Un’edizione davvero unica: inevitabili lunghe liste d’attesa, ingressi contingentati e a numero chiuso, posti esauriti a tutte le narrazioni e performance. Anche nell’epoca del Covid 19 il pubblico ha confermato l’apprezzamento per il Festival della Fiaba. Unico nel suo genere in Italia perché pensato per un pubblico esclusivamente adulto, l’appuntamento ha visto protagonista la “Grande Madre” per la sua settima edizione che è andata tutta esaurita. Spettacoli, conferenze e narrazioni – che, per assicurare le distanze di sicurezza, erano a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria – sono stati tutti al completo.

Il circolo culturale Filatoio e i vari spazi del Quartiere 1 hanno ospitato più di trenta appuntamenti tra conferenze, spettacoli, narrazioni, performance e tanto altro. Un fine settimana di incontri e confronti, per un totale di quasi trenta fiabe e più di dieci miti narrati in voce semplice a un pubblico esclusivamente adulto.

Ed è la “Gioia” il tema scelto per la prossima edizione del Festival, l’ottava, che si svolgerà a giugno del 2021 sempre nel quartiere adiacente al Museo casa Enzo Ferrari vicino al centro storico di Modena.

“Siamo molto soddisfatti per essere riusciti a portare la bellezza del Festival anche in questo tempo non facile – commenta Nicoletta Giberti, direttrice artistica della manifestazione – e per l’educazione e il rispetto che il pubblico ha avuto per le norme. Non abbiamo mai dovuto dire agli ospiti della cultura di indossare la mascherina o di mantenere le distanze. Tutti hanno avuto un grande rispetto per sé e per gli altri e il quartiere ha accolto con entusiasmo la nostra sfida di abitare spazi potenti e affascinanti, ma ancora poco conosciuti. Certo, le difficoltà nella gestione dei protocolli di sicurezza non sono mancate, ma sono state superate dal bisogno delle riflessioni personali e collettive che appuntamenti come il nostro sono in grado di suscitare. Un bisogno che mi ha indotta a scegliere come tema cardine per il prossimo anno quello della “Gioia”. Perché mai come adesso, dopo tutto quello che l’emergenza sanitaria ha comportato, abbiamo bisogno di serenità e di aspirare alla felicità, all’impulso di essere esattamente chi si è, senza timori. La Fiaba in questo senso viene in nostro soccorso, portandoci a uno sguardo introspettivo e alla capacità di realizzare ciò che realmente siamo: con i suoi simboli che si ripetono ha un effetto vivificante e ora più che mai l’esigenza è di questo tipo di speranza e incoraggiamento”.

Il Festival della Fiaba gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena, oltre che dell’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell’Educazione.