Presso la caserma “Ten. Gen. Achille Borghi” di via Mazzini, sede del Comando Provinciale, si è celebrato il 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Prefetto, S.E. Dott.ssa Maria Forte. Per le note limitazioni legate all’emergenza sanitaria in atto, quest’anno le celebrazioni della ricorrenza sono state improntate alla massima sobrietà, senza lo schieramento di reparti in armi.

Vi hanno preso parte i Comandanti di Reparto e gli Ufficiali dipendenti, una ridotta rappresentanza di Finanzieri in servizio a Reggio Emilia e presso le Tenenze di Correggio e Guastalla nonché il Presidente della locale Sezione A.N.F.I., in rappresentanza delle Fiamme Gialle in congedo. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, è intervenuto il Comandante Provinciale di Reggio Emilia, Col. t.ST Edoardo Moro, per tracciare il bilancio operativo del 2019 nonché illustrare le attività svolte nel periodo dell’emergenza da COVID-19. Nel suo intervento, il Colonnello Moro, dopo aver ringraziato il Prefetto di Reggio Emilia per la costante, attenta e propulsiva guida assicurata nel coordinamento delle Forze dell’Ordine, ha espresso vivo apprezzamento nei confronti di tutte le Fiamme Gialle reggiane, per lo straordinario impegno profuso, che ha consentito di raggiungere lusinghieri risultati in ogni comparto operativo. Ha quindi preso la parola il Prefetto di Reggio Emilia, Dott.ssa Maria Forte, che ha rivolto il suo sentito messaggio di ringraziamento alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza di Reggio Emilia per il prezioso lavoro svolto, sempre con generosità e spirito di abnegazione.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019 Nel 2019. La Guardia di Finanza di Reggio Emilia, Correggio e Guastalla ha eseguito in totale 4.800 interventi operativi e circa 750 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI. Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, e indebite compensazioni sono alcuni dei fenomeni più gravi e diffusi su cui si è concentrata l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali. Oltre 250 indagini di polizia giudiziaria sono state svolte per accertare i reati tributari, dei quali ben due terzi hanno riguardato il pericoloso fenomeno della fatturazione per operazioni inesistenti. Sono stati proposti alla competente A.G. sequestri patrimoniali per reati fiscali per oltre 100 milioni di euro, corrispondenti all’imposta evasa, di cui quasi la metà ha riguardato l’IVA. In materia di imposte dirette è stata constatata una base imponibile netta sottratta a tassazione pari a circa 338 milioni di euro, con conseguente formulazione di rilievi in tema di IRAP per oltre 265 milioni di euro. Per quanto attiene all’evasione fiscale internazionale la base imponibile netta che si è tentato di sottrarre al Fisco è stata superiore ai 37 milioni di euro. In dettaglio, nell’ambito dell’operazione MAIL BOXES è stato scoperto un sodalizio specializzato nella realizzazione di frodi fiscali su larga scala e reati di bancarotta fraudolenta che, grazie alla consulenza di professionisti compiacenti, ha predisposto una fitta rete di società da utilizzare per la commissione di illeciti tributari; esaurita la loro operatività, le società sono state formalmente trasferite in Paesi offshore per sfuggire ai controlli e alle conseguenti pretese erariali. L’operazione si è conclusa con il deferimento all’A.G. di 12 persone e il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 30 milioni di euro. Il numero di contribuenti sottoposti ad indagini finanziarie è stato pari a 56, con maggiori imponibili scoperti per oltre 237 milioni di euro. Nel 2019 sono stati scoperti 127 lavoratori in nero/irregolari e verbalizzati 30 datori di lavoro per l’utilizzo della manodopera irregolare, mentre in materia di sommerso d’azienda sono stati individuati 91 evasori totali. Nel settore dei giochi e delle scommesse sono stati svolti 27 interventi ispettivi, di cui 6 si sono conclusi con la denuncia all’A.G. dei titolari degli esercizi, essendo state accertate violazioni penalmente rilevanti.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA. Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 90 gli interventi complessivamente eseguiti. In particolare, le Fiamme Gialle reggiane hanno segnalato alla magistratura contabile danni erariali per circa 1,6 milioni di euro, mentre in materia di incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali sono stati controllati contributi per 1 milione di euro, dei quali quasi 750 mila euro sono risultati indebitamente percepiti.

In dettaglio, nell’ambito dell’operazione FONDO ENERGIA è stato disvelato un sodalizio criminale capace di organizzare ed attuare una truffa aggravata ai danni dello Stato, attraverso la percezione di contributi per la costruzione di due impianti di produzione di energia da biomasse di fatto mai realizzati, all’esito della quale sono stati deferiti all’A.G. 3 soggetti nonché sequestrati beni e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 4 milioni di euro. In tema di appalti pubblici sono stati denunciati 12 soggetti, a fronte di assegnazioni irregolari ricostruite dai militari della Guardia di Finanza per oltre 41 milioni di euro. Per quanto concerne il versante dei Fondi strutturali e delle altre risorse erogate all’Italia dall’Unione Europea, sono stati denunciati all’A.G. 3 soggetti, con una frode accertata pari a 1,4 milioni di euro. Gli interventi eseguiti per contrastare le condotte di indebita esenzione del pagamento dei ticket sanitari hanno consentito di verbalizzare amministrativamente il 96% dei soggetti controllati, che attraverso false autocertificazioni si sono sottratti al pagamento di quanto dovuto.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA. La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza è stata orientata al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari e imprenditoriali della criminalità organizzata e comune, attività di rilevanza assoluta anche nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economicofinanziaria a salvaguardia del “sistema Paese”, anche nella delicata fase post emergenziale. Nel 2019 46 soggetti sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali, mediante il sistematico ricorso alle alternative misure di prevenzione previste dal Codice Antimafia, con complessive proposte di sequestro per oltre 10 milioni di euro. Intenso è risultato anche lo sforzo profuso per lo svolgimento dell’attività di prevenzione antimafia su richiesta della Prefettura di Reggio Emilia, che si è tradotto in 1.141 accertamenti. In materia di repressione del riciclaggio di capitali illeciti sono stati denunciati all’A.G. 6 soggetti per le ipotesi di riciclaggio, reimpiego e autoriciclaggio; sono stati eseguiti, altresì, 36 controlli ai money transfer, anche su attivazione del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, mentre sul versante della disciplina antiriciclaggio sono state approfondite, sul piano investigativo, oltre 200 segnalazioni per operazioni sospette, con presenza di alti profili di rischio soggettivi ed oggettivi nel 66% dei casi analizzati. In dettaglio, nell’ambito dell’operazione BILLIONS è stato individuato un sodalizio criminale resosi responsabile dell’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 20 milioni di euro, utilizzate da imprese con sede sull’intero territorio nazionale, all’esito della quale sono stati deferiti all’A.G. 60 soggetti per associazione per delinquere, reati tributari, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. L’attività svolta per la repressione dei reati fallimentari ha portato nel 2019 alla denuncia di 12 soggetti, a fronte di distrazioni e sottrazioni di beni e disponibilità finanziarie dall’attivo fallimentare per oltre 42 milioni di euro. Recentemente nell’ambito dell’operazione LOOK BACK è stata eseguita una misura cautelare personale nei confronti di un imprenditore per fatti di bancarotta fraudolenta in relazione alla gestione di un’azienda reggiana formalmente attiva nel settore dei lavori edili. Attraverso tale impresa, l’indagato ha emesso fatture per operazioni inesistenti per oltre 4 milioni di euro, appropriandosi dei proventi illecitamente ricavati e conducendo al fallimento la società.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19. A seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19, il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che attualmente destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche online, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche e frodi nelle pubbliche forniture. Nell’ambito dell’articolato dispositivo attuato tramite il coordinamento della Prefettura, le Fiamme Gialle hanno contribuito anche ai servizi di controllo del territorio, in concorso con le altre Forze di Polizia, per vigilare sul rispetto delle misure di contenimento del contagio. L’attività svolta ha riguardato sia il monitoraggio degli spostamenti delle persone sul territorio, sia il rispetto delle limitazioni imposte agli operatori economici obbligati alla sospensione temporanea della propria attività di impresa. Complessivamente sono stati controllati, nella cosiddetta fase 1 dell’emergenza sanitaria, circa 40 mila esercizi commerciali e 1.800 persone su tutto il territorio provinciale, monitorando, altresì, le aree in prossimità dei supermercati e delle farmacie, al fine di prevenire ogni eventuale forma di approvvigionamento doloso dei beni di prima necessità da parte dei consumatori. Assidua e intensa è stata anche la collaborazione assicurata alla locale Prefettura, per gli approfondimenti istruttori in relazione alle comunicazioni e alle richieste di autorizzazione inoltrate dalle aziende per poter proseguire la propria attività economica, funzionale a garantire la continuità delle filiere, dei servizi essenziali e dei servizi di pubblica utilità ovvero di rilevanza strategica per l’economia nazionale. La Guardia di Finanza di Reggio Emilia è stata fortemente impegnata anche nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza sanitaria. In particolare, nell’ambito di distinte operazioni di servizio sono state sottoposte a sequestro 50 mila mascherine di tipo chirurgico e oltre 60 mila mascherine di tipo FFP2 nonché 300 visiere protettive facciali, illecitamente immesse sul mercato, denunciando all’A.G. 11 soggetti per frode nell’esercizio del commercio.