Prorogare per almeno tre anni il Superbonus 110%. È questa la richiesta di Lapam Confartigianato Imprese indirizzata al governo nei giorni in cui si discute la manovra economica dello Stato per il 2021.
L’associazione di via Emilia Ovest ha sottolineato sin dalla sua entrata in vigore, con il decreto Rilancio, la necessità di estendere al 2023 l’agevolazione prevista per chi vuole migliorare la sicurezza sismica e l’efficienza energetica della propria abitazione.

«Questa agevolazione ha trovato un diffuso apprezzamento nel nostro territorio e generato forti aspettative tra le 3mila imprese associate del comparto costruzioni – spiega Gilberto Luppi, presidente generale Lapam -. La maxi detrazione si inserisce nel filone degli incentivi per la casa, accompagnato (finalmente) dall’incoraggiante possibilità di cedere il credito d’imposta maturato in favore di ogni soggetto disponibile all’acquisto, compresi gli istituti bancari». Ora, il rischio che il governo non confermati il Superbonus oltre alla sua scadenza, prevista ora per il 31 dicembre 2021, preoccupa l’associazione datoriale.

«Mai come ora – aggiunge Luppi – imprese e cittadini hanno bisogno di un quadro stabile di misure che consentano di fornire una indicazione certa al mercato, nella convinzione che la riqualificazione massiva del nostro patrimonio edilizio costituisca uno degli ambiti strutturali più importanti e urgenti da sostenere nella direzione del green, del risparmio energetico e del contenimento del consumo del suolo. La nostra organizzazione si è già mossa in questo senso, con un proprio sito informativo www.superbonus110lapam.it e un servizio dedicato all’incontro di domanda e offerta. Restringere gli orizzonti temporali di una misura dalle grandi potenzialità, sarebbe illogico. Invitiamo pertanto il governo ad inserire un emendamento ad hoc nella Legge di Bilancio 2021 in discussione in Parlamento».