Giornali e siti informati iniziano a pubblicare le ipotesi sulle misure restrittive previste per questo Natale 2020 che saranno presentate in tutta probabilità mercoledì al Parlamento dal Ministro della Sanità.

Probabile divieto di spostamento tra tutte le regioni anche se in fascia gialla, concesso ovviamente il ritorno a casa. Le seconde case si potranno raggiungere solo se lo spostamento resta confinato nel territorio regionale e di una Regione ovviamente “gialla”.

Riapertura dei centri commerciali nei fine settimana e negozi aperti fino alle 21.

Aperti (quelli non falliti) tutti gli hotel e quindi raggiungibili sempre nei limiti della propria Regione.

Ristoranti aperti a pranzo (in zona gialla) e chiusi tutti il 24 e 25 Dicembre. Su questo punto si discute ancora con le Regioni.

Niente cinema e teatri, chiusi per tutte le festività (Netflix ringrazia), apertura valutabile solo in caso di appiattimento della curva contagi.

Niente sci per le vacanze (lo scrivo con il massimo rispetto sia di chi sta soffrendo come di chi vive di questo) per evitare assembramenti sugli impianti e nei rifugi.

Quarantena obbligatoria per chi farà ritorno in Italia dall’estero. Le messe di Natale celebrate il 24 e 25 Dicembre a turni durante tutta la giornata per evitare affollamenti con l’ultima funzione da decidersi tra le 21 e le 22.

Niente feste in locali pubblici (saranno ovviamente chiusi ad esclusione degli hotel) e nei luoghi privati. Possibilità per i sindaci di chiudere strade o piazze della “movida”.

Pranzi e cene natalizie non saranno normati ma accompagnati da forti raccomandazioni a non trasformarli (è Natale) in riunioni numerose di parenti (massimo 8 persone si consiglia).

Il Coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino viaggia verso la riconferma per tutto il periodo natalizio, capodanno compreso.

(Claudio Corrado)