L’Osservatorio Geofisico di Unimore, anche nel periodo di lockdown del Coronavirus, ha effettuato le osservazioni meteo del mese di aprile che è nettamente più caldo della media con piogge scarse ed ancor più scarse allargando lo sguardo al primo quadrimestre 2020 che risulta straordinariamente siccitoso.

Anche durante il periodo lockdown per l’emergenza coronavirus, sono state effettuate le osservazioni meteorologiche presso l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari – DIEF di Unimore e nelle altre stazioni della rete meteo che confluisce nel laboratorio LARMA dello stesso dipartimento.

Il riepilogo meteo climatico del mese di aprile, stilato in smart working dallo staff Osservatorio Geofisico Luca Lombroso, Sofia Costanzini, Francesca Despini, fa notare che il mese di aprile 2020, è nettamente più caldo della media. Scarse le piogge, e ancor più scarse allargando lo sguardo al primo quadrimestre 2020 che risulta straordinariamente siccitoso.

L’Osservatorio ha continuato a misurare durante tanti eventi storici, dall’unità d’Italia alle guerre mondiali. Ora, è con soddisfazione, – affermano i tecnici e ricercatori dell’Osservatorio Geofisicoche anche durante l’emergenza coronavirus le osservazioni sono proseguite regolarmente. Questo è stato possibile grazie alle moderne tecnologie e alla regolare manutenzione degli strumenti, resa possibile anche dalla riapertura, lo scorso anno, dell’Osservatorio stesso. Proseguiremo i nostri sforzi per lasciare in futuro una enorme quantità di dati meteo climatici, così come sono stati lasciati a noi da chi ci ha preceduto in questa attività”.

In dettaglio, la temperatura media di aprile 2020 è risultata di 15.6°C, superiore di 2.2°C alla media 1981-2010. Questo del 2020 risulta così il 7° aprile più caldo dal 1860 a oggi, ricordiamo che il più caldo è stato due anni fa, nel 2018 con 17.2°C.

E’ stato un mese primaverile caratterizzato da forte escursione termica, con la mattina più fredda che ha visto il termometro, il giorno 1, a +3.4°C, con brinate in periferia e campagna, e salire fino a 25°C il giorno 25.

Le piogge nel mese assommano a 33.3 mm, con un deficit pluviometrico del 50% rispetto alla climatologia 1981-2010. Preso singolarmente comunque, nel mese di aprile le piogge sono si inferiori alla media, ma non particolarmente anomale, già due anni fa le piogge furono nettamente inferiori, con soli 9.4 mm nell’aprile 2018.

La siccità meteorologica si fa invece vistosa se allarghiamo lo sguardo ai primi quattro mesi del 2020. Dal primo gennaio al 30 aprile il pluviometro del torrione di palazzo Ducale di Modena,dove ha sede l’Osservatorio, ha infatti raccolto soli 83.4 mm meno della metà dei  179.6 mm che indica la climatologia 1981-2010. Dal 1830 a oggi sono solo 6 gli anni in cui il primo quadrimestre è stato più asciutto, l’ultima volta è capitato nel 1998 (75.7 mm), con un minimo di piovosità gennaio-aprile di 30.3 mm nel lontano 1859.

Presso le altre stazioni riscontriamo una temperatura media di 13.6°C a Modena Campus, e di 14.2°C a Reggio Emilia. Le temperature estreme del mese a Modena Campus spaziano da una minima assoluta mensile di -1.9°C il giorno 2 a 26.3°C il giorno 11. A Reggio Emilia la minima più bassa è stata di -1.4°C il giorno 2, la massima più alta 27.7°C il giorno 25. Le precipitazioni del mese di aprile ammontano a 40.4 mm a Modena Campus e a 57.6 mm a Reggio Emilia. Nel primo quadrimestre 2020 riscontriamo 101.4 mm a Modena Campus, 169.4 mm, dove si sono avute maggiori piogge che a Modena soprattutto nel mese di marzo.

Nel mese di aprile ha inviato dati anche la lontana stazione dell’Osservatorio Geofisico collocata ai tropici, alla Riserva Karen Mogensen in Costa Rica.  Clima decisamente estivo in quella zona, con una temperatura media nel mese di aprile di 28.0°C, una minima nel mese di 19.7°C e una massima di 37.4°C. Aprile è il mese che vede la ricomparsa della pioggia dopo la stagione secca, nel mese sono caduti 79.2 mm.