Domenica 13 settembre dalle 19, all’interno del Parco di Rocca Rangoni a Spilamberto Murmur Music porta in scena La Metralli, Angus McOg e Dueventi: tre artisti del suo roster per una serata di davvero lontana dall’ordinario. Tre concerti, a metà strada tra live e session di registrazione (a cura dello studio Bombanella Soundscapes) in uno spazio scenico allestito con una produzione originale dell’artista Sara Garagnani.

Murmur Music and Arts è il progetto di produzione musicale e booking che nasce all’interno di Amigdala, associazione e collettivo artistico che da anni opera nell’ambito delle arti contemporanee e performative, ideatrice di Periferico Festival e con sede a Modena, all’interno degli spazi di Ovestlab, nell’ex Villaggio Giardino.

Dopo i duri mesi del lockdown e le incertezze della ripartenza, che per chi opera nel già delicato mondo della musica hanno significato anche la perdita di lavoro e lo stop di progetti e produzioni, Murmur ha voluto ripartire creando un evento del tutto speciale che riunisse sul palco una selezione degli artisti con cui sta attualmente lavorando, all’interno di un contesto unico e coinvolgente. Da qui lo spunto della collaborazione con il Comune di Spilamberto, che ha messo a disposizione il palco all’interno del suggestivo Parco di Rocca Rangoni.

La serata prenderà il via con la componente più d’autore all’interno di Murmur: La Metralli, che con il loro percorso di poesia e narrazione hanno ottenuto grandi riscontri in questi anni, e con l’ultimo album “Ascendente” sono stati invitati recentemente dall’Emilia Romagna Music Commission a far parte del progetto “Viralissima”.

A seguire Angus McOg, tra alt folk e indie rock d’oltreoceano, che dopo aver attraversato per due volte in un anno la Manica, presenterà in anteprima gli inediti che faranno parte del nuovo lavoro, in uscita a inizio 2021.

La chiusura della serata è dedicata alla contaminazione tra elettronica, trip pop, IEDM e modern jazz, con Dueventi, la formazione che ha appena pubblicato il primo lavoro e che sta ottenendo grandi consensi dalla stampa specializzata, con paragoni del tutto lusinghieri, come James Blake e Portishead.

Parte integrante dell’evento è la realizzazione dell’allestimento in legno e materiali naturali a cura di Sara Garagnani, art director e illustratrice, che rimarrà a disposizione del pubblico all’interno degli spazi anche nelle settimane seguenti.

Nel 2019 Sara ha creato quello che è diventato il logo di Murmur partendo da un percorso di scoperta e ricerca sul segno della cultura Sami e incrociandolo con la poetica e la visione che il neonato collettivo artistico intendeva mettere a fuoco.

L’identità visiva di Murmur ha così preso la forma di un nuovo alfabeto rudimentale di segni in continua trasformazione che si ispira per tratto e vocazione agli antichi disegni Sami. È una lingua ineffabile, “viva”, aderente alla relazione intima tra umano e natura che si esprime in musica.

La realizzazione di questo progetto tra musica e arte visiva all’interno della Rocca di Spilamberto permette così di esplorare, rendere visibile e tangibile questo lavoro di ricerca e sedimentazione, integrandolo in uno spazio a sua volta carico di significati e mettendolo a disposizione del pubblico, per catturarne gli occhi e i cuori e suggerire percorsi umani possibili.