Il sindaco Pelloni saluta e fa un bilancio dei tre anni di legislatura Il primo cittadino di Vignola ha lasciato il suo incarico da sindaco per andare a ricoprire la carica di consigliere regionale. Nel consiglio comunale di ieri sera, il primo cittadino di Vignola Simone Pelloni è decaduto ufficialmente dalla carica di sindaco per andare a ricoprire il ruolo di consigliere regionale nel gruppo Lega. Di seguito si riporta l’intervento fatto in consiglio comunale, in cui Pelloni traccia un bilancio dei suoi quasi tre anni di legislatura.

“Era la notte di domenica 25 giugno 2017 quando, in un’atmosfera di grande emozione, personale ma non solo, appresi di essere stato eletto sindaco.

Festeggiai subito quel momento con la mia squadra perché, appunto, essere riuscito ad avere la maggioranza delle preferenze da parte dei vignolesi non è stata solo una vittoria personale, ma ottenuta assieme a tutta la squadra, che oggi forma l’odierna coalizione di maggioranza. Una maggioranza peraltro composita, fatta di diverse sensibilità, a volte anche di fedi politiche molto differenti, che ha però avuto il merito di sapersi confrontare al proprio interno e di proporre agli elettori un programma credibile, concreto e pragmatico, come si evince da quello che abbiamo realizzato in quasi tre anni di mandato. In primo luogo, quindi, ringrazio pubblicamente la squadra che mi ha sostenuto e che ha creduto in me fin dall’inizio.

Accennavo a questi quasi tre anni di mandato e vorrei quindi passare in rassegna brevemente alcuni grandi temi. Una trattazione più specifica e analitica, peraltro, la ritroverete nel Bilancio Sociale che sempre questa sera vi abbiamo presentato e che presenteremo pubblicamente nei prossimi giorni, per dare conto a tutti i cittadini del lavoro svolto.

Ci siamo insediati, come Amministrazione Comunale, in un momento molto particolare per la nostra città. Come ricorderete, per la prima volta nella sua storia, Vignola aveva avuto a che fare con la fine non naturale di un mandato, a causa di un sindaco sfiduciato, e aveva dovuto fronteggiare alcuni mesi di commissariamento.

Ci siamo quindi messi subito al lavoro, come maggioranza, per dare un nuovo volto a Vignola e metterci a disposizione dei nostri datori di lavoro, cioè i cittadini.

Abbiamo fin da subito prestato grande attenzione al territorio e all’apertura dei nostri uffici. Di tutti gli uffici: sindaco, vicesindaco, assessori. In questi tre anni abbiamo gestito non centinaia, ma migliaia di appuntamenti. Non ci siamo mai risparmiati di fronte a richieste e inviti che arrivavano via via dal territorio, perché volutamente non abbiamo mai voluto selezionare, ma abbiamo cercato di dare una risposta a tutti, essendo per noi tutti cittadini di pari dignità e diritti. Del resto, abbiamo sempre creduto che solo un’amministrazione attenta alle piccole cose e al contingente, possa poi anche progettare cose grandi.

E di cose importanti, per la nostra città, ne abbiamo fatte tante in questo scorcio di legislatura. Mi riferisco alle scuole, ad esempio. Non era affatto scontato, quando ci siamo insediati, che tutti gli alunni che vanno a scuola a Vignola potessero avere un’aula. Da parte di altri enti c’erano stati ritardi di programmazione e ci siamo trovati a dovere quindi affrontare una situazione non facile. Richiamando ogni ente preposto alle sue responsabilità, siamo arrivati alla situazione di riuscire a garantire a tutti gli studenti aule dignitose, e non sistemazioni posticce o di emergenza. A dicembre di quest’anno, molto probabilmente, saranno inaugurate le nuove 16 aule del Paradisi. Forse non sarà mai la soluzione migliore, ma lo diventa nel momento in cui questa si è presentata come l’unica soluzione valida per garantire a tutti gli studenti pari diritti e dignità per svolgere serenamente il loro percorso scolastico.

Sempre a proposito di scuole, ricordo anche l’importante lavoro che è stato fatto per intercettare contributi ad hoc e riuscire davvero a metterle in sicurezza. Penso ad esempio alla sistemazione degli impianti di riscaldamento, all’installazione di nuove termovalvole, al certificato di prevenzione incendi a cui ha lavorato in prima persona lo stesso vicesindaco, Angelo Pasini, che ringrazio per avere sempre messo a disposizione la propria professionalità e la propria competenza a servizio della comunità. Assieme a Pasini, naturalmente, ringrazio tutta la Giunta, perché ogni componente è stato fondamentale per portare avanti un intenso programma di lavori e di iniziative.

Accennando ancora alle scuole, e poi concludo questo tema, non posso non citare la rinegoziazione del project financing sull’asilo Barbapapà, che ha prodotto maggiore flessibilità e maggiori servizi. Per primi tra tutti i comuni dell’Unione, Vignola ha dato la possibilità di portare al nido i bambini di 3 mesi, dando quindi nuove opportunità a giovani coppie. Un’altra cosa concreta realizzata, al posto magari di qualche convegno che poi non ha avuto seguito.

Anche le tariffe del nido e della mensa hanno registrato una diminuzione.

Sempre al momento del nostro insediamento, altre criticità che abbiamo dovuto affrontare sono state la riorganizzazione dell’ente e la situazione finanziaria. Abbiamo eliminato indennità quanto meno immorali di alcuni dirigenti e siamo riusciti in tempo brevi a dimezzare l’indebitamento dell’ente. Da brave formichine abbiamo anche accumulato un piccolo gruzzoletto da 1.350.000 euro, che in questo momento di grave difficoltà investiremo nella città a favore soprattutto delle fasce più bisognose della popolazione. Già oggi, anticipando di fatto anche gli annunciati provvedimenti del Governo, stanziamo i primi 300mila euro a favore delle famiglie e delle imprese, per dare loro una boccata d’ossigeno. E’ però fondamentale che anche Regione e Governo facciano la loro parte. Noi comunque ci facciamo trovare pronti e le nostre risposte le diamo adesso.

Passiamo a un altro settore fondamentale come quello sanitario, che in queste ultime settimane ci ha ricordato una volta di più quanto necessiti di investimenti e di interventi.

Abbiamo ereditato una situazione in cui prima c’era poca attenzione, poi addirittura contrapposizione tra l’Azienda Usl e il Comune. Ci si limitava a denunciare ciò che non andava, magari anche con veemenza, ottenendo solo l’effetto di un muro contro muro, del tutto non produttivo. Appena ci siamo insediati abbiamo invece cominciato a dialogare, lasciando da parte colori politici magari differenti, perché l’obiettivo che ci eravamo prefissati era e rimane il bene della comunità locale. A meno di tre anni di distanza, ci troviamo in una situazione che è nettamente migliorata, anche se ovviamente rimane molto da fare. Al di là del problema contingente legato all’emergenza Covid-19, abbiamo assistito all’Ospedale di Vignola ad importanti investimenti su chirurgia, ortopedia e sul Pronto Soccorso. Tutti risultati che si ottengono quando c’è un clima di dialogo e di collaborazione, non certo un’opposizione tra enti.

Un grande lavoro è stato fatto anche sul sociale, funzione delegata all’Unione. Innanzitutto, le risorse: i fondi investiti nel sociale non sono mai stati così tanti come in questi anni. Solo a Vignola, per i soli bambini certificati, abbiamo stanziato quasi mezzo milione di euro in tre anni. A livello di Unione, per la non autosufficienza, abbiamo stanziato quasi 600mila euro in più in due anni. Durante questa legislatura abbiamo contribuito fattivamente all’apertura dell’emporio solidale Eko, che trova la sua ubicazione proprio a Vignola, abbiamo assunto politiche concrete a favore dei disabili (penso ai parcheggi “blu” completamente gratuiti), abbiamo sostenuto e approvato progetti di inclusione sociale volti a sostenere numerosi casi di fragilità. Ci siamo impegnati concretamente, e anche questo credo sia un importante lavoro svolto in ambito sociale, nel contrasto al gioco d’azzardo, sempre con provvedimenti specifici e puntuali.

Vignola, per sua natura, è anche un territorio di forte impronta agricola. Grande importanza ha quindi rivestito l’impegno mio e della Giunta in questo settore, partendo sempre da cose concrete. Ci siamo trovati con la vetrina delle nostre eccellenze, ovvero il mercato ortofrutticolo, che cadeva a pezzi. Prima lo abbiamo puntellato, mettendoci la classica “pezza”, poi vi abbiamo investito oltre 300mila euro per sistemarlo. E si tratta di una struttura quanto mai importante per tutto il nostro territorio, che assieme al mondo cooperativo garantisce sana concorrenza e qualità per il consumatore finale. “Ciliegina sulla torta” in ambito di agricoltura è poi stato il Simposio internazionale sul ciliegio, che Vignola ha ospitato per la seconda volta, tornando al centro degli studi cerasicoli internazionali.

Sempre in ottica di buona amministrazione, con la logica del “buon padre di famiglia”, abbiamo esercitato il diritto di prelazione per una seconda licenza da farmacia comunale, che potrà contribuire a risanare il debito, fatto da precedenti amministrazioni, della Vignola Patrimonio Srl. Debiti peraltro accumulati producendo poco o nulla di concreto, con tanti fondi investiti in progetti faraonici per nulla declinabili su Vignola. E sempre da ascrivere al risanamento della Vignola Patrimonio, va anche l’operazione della vendita del terreno davanti alla centrale di teleriscaldamento.

Passi significativi li abbiamo fatti anche con il PUG, Piano Urbanistico Generale, riprendendo in mano la situazione a costo 0. Se i cittadini daranno di nuovo fiducia alla nostra coalizione, ci sono ottime possibilità per arrivare all’approvazione del nuovo PUG entro quest’anno. In caso contrario, è facile che se ne torni a parlare tra una decina d’anni.

Sempre dal punto di vista urbanistico, si può dire che l’Ufficio sia riuscito a produrre una piccola ripresa economica, con la cartina al tornasole che sono stati gli oneri di urbanizzazione, più che raddoppiati rispetto alla gestione precedente.

Altro tema caldo è sempre stato quello della sicurezza. Non ci interessa, ora, chi si vuole intestare i meriti del fatto che Vignola sia rimasta all’interno dell’Unione con la gestione della Polizia Locale. A noi interessavano tre cose: il cambio del comandante, l’aumento dell’organico e un’organizzazione diversa del Corpo. Sì, è vero, siamo rimasti nell’Unione, ma ciò significa anche che sono serviti quei tre – quattro mesi di lotte che sono stati fatti, come avviene e anzi deve avvenire nella buona politica. La paventata uscita dall’Unione era del resto il mezzo, non il fine. E non è finita. Grazie a un continuo confronto, siamo riusciti ad ottenere presto in dotazione un’unità cinofila antidroga, abbiamo già ottenuto il potenziamento della videosorveglianza e il controllo dei principali varchi di accesso alla città. Ci siamo anche impegnati affinché l’organico della polizia locale venga quanto meno mantenuto, rimpiazzando i pensionamenti. E’ stato fatto tutto? No, e di questo ne siamo ben coscienti. Le cose da fare sono ancora molte, ma la nostra parte crediamo di averla portata avanti, sempre nel segno della concretezza.

Sempre in tema di sicurezza, una patata bollente che nessuno voleva in mano era quella del Polo della Sicurezza. Grazie anche all’impegno degli altri Comuni dell’Unione, con i quali abbiamo avuto una proficua collaborazione, arriveremo già nei prossimi mesi ad avviare il cantiere.

E ancora, sempre grazie all’impegno di questa Amministrazione, che ha dialogato con il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Prefettura, siamo riusciti a verbalizzare che la Tenenza di Vignola diventerà Comando di Compagnia, sempre nell’ottica di rafforzare il livello di sicurezza sul territorio e tutto il comprensorio.

Anche il settore della Cultura è andato incontro a profondi cambiamenti. Abbiamo in primo luogo ampliato l’offerta e credo che questa amministrazione si sia contraddistinta per la sua “polifonicità”, senza scadere in una cultura di parte, bensì aperta a tutti e plurale.

Investimenti importanti sono stati fatti anche sulla biblioteca, che assieme a Villa Trenti è diventata a tutti gli effetti il Polo Culturale della città. Così pure, è importante ricordare anche la ristrutturazione della piazzetta ipogea che ora permette a Vignola di avere il suo piccolo anfiteatro per eventi culturali all’aperto.

Per lo Sport, ricordo l’importante intervento di rifacimento della piscina piccola esterna del Centro Nuoto, così come il rifacimento degli spogliatoi e dell’entrata.

E’ notizia di pochi giorni fa, che sarà sviluppata in seguito, il fatto che abbiamo ottenuto un finanziamento per rifare gli spogliatoi dell’area verde dell’inizio del Percorso Sole. Senza parlare, ovviamente, dei diversi eventi sportivi e delle iniziative che abbiamo promosso e patrocinato, valorizzando anche gli sportivi locali (penso ad esempio all’introduzione dei premi “Sportivo dell’Anno).

Sono stato criticato, in passato, perché secondo alcuni pensavo a chiudere buche per strada, anziché guardare a grandi progetti. Ebbene, questo lo rivendico come un merito. Sì, ribadisco, questa amministrazione ha avuto tra i suoi principali obiettivi quello della manutenzione del patrimonio pubblico. Abbiamo pensato, è vero, alla chiusura delle buche. A volte queste buche erano tutta una strada, dove magari non si interveniva da cinquant’anni o dove mai non si era intervenuti. Abbiamo infatti asfaltato anche alcune strade sterrate. Abbiamo fatto sì, grazie ad esempio alle potature di viale Trento Trieste e viale Mazzini, che non ci fossero problemi durante fenomeni atmosferici particolarmente violenti. La manutenzione ordinaria è fondamentale per pensare e progettare il futuro con tranquillità.

Altro esempio: il ripristino del Percorso Natura nel tratto Vignola – Marano. Anche qui devo ancora dare merito al lavoro del vicesindaco Pasini per avere ripreso in mano le redini della situazione e avere dialogato con gli enti preposti. In altre sedi e in altri tempi si badava soltanto a fare attività di marketing parlando di quanto è bello il percorso natura, poi si arrivava a Vignola ed era bloccato, con alternative a dir poco posticce. Così è rimasta la situazione per anni, e finalmente è stata sbloccata.

In tutto ciò, naturalmente, pur badando a un grande lavoro sull’ordinario, non ci siamo dimenticati dello “straordinario”, guardando ancora una volta concretamente, a differenza di chi critica o parla senza fare, alla Vignola del futuro.

Possiamo già tutti vedere che la stazione ferroviaria sta cambiando volto. Vignola non si poteva permettere di continuare a convivere con una situazione come quella precedente, dove una importante vetrina per la nostra città fosse messa in quelle condizioni di degrado e di abbandono. Ora, invece, ci troviamo in una fase di progettazione avanzata per fare della stazione ferroviaria un vero e proprio “hub” per contatti nazionali e internazionali. Ci sono già privati pronti ad investire su questo progetto. Naturalmente, avremmo bisogno di un altro mandato per completare il tutto, e sarà quello che proporremo agli elettori.

L’operazione ex Galassini è un altro esempio di buona amministrazione, dove si è sbloccata una situazione ferma da anni e si è avvicinato il magazzino comunale, liberando al contempo un sito produttivo.

Un pensiero fisso lo abbiamo sempre avuto anche per una Vignola più bella, a partire dalle 3 porte di accesso alla città: non a caso l’area dell’ex ballo di via Ponte Muratori è appena stata risistemata, la rotonda ex Galassini sarà presto sistemata e la nuova rotatoria su via Per Spilamberto, che sarà intitolata a Don Lidio Botti, vedrà un concorso di idee per esaltare una volta di più il tema della ciliegia.

Un accenno è doveroso e dovuto, a questo punto, anche sulla macchina comunale e in particolare sui dipendenti. Questa amministrazione è riuscita a lavorare sempre in ottima sinergia con tutto il personale e si è sempre impegnata, a differenza di altre realtà, a mantenerlo il più possibile costante, rimpiazzando i pensionamenti. Abbiamo cercato il più possibile di perseguire le forme di promozione e incentivazione; non siamo riusciti a farlo per tutti, solo perché ci sono norme a cui dobbiamo attenerci. Voglio però ringraziare ogni singolo dipendente per l’impegno, la lealtà e la collaborazione a portare avanti il lavoro dell’ente.

Arrivo ai rapporti con le minoranze consiliari. Credo che ascoltando le forze d’opposizione ci sia sempre tanto da imparare e, in generale, bisogna sempre ascoltare chi non la pensa come te. Se a volte alcune discussioni sono scadute a livelli bassi, vogliamo essere i primi a chiedere pubblicamente scusa.

Ci sono però alcune considerazioni di demerito che non posso tacere e faccio fatica a dimenticare. In primo luogo, è difficile dialogare con chi ti offende continuamente e un giorno ti dà dell’incapace, un altro del confuso, un altro ancora paventa condotte illecite e quant’altro. Ancor più difficile accettare tutto questo da un ex sindaco e per giunta con responsabilità di lungo corso. Da parte del Partito Democratico c’è stata sicuramente un’opposizione più costruttiva rispetto ad altri, che è scaduta quando si è appiattita su posizioni comuni e condivise con il resto dell’opposizione. Credo che la politica delle offese sul piano personale non paghi, specialmente a livello locale. Faccio poi ancora fatica a perdonare quando fui attaccato pubblicamente perché non andai con gli altri sindaci dell’Unione a Bruxelles, peraltro a non firmare nulla e quindi non provocando alcun danno all’ente. Ad attaccarmi fu la segreteria del Pd vignolese, che facilmente avrebbe potuto approfondire il motivo della mia mancata partecipazione ma non lo fece, tanto che devo riconoscere la pronta presa di posizione a mio favore da parte del Sindaco di Spilamberto, che qui ringrazio.  Cosa non si fa per andare sul giornale e prendersi due minuti di applausi.

Ora comunque lascio. Lascio il mio ruolo da “capitano” e divento “gregario”, passando il testimone ad Angelo Pasini. Da lui in questi anni ho imparato tanto e sono molto tranquillo perché lascio Vignola in ottime mani. Nelle mani di un amministratore già con una lunga esperienza alle spalle, con le qualità e i titoli per gestire anche situazioni di emergenza come questa. Ad Angelo e a tutta la sua squadra, la nostra squadra, nonché a tutto il consiglio comunale, auguro di proseguire nel migliore dei modi il proprio lavoro”.