«Una grande soddisfazione per i sindacati, in particolare per la Cisl, che si è battuta a tutti i livelli – locale, regionale e nazionale – per contrastare un’inaccettabile discriminazione nei confronti dei lavoratori somministrati impegnati nella sanità».

Lo afferma Claudia Rizzo, sindacalista della Felsa Cisl Emilia-Romagna (sindacato lavoratori somministrati autonomi atipici) commentando la nota con cui le due aziende sanitarie modenesi Aou e Ausl dichiarano “come siano impegnate congiuntamente a individuare i corretti strumenti giuridici che consentano anche al personale sanitario interinale impegnato durante l’emergenza Covid-19 di accedere ai meccanismi premianti previsti per il personale dipendente”.

Sono interessati 292 sanitari interinali, tra infermieri, operatori socio-sanitari (oss) e tecnici sanitari, di cui 155 all’Azienda Ospedaliero-Universitaria e 137 all’Azienda Usl che hanno lavorato durante l’emergenza.

«Come abbiamo ripetuto in tutte le sedi, – continua Rizzo – queste persone sono state in prima linea garantendo il funzionamento del servizio sanitario nazionale e, nonostante i rapporti di lavoro temporanei, hanno sempre dato piena disponibilità, con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio. Per questo anche loro devono rientrare nelle premialità definite per i lavoratori del comparto sanitario. Siamo contenti che le due aziende sanitarie modenesi sia siano pubblicamente impegnate a eliminare una clamorosa ingiustizia sociale ed economica.

Allo stesso tempo, però, ricordiamo che resta il problema dei somministrati della sanità che hanno lavorato nelle altre province emiliano-romagnole. Ci auguriamo che la decisione delle due aziende sanitarie modenesi spinga la Regione a trovare rapidamente una soluzione valida per tutti.

Siamo in attesa del tavolo regionale per trovare soluzioni non solo sulla premialità,  – conclude la sindacalista modenese della Felsa Cisl Emilia-Romagna – ma anche per riconoscere la professionalità dei somministrati superando le disposizioni della legga Madia per i concorsi».