Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Modena, nell’ambito dei servizi di controllo volti al contrasto delle condotte fraudolente e delle pratiche commerciali sleali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, hanno intercettato e sequestrato un carico di 61.000 dispositivi di protezione individuale di tipo FFP2 privi della prevista certificazione di conformità UE, denunciando un soggetto per frode in commercio. Nel corso delle medesime attività è stato scoperto anche un barbiere, completamente sconosciuto al fisco, che riceveva i propri clienti nel garage di casa, in violazione alle rigide misure imposte proprio nei confronti dei soggetti che esercitano questo tipo di attività, essendo tra quelle maggiormente esposte al rischio di contagio.

Nello specifico, i Finanzieri della Compagnia Modena hanno notato nei pressi di un box, situato all’interno di un cortile condominiale, un inconsueto via vai di persone che li ha indotti ad eseguire più approfonditi accertamenti ed appostamenti. I militari, richiesta ed ottenuta l’autorizzazione da parte della locale Autorità, hanno eseguito un accesso domiciliare il quale ha consentito di riscontrare che effettivamente nel garage era stata allestita da tempo una vera e propria “barberia”, attività molto ricercata di questi tempi, con una sala d’attesa improvvisata e tutti gli attrezzi del mestiere: poltrona, specchio, mantella, pennello, rasoio, spazzole etc.; nessuna traccia, invece, di mascherine e guanti monouso.

I Finanzieri quindi, oltre al sequestro amministrativo di tutta l’attrezzatura, hanno contestato all’interessato sia l’esercizio abusivo della professione di barbiere che la violazione delle norme di contenimento del contagio da virus COVID-19, contestazione quest’ultima avanzata anche nei confronti del cliente trovato all’interno del locale.

Ulteriori approfondimenti saranno effettuati nei confronti del barbiere abusivo, che aveva cessato la precedente attività da oltre dieci anni, al fine di ricostruire i redditi sottratti al fisco.

Le Fiamme Gialle modenesi proseguono i controlli volti a garantire la tutela della salute pubblica ed il contrasto alla concorrenza sleale nel mercato, all’interno del quale, ora più che mai, devono essere contrastate le condotte abusive e tutelati gli imprenditori onesti e l’economia nel suo complesso.