Il contributo del territorio modenese per il nuovo Patto regionale del lavoro e sul clima, anche per gettare le basi su come dovrà essere l’economia del dopo Covid; gli interventi in programma su infrastrutture e logistica; le azioni da attivare su scuola, Università e formazione. Sono questi i temi sui quali partirà, già dalle prossime settimane, un confronto con tutte le realtà del territorio modenese per fornire valutazioni e suggerimenti allo scopo di affrontare la crisi dovuta alla pandemia.

È quanto emerso dall’incontro di mercoledì 18 novembre, in videoconferenza, tra il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli con i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil modenesi dedicato all’impatto dell’emergenza sanitaria sul sistema economico e sociale modenese.

L’appuntamento era stato sollecitato nei giorni scorsi con una lettera aperta dei segretari generali di Cgil Modena Manuela Gozzi, Cisl Emilia Centrale William Ballotta e Uil Modena-Reggio Luigi Tollari (che non ha potuto partecipare per motivi familiari).

Nel corso dell’incontro, Tomei ha espresso la preoccupazione soprattutto sul tema dell’occupazione, quando scadrà il blocco dei licenziamenti, e ripercorrendo il programma degli investimenti messi in campo dalla Provincia, che solo sulla viabilità ammontano quest’anno a oltre 40 milioni di euro tra cui il prolungamento della Pedemontana, la tangenziale di S.Cesario lo snellimento del traffico tra Modena e Carpi, ha evidenziato la necessità di «essere pronti con i progetti per intercettare le risorse che arriveranno dal Recovery fund per affrontare temi decisivi, a partire dell’ammodernamento delle infrastrutture dal quale dipende anche il futuro dell’Appennino, della sanità e della scuola». E proprio sulla scuola Tomei ha annunciato che la Provincia sta programmando ulteriori interventi con richieste di fondi al Governo per oltre 25 milioni di euro. Per Tomei, infine, «occorre sbloccare i finanziamenti previsti nell’ambito della concessione dell’Autobrennero per realizzare Bretella e Cispadana».

Il sindaco Muzzarelli ha sottolineato che «la pandemia sta mettendo a dura prova interi settori dell’economia modenese, a partire da commercio, ristorazione, tutto il mondo legato al turismo, alla cultura e allo spettacolo», rendendo ancora più urgente programmare le strategie della ripresa che «dovrà passare dalla capacità di tutto il sistema di sostenere gli investimenti, pubblici e privati, per garantire occupazione e di intercettare le risorse nazionali ed europee, con particolare attenzione per le opportunità offerte dal programma Next Generation Eu, ma serve anche un impegno comune per assicurare i sostegni e i ristori previsti, accelerando le procedure per rispondere ai bisogni di famiglie e imprese».

Il Mes, ha aggiunto Muzzarelli, rappresenta un’ottima opportunità per consolidare e migliorare strutture e tecnologie sanitarie attivando nel modenese investimenti di 325 milioni, mentre «il nuovo Patto del lavoro e sul clima sarà l’occasione per ridefinire le coordinate dello sviluppo attraverso l’utilizzo delle risorse europee, perché gli investimenti pubblici saranno decisivi». Concludendo, Muzzarelli ha fatto riferimento all’annunciato sciopero del pubblico impiego: «Comprendiamo e conosciamo bene le esigenze del settore, ma in questo momento lo sciopero sarebbe un errore, rischierebbe di non essere compreso dall’opinione pubblica: sindacati e Governo devono scongiurarlo».

Per la Cisl, William Ballotta, ricordando la lettera aperta sulla ripresa, ha chiesto un maggiore confronto sulle decisioni importanti che si stanno prendendo in questa fase sull’utilizzo delle risorse nazionali ed europee. Una richiesta ribadita da Manuela Gozzi (Cgil) che ha sottolineato «i rischi legati alla paura e alla rabbia che mettono a rischio la coesione e sociale» e ha chiesto «una condivisione sulle scelte attraverso momenti di confronto con tutti i soggetti».

La programmazione di una serie di confronti, appunto, su Patto del lavoro, infrastrutture e scuola, rappresenta una prima risposta alle richieste di condivisione delle scelte da parte dei sindacati.