella nuova normalità che tutti vogliamo raggiungere presto.

 

Luigi Tollari, segretario generale Cst Uil Modena e Reggio Emilia

Cari lavoratrici e lavoratori di Modena e Reggio Emilia Questo Primo Maggio si celebra nel contesto di un Paese ancora impegnato a contrastare un’emergenza sanitaria, la più difficile e drammatica della sua Storia. Non avremo la possibilità di essere presenti, come sempre, nelle piazze italiane. Ma abbiamo voluto essere partecipi e in viva voce per far giungere insieme il nostro messaggio di saluto e di cordoglio. Prima di tutto il nostro pensiero va alle migliaia di persone cadute vittima di questa pandemia: lo dobbiamo prima di tutto a loro, ai loro familiari , lo dobbiamo ai medici, agli operatori sanitari che si sono contagiati a migliaia per poterci curare, lo dobbiamo alle nostre famiglie oltre che a noi stessi. Il sindacato dovrà vigilare tramite i propri delegati, le proprie categorie, la propria rappresentanza sociale affinché la ripresa del lavoro avvenga nella massima sicurezza e per scongiurare il rischio di veder risalire col ritorno alla normalità, la curva dei contagi, l’insopportabile conta dei caduti, il dramma umano e sociale della saturazione delle terapie intensive, l’impossibilità di rendere un estremo saluto ai nostri cari. Abbiamo in queste settimane lavorato unitariamente per costruire le condizioni che, nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti, consentissero di condividere col mondo delle imprese e il Governo migliaia di accordi, di protocolli di sicurezza per poter riavviare le attività lavorative. Non si deve abbassare la guardia. Per questo vogliamo celebrare la Festa dei Lavoratori, dando forza ai temi e alle proposte che sono state il cardine delle posizioni espresse in ogni sede da parte di CGIL CISL UIL. Innanzitutto, abbiamo scelto uno slogan per questo Primo Maggio, “Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”. È importante che il lavoro resti protagonista anche e soprattutto in occasione di questo Primo Maggio: perché il lavoro è la leva fondamentale per restituire una prospettiva credibile per il futuro del nostro Paese e di coloro che rappresentiamo. Nel congedarmi voglio rassicurarvi che il sindacato sarà sempre al fianco delle lavoratrici e lavoratori per una vera ripresa economica del paese, che garantisca piena e buona occupazione per tutti. Viva il 1° Maggio. Viva Cgil, Cisl, Uil.