“La decisione della Regione Emilia-Romagna di far svolgere l’attività con i requisiti delle mense (e dunque senza le limitazioni alle attività di ristorazione attualmente in vigore) ai locali che hanno un regolare contratto con aziende è sicuramente positiva e va a sanare una situazione che, già lo scorso novembre, come Licom avevamo sollevato. La risposta affermativa della Regione spiega che, per le mense e per il catering continuativo su base contrattuale le attività potranno proseguire, a condizione che garantiscano la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e vengano rispettati i protocolli o le linee guida di settore”. Daniele Casolari, segretario Licom (commercianti e pubblici esercizi aderenti a Lapam) interviene sulla decisione di rendere possibile l’attività ai pubblici esercizi nel caso che abbiano sottoscritto specifici contratti di ristorazione collettiva con le aziende.

“Come detto a novembre avevamo sollevato il problema e ora, a distanza di due mesi abbondanti, è arrivata una risposta positiva e, possiamo dire, di buon senso. Il fatto che potessero svolgere il servizio solo le attività che avevano lo specifico codice Ateco da mensa, davvero pochissime, non aveva ragion d’essere. Ritenevamo che si dovesse procedere con le modalità attivate nel lockdown di marzo, come da prassi a suo tempo indicata dalla prefettura per dare una risposta ad imprese e lavoratori rispettando le norme e i protocolli Covid-19. Ora la Regione ci dà ragione”.