Fra le attività proposte: da ora supporto all’accoglienza a scuola e ai Poli dei servizi sociali, custodia e piccole azioni di cura del cimitero Monumentale; prossimamente cura del verde e del benessere degli animali, attività culturali. Le scelte, in base alle qualità professionali ed esperienze degli interessati. A Reggio Emilia sono 1.869 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza.

È stato messo a punto dall’Amministrazione comunale e approvato ora dalla Giunta il documento che prevede l’attivazione del Catalogo Puc, acronimo che indica i Progetti utili alla collettività che possono essere svolti dai beneficiari del Reddito di cittadinanza nel comune di residenza, con l’obiettivo di impegnarli in piccoli lavori a beneficio di tutta la comunità.

I Puc rappresentano un’occasione di inclusione, nonché di formazione per le persone che ne usufruiranno. I progetti, infatti, saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali dei beneficiari, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emersi nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l’impiego o al Servizio sociale del Comune.

Le attività, complementari e a supporto di quelle ordinarie già svolte dagli uffici comunali, con un carattere necessariamente temporaneo, potranno essere espletate negli ambiti sociale, culturale, artistico, ambientale, formativo, tutela di beni comuni ed altre attività di interesse generale, e saranno svolte per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a un massimo di 16.

“Il volontariato attivo e il protagonismo civico fanno parte del dna di Reggio Emilia. Si è dunque inteso inserire i Puc in un percorso più ampio già strutturato e consolidato che vede un impegno costante dei reggiani a favore della collettività – dice l’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco – L’approvazione del catalogo di attività da dedicare ai Progetti utili alla collettività è un passaggio fondamentale per il pieno sviluppo dello strumento dei Redditi di cittadinanza. Con questo atto molti cittadini, percettori di Reddito, saranno coinvolti per qualche ora a settimana in attività utili alla città, dal verde all’accesso scolastico, dai poli sociali ai cimiteri. Anche a Reggio Emilia molte persone stanno percependo questa forma di sostegno: il nostro augurio è che presto riescano a trovare una collocazione lavorativa stabile, ma nell’attesa che questo accada con i Puc diventano un supporto importante alla nostra comunità. Nelle prossime settimane verrà individuato il soggetto del Terzo settore che gestirà, insieme al Comune, le persone coinvolte per far partire concretamente le attività”.

L’attività dei Puc integra e arricchisce ulteriormente il patrimonio di volontariato attivo e protagonismo civico che da sempre contraddistingue il tessuto sociale di Reggio Emilia. Ad oggi, ad esempio, sono tante le persone impegnate anche all’interno dei servizi comunali tramite il registro Errepiù, la rete delle diverse proposte di volontariato promosse dall’Amministrazione comunale con le associazioni e le cooperative ed organizzazioni del Terzo settore, permettendo così ai cittadini di essere aggiornati in tempo reale sulle opportunità di partecipazione.

 

AMBITI DI ATTIVITÀ – La gestione dei Puc e il monitoraggio degli stessi sarà in capo al Comune, tramite anche il coinvolgimento associato con enti del Terzo settore.

Le attività in cui saranno impegnati i volontari, individuate dai dirigenti dei diversi Servizi del Comune di Reggio Emilia coinvolti a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, saranno contenute in un apposito Catalogo, implementabile e costantemente aggiornato.

Tra i progetti Puc che saranno attivati prioritariamente dal Comune di Reggio Emilia, ad oggi vi sono le seguenti attività:

·         Officina Educativa: supporto all’accoglienza a scuola, alla vigilanza agli accessi e alla logistica del servizio di ristorazione scolastica nell’anno scolastico 2020-2021;

·         Servizi sociali: sostegno all’attività di accoglienza dei cittadini che accedono ai poli sociali anche in relazione al rispetto delle misure di prevenzione anti Covid-19 (misurazione temperatura, autocertificazioni, distanziamento, mascherina, accessi e uscite differenziate…);

·         Anagrafe: custodia (presenza e presidio della struttura) del cimitero Monumentale di Reggio Emilia, garantendo l’apertura e chiusura del cimitero ed eventuali piccole opere di manutenzione ordinaria.

A questi servizi si aggiungeranno nelle prossime settimane attività legate alla cura del verde e del benessere animale, alla cultura e alla tutela dei beni comuni.

Le diverse attività saranno appunto assegnate ai beneficiari prevedendo una coerenza tra le caratteristiche dei progetti e le competenze del beneficiario, nonché gli interessi e le propensioni emerse durante i colloqui di selezione.

 

IL REDDITO DI CITTADINANZA – Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari. L’erogazione del beneficio è subordinata all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, con attività al servizio della comunità, di riqualificazione professionale, di completamento degli studi e altri impegni individuati caso per caso dai servizi competenti. La mancata partecipazione ai Puc o alle altre attività definite comporta la decadenza del beneficio.

Nel solo Comune di Reggio Emilia, ad oggi risultano 1.869 nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza.