Questa mattina, i volontari e le volontarie di Greenpeace hanno organizzato un’attività volta a sensibilizzare le persone sul legame tra incendi nella foresta amazzonica e il consumo di carne in Europa.

In Via Ugo Bassi a Bologna, vestiti da chef e camerieri, abbiamo servito piatti di rami e foglie secche, a simboleggiare la foresta che viene lasciata bruciare per gli interessi dell’agroindustria, invitando i passanti a scoprire lo speciale menù “al sapore di deforestazione” e a consultare il materiale informativo direttamente dal proprio smartphone tramite QR code.

La richiesta di nuovi terreni per i pascoli e per la produzione di mangime a basso costo destinato anche ai nostri allevamenti intensivi è la spinta maggiore a incendi e deforestazione. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli incendi in Amazzonia – e in numerose altre foreste dell’America Latina – vengono innescati deliberatamente per gli interessi dell’agroindustria.

“Quello che accade in Amazzonia riguarda anche l’Europa e il nostro Paese. Se è vero che il governo Bolsonaro non ha agito per difendere la foresta, anche l’Europa ha le sue responsabilità: l’Unione europea sta discutendo l’approvazione del Mercosur, un accordo commerciale con Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. Se approvato, creerebbe un quadro giuridico ed economico destinato ad aumentare il commercio – e quindi la produzione e il consumo – di carne, mangimi e altri prodotti già fortemente legati alla distruzione dell’Amazzonia, alla crisi climatica in corso e alla violazione dei diritti umani” spiega Martina Borghi, campagna foreste Greenpeace Italia.

Tra il luglio 2019 e il giugno 2020 l’Italia ha importato dal Brasile oltre 25.000 tonnellate di carne, più di ogni altro paese dell’Unione europea, mentre nel 2019 è stato fra i primi 10 importatori di soia brasiliana dell’Unione.

Secondo i più recenti dati diffusi dall’Istituto brasiliano di ricerche spaziali (INPE) ad agosto in Amazzonia sono stati registrati 29.308 incendi, il secondo valore più alto negli ultimi 10 anni, e lo stato di Amazonas ha registrato il più elevato numero di incendi della sua storia: oltre 8.000. A causa di problemi tecnici del satellite NASA registrati a metà agosto, i dati potrebbero essere addirittura incompleti.