ROMA (ITALPRESS) – “Abolirei i redditi di emergenza e sbloccherei i cantieri. Basta con i sussidi. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione sono comprensibili nella fase acuta della pandemia, ma alla lunga diventano il metadone dell’economia italiana. Serve la crescita, non l’assistenzialismo”. Lo afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, rispondendo alla domanda su come spenderebbe i 209 miliardi del Recovery Fund.
“Dobbiamo tornare a rivedere le gru nelle città – aggiunge -. Puntare su comparti fondamentali come moda, commercio, turismo, che hanno filiere che stanno soffrendo in modo drammatico. I sussidi non funzionano in eterno”. Cosa pensa della task force immaginata da Conte? “Ancora una task force? Ma basta. Piuttosto facciamo lavorare il Parlamento – sottolinea l’ex premier -: non riduciamo le Camere a luogo dove fare un tifo da stadio. Il premier venga in aula ad agosto, metta la faccia sul business plan per la ripresa e su questo la maggioranza tutta insieme sfidi le opposizioni. Questa è politica, non populismo”.
I fondi del Recovery Fund arriveranno tra un anno, nel frattempo secondo Renzi l’Italia dovrebbe “iniziare a spendere bene i soldi già stanziati. E poi serve il Mes, che ha vincoli inferiori al Recovery Fund e che è frenato da obiezioni ideologiche. Io penso che non saranno Zingaretti o Renzi a imporre il Mes, lo farà la realtà. In autunno la crisi sarà tale che i soldi del Salvastati s’imporranno da soli. Del resto se lei ha un mutuo di 30 anni, da 1000 euro al mese, e gliene offrono uno da 15 anni a 500 euro , rifiuterebbe?”.
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