Alla ricerca di un cuoco da impiegare nella sua nuova attività di ristorazione ha pubblicato un’inserzione su un sito di annunci incappando in un truffatore. Quest’ultimo millantando conoscenze di chef stellati si è proposto per fornire pretestuose consulenze e acquisto di materiale per l’attività di ristorazione. In questo modo ha ottenuto dal malcapitato ristoratore oltre 8.000 euro che ha incassato senza ovviamente fornire le consulenze promesse né tantomeno consegnare il materiale che aveva proposto per la vendita. Per questo motivo i carabinieri della stazione di Fabbrico a cui la vittima, un 30enne del paese si è rivolto, con l’accusa di truffa hanno denunciato alla Procura reggiana un 40enne napoletano che non è nuovo a tali tipi di raggiri alla luce dei precedenti di polizia specifici posseduti.

Nei guai è finita anche la moglie del truffatore, una 36enne abitante nel napoletano, la quale ha spalleggiato il coniuge sostenendo, quando questi era cercato dalla vittima dell’impossibilità del congiunto di aderire alla richiesta prima perché aveva contrato il Covid poi perché era stato arrestato. La donna è stata quindi denunciata alla stessa Procura per concorso in truffa.

Tutto ha avuto inizio all’indomani della pubblicazione dell’inserzione da parte del ristoratore che cercava un cuoco da impiegare nella sua nuova attività. E’ stato contattato dal 40enne napoletano che si è detto interessato all’annuncio raggiungendo la vittima nel reggiano per il colloquio. Durante la visita al ristorante il 40enne millantando conoscenze nell’ambito di importanti chef stellati ha prospettato al ristoratore la possibilità di ottenere consulenze e materiale da acquistare per la mise en place. Entusiasta per le idee il ristoratore aderiva a quanto prospettato dal 40enne versando allo stesso oltre 8.000 euro corrispondenti ai costi delle consulenze e acquisto materiale. Dopo l’incontro e il pagamento il ristoratore non ricevendo notizie dal 40enne incominciava a cercare di contattare il 40enne che sembrava sparito nel nulla. La stessa moglie del truffatore spalleggiando il marito lo giustificava dapprima sostenendo che aveva contratto il Covid per cui non poteva salire e adempiere a quanto richiesto e successivamente riferendo che era stato arrestato. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa il ristoratore di rivolgeva ai carabinieri di fabbrico denunciando i fatti. Le indagini dei carabinieri di Fabbrico oltre a consentire di risalire al truffatore denunciandolo raccoglievano concordi elementi di riscontro anche a carico della moglie che finiva nei guai con l’accusa di concorso in truffa.