In apertura della seduta di Question Time, l’assessore al Bilancio e Finanze Davide Conte ha illustrato le linee principali del bilancio di previsione 2021-2023, dando il via all’iter di approvazione. L’obiettivo è di approvare il bilancio entro l’anno per consentire la piena efficienza dell’azione amministrativa dal primo gennaio 2021.

Di seguito la presentazione dell’assessore Conte.

“L’ultimo anno di un mandato è considerato tradizionalmente anno elettorale cioè anno di transito tra due amministrazioni. Quest’anno la scadenza elettorale non è solo una passaggio di consegne ma un anno di passaggio tra due mondi: il mondo che non conosceva il Covid-19 e il mondo contemporaneo che ha iniziato a conoscere il virus ma non ne conosce ancora tutte le conseguenze sociali, economiche, sanitarie, ambientali e politiche.
Ecco quindi che il nuovo bilancio preventivo da un lato deve rispondere alle sfide “contabili” del prossimo triennio (tante e complicate come si vede dalle corpose tabelle grafici e dalle centinaia di pagine del DUP), ma deve anche iniziare a porsi alcune domande “epocali” che avranno valore per i prossimo trent’anni e avere un ruolo di sterzo: deve aiutarci a sterzare.
Mai come quest’anno sarà importante non solo la discussione sull’allocazione delle risorse proposta nel bilancio preventivo ma anche il dibattito che si svilupperà intorno al bilancio in merito alle nuove idee, nuove infrastrutture, nuovi servizi e nuovi progetti per costruire una città all’altezza della sua storia e delle sfide che stanno arrivando.

Prima di entrare nel dettaglio delle risorse è utile focalizzare la nostra attenzione sui punti di forza e debolezza del bilancio. Non si possono nascondere i punti di debolezza che oggi devono diventare ambiti di miglioramento. Parto dai tre punti di forza: attenzione ai tempi; sostenibilità; autonomia finanziaria.

Attenzione ai tempi.
La ‘Febbre del fare’, documentario che faceva memoria della politica di Bologna dal dopoguerra nel titolo trascurava il punto di forza delle amministrazioni comunali: l’attenzione al tempo, ai tempi amministrativi e alla programmazione. Il tempo è una dimensione fondamentale in economia e nella costruzione del nostro bilancio e si declinano in vario modo: tempi di approvazione del bilancio; tempi di risposta alle modifiche normative e contributi; tempi dei pagamenti.
Questa attenzione al tempo e ai tempi di vita della città e delle imprese è stata in questi mesi una delle politiche più importante in termini di risposta al Covid-19. In termini concreti un esempio: pagamenti alle imprese entro 25 giorni rappresenta una attenzione reale al problema di liquidità delle imprese, in un momento di grande carenza di liquidità.

Sostenibilità.
Attenzione al tempo vuol dire attenzione alle future generazioni e soprattutto vuol dire che il bilancio del comune ha adottato la strategia dello sviluppo sostenibile non solo come interventi puntuali ma come idea di città. Concretamente significa integrare la filiera dell’efficienza propria del bilancio con la filiera dell’efficacia o delle qualità della vita.
Da un lato la filiera dell’efficienza che ha come ente di riferimento il Ministero dell’Economia e della Finanza, basata su principi contabili e sul paradigma dell’efficienza, che ha un arco temporale triennale e come unità di misura l’euro. Dall’altro la filiera dell’efficacia o delle qualità della vita: ha come ente di riferimento l’Onu con i suoi 17 goals ed ha un arco temporale intergenerazionale che si misura con i progetti di vita delle persone.
Questo discorso ha un punto di caduta molto concreto: possiamo affermare che la principale scelta di sostenibilità è la drastica riduzione del debito: da un lato è una scelta che alleggerisce i conti attuali e dall’altra ha un impatto straordinario togliendo una ipoteca sulle generazioni future.

Autonomia finanziaria.
L’autonomia finanziaria rappresenta una delle leve più originali del nostro bilancio: per realizzare la nostra visione della città è necessario avere le risorse e l’autonomia finanziaria è l’indicatore che monitora questa capacità. Ma l’elevata autonomia finanziaria del nostro Comune se da un lato è un indicatore del capitale economico dall’altra è un indicatore del capitale sociale: esiste una relazione diretta tra capitale sociale e qualità dei servizi e rispetto della legge. È l’autonomia finanziaria che ci ha permesso di reagire con provvedimenti unici durante il primo lockdown e ci permette oggi di avere un bilancio in ordine nel rispondere a questa seconda ondata con tutte le difficoltà che comporta.

Questi invece i tre punti di debolezza, o punti di miglioramento: sistema delle partecipate; semplificazione; innovazione.

Sistema delle partecipate.
Il mondo economico è in crisi. Non è esente da questa crisi il sistema delle società partecipate del Comune di Bologna.I motivi di crisi sono molteplici: nel caso di ASP aumento dei costi e aumento degli utenti; nel caso di Tper aumento dei costi e riduzione degli utenti; nel caso di Fiera riduzione dei costi ma azzeramento del business; nel caso di Autostazione e di Aeroporto  mantenimento dei costi ma riduzione del traffico; nel caso di Farmacie aumento dei costi e trasformazione del consumo; nel caso di Teatri leggera riduzione dei costi e blocco delle attività. In questi mesi si sta lavorando per modificare la governance e ridurre i danni ma è certo che se anche l’economia, il traffico e i consumi si riprendano nel 2022 o nel 2023 saranno comunque diversi.

Semplificazione.
Innovazione o qualità della spesa. Questa amministrazione ha fatto molto negli ultimi vent’anni per mettere in ordine il sistema di entrate. Ma la sfida dei prossimi anni è per forza quella della qualità della spesa. È evidente che la crisi sanitaria si trascina dietro una serie di problemi sociali, economici, politici, culturali, ambientali e istituzionali. Già da tempo presenti nella nostra società ma che ora la crisi del Covid-19 ha amplificato. Per intervenire quindi non basta concentrarsi sull’emergenza sanitaria ma bisogna rileggere le politiche e ripensare le nostre politiche passate e investire le risorse in modo innovativo.

Innovazione.
Innovazione o qualità della spesa. Questa amministrazione ha fatto molto negli ultimi vent’anni per mettere in ordine il sistema di entrate. Ma la sfida dei prossimi anni è per forza quella della qualità della spesa. È evidente che la crisi sanitaria si trascina dietro una serie di problemi sociali, economici, politici, culturali, ambientali e istituzionali. Già da tempo presenti nella nostra società, ma che ora la crisi del Covid-19 ha amplificato. Per intervenire quindi non basta concentrarsi sull’emergenza sanitaria ma bisogna rileggere le politiche e ripensare le nostre politiche passate e investire le risorse in modo innovativo.

Ecco perché questo bilancio non vuole essere solo triennale, ma ambisce a una valenza trentennale. Questo è il lavoro di ragionamento e di ascolto fatto dal gruppo di lavoro nominato dal Sindaco che ci permette di avere ulteriori strumenti per quel dibattito più alto sull’allocazione delle risorse.
Un bilancio forte anche delle sue debolezze: un bilancio forte per la dimensione complessiva – il bilancio triennale ha un volume di cubatura di tre miliardi di euro -, ma anche perché oltre ai suoi punti di forza – tempi, sostenibilità, autonomia finanziaria -, ha anche ben presente le sue fragilità – sistema delle partecipate, semplificazione, innovazione – che rappresentano punti di miglioramento.
Un bilancio vitale. In passato il bilancio era un documento statico, monolitico che necessitava di certezze normative (vedi legge di bilancio e trasferimenti collegati) il che determinava ritardi nell’approvazione e sfasamento dell’attività amministrativa. Più recentemente il bilancio è diventato dinamico, ovvero il bilancio è predisposto a legislazione vigente e poi si adegua con la prima variazione utile; il bilancio che presentiamo oggi è “vitale” ovvero un bilancio pronto ad adeguarsi ai molteplici input: alla legge di bilancio si aggiungono i Dpcm, il Recovery fund, il Mes, altri contributi e compensazioni.

Dal punto di vista quantitativo, mi preme evidenziare che confermiamo l’autonomia finanziaria del Comune di Bologna, pari a oltre l’89%. Viene mantenuta la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef a 15.000 euro lordi. Per quanto riguarda i tributi sugli immobili, nel 2021 il Comune conferma tutte le aliquote, le agevolazioni Imu e l’abolizione della Tasi sull’abitazione principale. Per il sesto anno consecutivo anche la Tari resterà invariata. Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale al contrasto all’evasione sui tributi locali, in particolare Imu e Tari.

Per quanto riguarda i servizi educativi, scolastici e socioassistenziali, vengono confermate tutte le tariffe. Manterremo per il 2021 inoltre l’agevolazione per i nidi d’infanzia a integrazione del contributo della Regione Emilia-Romagna che interviene sulla fascia di Isee fino a 26.000 euro: l’integrazione nel 2020 ha consentito di arrivare a 35.000 di Isee mentre nel 2021 la estenderemo fino a 45.000 di Isee.
Quanto al recupero degli arretrati delle entrate, nel 2019 è arrivato fino a oltre 37 milioni.
Per quanto riguarda la riqualificazione e il controllo della spesa, prosegue anche nel 2021 l’azione di riqualificazione e controllo della spesa per orientare le risorse comunali verso le priorità del mandato amministrativo. Proseguono inoltre le azioni per il contenimento dei consumi di natura economale, con una particolare attenzione ai temi della dematerializzazione e dell’efficienza energetica degli edifici comunali.

L’Amministrazione ha stanziato la maggior parte dei fondi per le seguenti priorità finanziate nel bilancio di previsione: interventi in campo educativo e scolastico e per il personale scolastico; mobilità e sicurezza stradale; interventi in campo socioassistenziale; manutenzione.

Nell’ambito del finanziamento delle spese 2021, una quota significativa (quasi 5 milioni di euro) è destinata a maggiori spese dovute all’emergenza sanitaria ancora in corso. Oltre alla fornitura di  dispositivi protettivi per il personale e interventi di sanificazione negli uffici, una larga parte di queste
spese verrà impiegata nei servizi sociali e scolastici a garanzia del distanziamento sociale e per ottemperare alla normativa introdotta con l’emergenza Covid. In particolare per i servizi educativi e scolastici sono stati potenziati i servizi di trasporto, refezione, pre-post scuola e altri interventi per
garantire la massima sicurezza dei bambini e degli insegnanti nei nidi d’infanzia e nelle scuole”.