Nelle ultime 48 ore altre due persone sono finite nei guai per essersi recate in tribunale con coltelli al seguito. Prima di loro padre e figlio, entrambi  milanesi, erano finiti nei guai per gli stessi motivi. Salgono quindi a 4 in questa settimana le persone denunciate alla Procura reggiana per porto abusivo di armi.

Le due persone finite nei guai sono un 60enne pregiudicato veneziano che il pomeriggio del 14 gennaio scorso entrato in Tribunale per adempiere a delle proprie incombenze private, è stato fermato all’ingresso dagli addetti al controllo, immediatamente dopo che i segnali di allarme avevano cominciato a squillare. Sono subito intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia. Nella valigetta 24 ore del 60enne veneziano è stato trovato un coltello a serramanico lungo 20 cm di cui 9 di lama.

Nella tarda mattinata di ieri con le stesse modalità è stata fermata una 48enne parmigiana. In disponibilità di quest’ultima i militari hanno rinvenuto un coltello a serramanico lungo 19 cm di cui 8 di lama.  Il 60enne veneziano e la 48enne parmigiana sono quindi stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di porto abusivo d’arma dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno che hanno curato i rispettivi due interventi all’ingresso del Tribunale ed esattamente presso l’area dove si svolgono i controlli delle persone che accedono al Palazzo di Giustizia in quanto gli addetti al controllo avevano richiesto l’intervento al 112 avendo fermato, in due differenti momenti,  i due che passando aveva attivato l’allarme del metal detector. Sia l’uomo che la donna sono stati quindi condotti alla vicina caserma  di corso Cairoli dove i Carabinieri provvedevano a sequestrare quanto illecitamente detenuto per poi operare la loro denuncia in stato di libertà per il reato di porto abusivo di armi.