Con la recente approvazione in consiglio comunale del nuovo regolamento IMU sono state messe a punto le ultime misure di questa prima fase per aiutare l’economia vignolese a non soffocare dopo il duro periodo di “lockdown”.

“Nel nuovo regolamento dell’IMU – spiega l’assessore al bilancio, Roberta Amidei – abbiamo inserito una norma che consente di pagare l’acconto 2020 entro il 30/09/2020, senza sanzioni ed interessi per tutti coloro che non riescono a rispettare la scadenza del 16 giugno. Siano esse persone fisiche o siano imprese. E’ una misura importantissima, se si considera che l’acconto IMU di giugno vale, per il Comune di Vignola, circa 3 milioni di euro. Uno slittamento della liquidità del Comune considerevole, dunque, che mette a dura prova la tenuta del nostro bilancio. Ma in questo momento è più importante che le imprese ricomincino a lavorare e a fatturare, a riprendere un po’ di quella normalità che il virus ci ha sottratto. E’ una misura – prosegue la Amidei – pensata per tutti coloro che sono in difficoltà: per il momento non abbiamo ritenuto di chiedere particolari certificazioni, perché sarebbero impossibili da verificare e aumenterebbero solo il peso della burocrazia.

E non è tutto: sempre in materia di IMU, per l’anno 2020, abbiamo riconosciuto l’esenzione ai beni merce e ai fabbricati strumentali all’agricoltura, cercando di aiutare anche le imprese di costruzione e il mondo dell’agricoltura. Anche questa misura deve essere finanziata dal bilancio dell’ente e il Comune la coprirà con l’avanzo di amministrazione (l’intervento è stimato al massimo in 80.000 euro).

Inoltre – continua l’assessore – per quanto riguarda la Tosap, abbiamo previsto la copertura di questa tassa per tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande e loro assimilati. Anche il Governo è intervenuto in materia con il decreto cosiddetto “rilancio”, ma ha fatto rimandi ad una legge superata per la nostra Regione e circoscrivendo la manovra ad un periodo di tempo limitato (da maggio a ottobre), escludendo clamorosamente i mesi del lockdown (marzo-aprile). Mentre l’amministrazione comunale di Vignola intende rimborsare questa tassa per l’intero l’anno 2020 e ad una platea che comprenda anche gli artigiani della ristorazione, oltre ai pubblici esercizi. Sono quelli del resto che hanno subito i danni maggiori e dovranno fare uno sforzo in più per riprendere a lavorare. Credo che sia una misura dovuta. Purtroppo il decreto “rilancio” ha complicato le cose perché, per concludere il nostro intervento, diventa inevitabile attendere la sua conversione in legge. Nel frattempo abbiamo posticipato i termini di pagamento, in modo che chi ha necessità di occupare spazi non si trovi nell’obbligo di doverla anticipare.

Abbiamo poi incrementato di 20.000 euro (rispetto ai 50.000 euro iniziali) il fondo di sostegno ai pubblici esercizi e alle piccole attività economiche commerciali e artigianali, che forzatamente hanno dovuto chiudere, per le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di sicurezza anti-Covid. Concluso l’iter amministrativo necessario, renderemo note le modalità di accesso, che saranno all’insegna della massima semplificazione.

Anche sul tema rifiuti non sono mancate complicazioni normative: stanzieremo 150.000 euro per venire incontro alle attività che hanno dovuto chiudere per Covid, ma in questo caso l’intervento maldestro di Arera (l’agenzia nazionale che si dovrebbe occupare di rendere la Tari omogenea sul territorio nazionale) sta mettendo in difficoltà tutti i comuni italiani. Hanno imposto un criterio di calcolo degli sconti che è inapplicabile, complesso, farraginoso e di scarsissimo peso economico. Ora, possiamo discostarci da queste imposizioni? Nessuno lo sa, ed intanto il tempo passa. Per questo la fatturazione delle utenze non domestiche sarà ritardata a settembre, mentre le prime bollette domestiche saranno emesse nel mese di giugno (per il periodo gennaio – aprile), salvo qualche raro caso emesso in aprile/maggio.

Ora – conclude l’assessore Amidei – è naturale chiedersi dove abbiamo trovato tutte queste risorse, che superano complessivamente i 300.000 euro. Nel 2019 abbiamo fatto uno sforzo eccezionale per contrastare l’evasione dei tributi comunali, raggiungendo cifre record di incasso. Questo ci ha permesso di avere un buon avanzo che possiamo ridistribuire a favore della nostra economia. A questo proposito l’Ufficio Tributi del Comune ha per il momento sospeso l’attività di accertamento. Sono risorse utili, ma avremo tempo verso la fine dell’anno di riprendere il contrasto all’evasione. Oggi è soprattutto tempo di dare, non di chiedere. E in questa ottica abbiamo – conclude l’assessore al bilancio – prorogato le scadenze delle rateazioni (anche della riscossione coattiva) al 30 settembre, consentendo ai contribuenti in difficoltà di ridefinire un piano di rateazione adeguato alle proprie esigenze”.