Nella mattinata di ieri, la Squadra Volante della Questura di Reggio Emilia su indicazione della sala operativa -113 – e intervenuta presso un’abitazione di Gavasseto, per una truffa ai danni di una coppia di anziani. Sul posto il richiedente, un uomo 86enne, assieme alla moglie convivente, lamentava di aver subito un furto con raggiro.  L’uomo raccontava che, verso le ore 10.30, era stato contattato al citofono di casa da un uomo che si qualificava come un tecnico del gas in atto di effettuare controlli al contatore e alle relative tubature, a seguito di una segnalata fuga di gas.

Spaventato dalle possibili conseguenze del paventato rischio di perdita di gas, la vittima faceva entrare l’uomo, soggetto verosimilmente di origine italiana, senza alcuna particolare inflessione dialettale, di circa 25 anni, alto 175 cm, di media corporatura, capelli scuri e corti, indossante abiti scuri e calzante mascherina chirurgica che gli inibiva in parte il viso. Il ragazzo, dopo aver effettuato i falsi accertamenti all’interno dell’abitazione, in particolare nel vano lavanderia, spruzzava qualcosa nell’aria, presumibilmente spray urticante e gli anziani, non rendendosi ben conto di ciò che stava accadendo e rilevando un forte odore acre e pungente, andavano in panico rendendo ancora più semplice l’attività malavitosa del falso tecnico. A quel punto, infatti, il soggetto, con una modalità ormai nota, chiedeva alla donna di andare a recuperare con urgenza tutti i valori presenti nell’abitazione – denaro e monili in oro -, in quanto l’intervento di riparazione e le perdite di gas avrebbero potuto deteriorare tali oggetti. Il malvivente, per supportare tale tesi, informava i due malcapitati che di lì a breve, per la loro tutela, sarebbe arrivato anche un operatore della Polizia Locale che li avrebbe assistiti alle operazioni di salvataggio dei preziosi che occorreva riporre e custodire in un luogo sicuro. E, in effetti, poco dopo, giungeva il secondo malvivente, un uomo in abiti borghesi di colore scuro ed una pettorina con la scritta “Polizia locale”, descritto come cittadino di origine italiana, senza alcuna particolare inflessione dialettale, di circa 30 anni d’età, alto 165 cm, di media corporatura, capelli scuri e corti, calzante anch’egli regolarmente la mascherina chirurgica.

I due anziani dopo aver raccolto gli oggetti di valore presenti in casa, riponevano il tutto all’interno di una borsa, e la riponevano all’interno dell’autovettura di proprietà presente nel garage di pertinenza. Ma i due soggetti, che avevano seguito l’operazione essendone i registi, riuscivano a recuperare furtivamente la sacca senza che le vittime se ne accorgessero, allontanandosi dall’abitazione, approfittando di un momento di distrazione dei due anziani che si erano recati al piano di sopra. Dall’immobile veniva asportato denaro contate e diversi monili in oro.