Sono diverse le segnalazioni arrivate al Comune di Cavriago di abbandono di mascherine e guanti usati. “C’è chi ci ha segnalato, tramite l’app ComuniChiamo, via social o telefonicamente, che in particolare vicino ai supermercati, nei parcheggi, nei pressi delle aree adibite al ritiro dei carrelli o in generale in giro per il paese vicino ai cassonetti, vengono abbandonati i dispositivi utilizzati in questo periodo per contrastare il Coronavirus – spiega l’assessore all’ambiente Luca Brami -. Dispiace constatare questa situazione e dispiace anche dover ricordare che il rispetto dell’ambiente e degli altri passa anche da questi gesti. Sono dispositivi che, una volta utilizzati, diventano altamente inquinanti e, perciò, devono essere gettati negli appositi contenitori dell’indifferenziata”.

Questa raccomandazione è arrivata anche da IREN che, in generale, ha ricordato che con l’emergenza Coronavirus sono cambiate pure le modalità di differenziazione dei rifiuti: guanti e mascherine usate vanno nell’indifferenziato.

“Ci troviamo costretti – continua l’assessore Brami – a ricordare che sono previste, da regolamento comunale, multe fino a 500 euro per chi abbandona rifiuti. I controlli in tal senso sono già partiti e vengono effettuati dalle Ggev, le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie che, dopo la sospensione forzata dovuta al Covid19, riprendono dalla settimana prossima l’attività di sorveglianza e controllo del territorio, in particolare a contrasto dell’abbandono di questa categoria specifica di rifiuti”.

Infine Brami ringrazia i cavriaghesi che effettuano le segnalazioni, molto importanti per il Comune: “Un dialogo costante tra enti e cittadinanza è importantissimo per il bene del paese”. E’ possibile informare il Comune tramite il sistema online Comuni-chiamo (https://comuni-chiamo.com/@cavriago) e tramite lo sportello ComuneInforma (Piazza Don Dossetti 1, tel. 0522373474; e-mail: comuneinforma@comune.cavriago.re.it).

Le Guardie giurate ecologiche volontarie, si ricorda, sono un’associazione di volontariato che conta oltre 120 soci nominati dalla Provincia con un decreto del Prefetto e sono un supporto attivo alla Polizia locale della Val d’Enza, sugli aspetti legati alla caccia, agli animali e all’ambiente.