In Bosnia-Erzegovina una catastrofe umanitaria annunciata da tempo ci riguarda come cittadini italiani ed europei. I comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Prignano sulla Secchia patrocinano tre incontri online per comprendere, approfondire e non fare ripiombare nell’invisibilità ciò che sta accadendo non lontano da noi.

Il progetto è organizzato da Roberta Biagiarelli dell’associazione Babelia & C.- progetti culturali, con il contributo di EMIL BANCA – il cuore nel territorio e dal Comitato Giovani Soci di Emilbanca di Modena e Provincia e si configura come un’anteprima 2021 della rassegna “Balcani d’Europa. Lo specchio di noi”, nata quattro anni fa per riflettere attraverso incontri, testimoni ed approfondimenti storici sul nostro presente (www.balcanideuropa.it). Sarà possibile seguire gli incontri sulla pagina Facebook e sul canale You Tube “Balcani d’Europa. Lo speccho di noi”.

Nel primo appuntamento, venerdì 19 febbraio alle 20.45, si cercherà di mettere a fuoco la situazione dei richiedenti asilo bloccati da mesi, e in alcuni casi da anni, sul confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia e il perché si è giunti a questo tragico stallo. Interveranno i seguenti relatori: Silvia Maraone (responsabile progetti IPSIA-ACLI in Bosnia Erzegovina e Serbia), Nicole Corritore (giornalista, Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa), Nicola Minasi (Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina). Modera Agostino Zanotti della rete diritti RiVolti ai Balcani.

Il 23 febbraio (sempre alle 20.45) si traccerà un ragionamento geopolitico più esteso su quella che è al momento la situazione migratoria nell’area balcanica con Nello Scavo, giornalista di Avvenire, Azra Nuhefendic, giornalista e scrittrice bosniaca e Diego Saccora dell’Associazione Lungo la Rotta Balcanica. Modera Martina Napolitano, direttrice di East Journal.

L’ultimo incontro, previsto per il 26 febbraio alla stessa ora, sarà l’occasione per presentare il Dossier aggiornato “La Rotta Balcanica. I migranti senza diritti nel cuore dell’Europa”, realizzato dalla rete diritti in movimento RiVolti ai Balcani con alcuni dei suoi autori: Anna Clementi (mediatrice linguistico-culturale ed esperta di rotte migratorie), Duccio Facchini (direttore del mensile Altreconomia), Gianfranco Schiavone (Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà-Ufficio Rifugiati onlus, Trieste e vice-presidente ASGI). Modera Andrea Rossini, giornalista Rai e documentarista.

Testimonia Roberta Biagiarelli: “La rotta balcanica si è aperta in modo massiccio nel 2015 e di questo è doveroso informare cittadini e cittadine, troppo spesso vittime di una comunicazione sensazionalistica. Non si tratta quindi di un’emergenza, la catastrofe umanitaria in corso è dovuta ad un complesso intreccio di responsabilità e non ci sono soluzioni facili. Come già ampiamente riportato dalle cronache dell’ultimo periodo le notizie che provengono dalla Bosnia-Erzegovina non sono per niente buone. Purtroppo ad oggi non sono stati aperti corridoi umanitari, pur nella consapevolezza che la rotta balcanica non è solo un problema bosniaco, ma un problema europeo. Parliamo di veri e propri lager del nostro tempo presente a tre ore di macchina da Trieste, dove da troppo tempo le persone vivono in condizioni disumane costrette a muoversi nel fango e sotto la neve; senza luce, acqua, gabinetti e senza riparo, vittime di giochi politici e discriminazione. Si rende necessario capire lo scenario dentro a cui ci si muove, per acquisire la consapevolezza che la rotta balcanica andrà avanti per molto tempo ancora, intensificando i transiti con l’arrivo della primavera. Abbandonare i migranti al loro destino significa abbandonare l’idea costitutiva dell’Europa. I Balcani d’Europa ci riguardano molto da vicino, sono lo specchio di noi”.