 Anche nella provincia di Modena, in linea con l’andamento riportato nello studio di Agenzia Sociale e Sanitaria regionale appena pubblicato, sono sempre di più i malati affetti da patologie inguaribili che beneficiano di cure palliative grazie alla rete di Cure Palliative della provincia di Modena.
Anche nella provincia di Modena, in linea con l’andamento riportato nello studio di Agenzia Sociale e Sanitaria regionale appena pubblicato, sono sempre di più i malati affetti da patologie inguaribili che beneficiano di cure palliative grazie alla rete di Cure Palliative della provincia di Modena.
Una rete di medici, psicologi e infermieri che non si è fermata neanche di fronte al Covid-19: nel 2020 sono quasi 2mila i pazienti che hanno ricevuto cure e assistenza nella fase finale della malattia restando a casa propria o nell’Hospice territoriale di Castelfranco Emilia.
Nel dettaglio, sono stati 1746 i pazienti gravi curati nella loro abitazione (in aumento del 10% rispetto al 2019) e 231 le persone assistite nell’Hospice inaugurato a fine 2019.
Dotata di 15 posti letto, la struttura di Castelfranco è l’unica della rete Ausl al momento attiva mentre per l’Hospice di Modena, a Villa Montecuccoli a Baggiovara, è stato sottoscritto questo mese il Protocollo di intesa tra Comune, Ausl e Fondazione Hospice Modena che dà il via alla fase realizzativa. Sono inoltre in fase di progettazione anche gli Hospice a San Possidonio e Fiorano.
Alle strutture specializzate si affiancano gli ambulatori distrettuali e le consulenze specialistiche durante il ricovero ospedaliero. Per garantire sollievo a pazienti inguaribili e alle loro famiglie sono al lavoro molti professionisti Ausl: in tutta la provincia si contano 4 medici palliativisti, 4 psicologi dedicati alle cure palliative, 50 infermieri (di cui 15 in servizio nell’Hospice) e 20 medici di medicina generale esperti di cure palliative con funzione di consulenti.
“Negli ultimi dieci anni le cure palliative domiciliari sono costantemente aumentate permettendo ai pazienti e alle loro famiglie di vivere nel calore domestico l’ultima fase della malattia – spiega Paolo Vacondio responsabile della rete locale di cure palliative – a differenza della dimensione ospedaliera gli esperti di cure palliative includono nell’approccio alla persona malata anche la sua sfera familiare e sociale. È un approccio di cura che cerca di rispettare in primo luogo i valori della persona malata”.
 




