“Ad oltre un mese dalla riapertura delle scuole i nodi critici sul trasporto pubblico locale e sulla sicurezza degli operatori a bordo ancora non sono stati risolti, nonostante siano stati denunciati da tempo da parte delle sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL e UGL Autoferro” – afferma una nota degli stessi sindacati.

“L’ultimo DPCM del 3 novembre scorso nonché gli allegati allo stesso (capienza dei mezzi ridotta al 50%, unitamente alle restrizioni dovute agli orari scolastici) che prevedono un rafforzamento delle misure di tutela in atto, pur attenuando le criticità del settore, non le risolvono.

E’ anzi ancor più stupefacente che, nonostante queste ulteriori misure normative mirate alla massima prevenzione del contagio, SETA e le altre aziende del trasporto pubblico locale continuino a rimanere ferme su una impostazione che non garantisce pienamente la tutela del posto guida dell’operatore di esercizio, ovvero dell’autista.

Seppur in misura minore per il minore afflusso di utenti in questa fase, i problemi permangono ancora irrisolti e non possiamo che denunciare tutti i nostri timori con la permanenza di tali regole quando gli afflussi torneranno ad aumentare.

Ancora è lontana da una definizione o una sua risoluzione la discussione con le scuole per verificare la possibilità di avere orari di accesso scaglionati così da spalmare gli afflussi dell’utenza sui mezzi e dunque limitare le possibilità di contagio.

Inoltre continua a permanere la rigidità delle aziende al ripristino della cosiddetta “catenella” o, in alternativa, di un nastro distanziatore che possa isolare efficacemente il posto guida, che fa il paio con la decisione, da parte delle aziende di ripristinare l’apertura delle porte anteriori.

Non viene dunque sufficientemente garantita, a nostro parere, la tutela e la prevenzione dal rischio di contagio, per gli autisti che svolgono il servizio e per l’utenza stessa.

E la sicurezza, nonché il diritto alla prevenzione in questa drammatica situazione causata dalla pandemia da Covid 19, non è mai abbastanza.

Per tali motivi e per rivendicare una attenzione ancora più forte a questi temi e richiedere cambiamenti sostanziali e una modifica degli orari di accesso alle scuole (preparandosi anche alle auspicabili fasi successive di ripartenza, in particolar modo quando ritornerà dappertutto la didattica in presenza) che permetta di differenziare il servizio e le corse attualmente previste evitando impropri assembramenti, le Organizzazioni sindacali confermano per il 13 Novembre prossimo una prima iniziativa di sciopero di 4 ore per i dipendenti di SETA spa, così come per gli altri operatori del Trasporto pubblico locale.

Ricordiamo inoltre che i DPCM consentono alle regioni di attuare decisioni più stringenti nelle materie di loro competenza, come il Trasporto Pubblico Locale. Continuiamo pertanto ad auspicare e sollecitare adeguate deliberazioni in tal senso da parte del decisore politico. La sicurezza di tutti, lavoratori e cittadini, è un diritto. Garantire la sicurezza è un dovere” – concludono Filt/Cgil – Fit/Cisl – Uiltrasporti/Uil – Faisa/Cisal – Ugl/Fna Modena.