Stava guidando con un tasso alcolico oltre il quadruplo del consentito ed era fuori casa di notte senza un giustificato motivo, in violazione alle norme anti-Covid. Un 40enne è stato denunciato e sanzionato dalla Polizia locale di Modena a seguito di un incidente stradale avvenuto in strada Tre Olmi intorno alla mezzanotte della notte tra sabato 20 e domenica 21 febbraio: dopo aver perso il controllo della sua auto, infatti, l’uomo si è schiantato contro un cordolo della pista ciclabile.

Secondo la ricostruzione dell’Infortunistica, la Fiat Punto condotta dal 40enne, originario della Svizzera ma che vive in città, ha sbandato in prossimità dell’incrocio tra strada tre Olmi e stradello Luigini, terminando la sua corsa contro il manufatto in cemento che separa la carreggiata dal percorso ciclopedonale. Sul posto, dopo la chiamata di un residente, sono intervenute le pattuglie del Comando di via Galilei, che hanno avviato i rilievi e hanno sottoposto il conducente, rimasto illeso nello schianto, all’alcoltest; dall’esame è stato riscontrato lo stato di alterazione, con un tasso di circa 2,3 grammi per litro (il limite è 0,5). All’uomo, quindi, è stato contestato il reato definito dall’articolo 186 del Codice della strada e gli è stata ritirata la patente. Mentre la Punto, di proprietà di un’altra persona, non è stata sequestrata.

Sarà ora l’Autorità giudiziaria a decidere in quale misura applicare la sanzione penale a carico dell’automobilista (l’ammenda prevista va da 1.500 a 6mila euro) ed eventuali sanzioni accessorie, la detrazione dei punti e la durata della sospensione del documento di guida da uno a due anni. L’ammenda potrà anche essere aumentata da un terzo alla metà, in quanto il fatto è stato commesso nelle ore notturne (dopo le 22 e prima delle 7).
Inoltre, il 40enne non ha saputo motivare alla Polizia locale la sua presenza sulle strade, vietata dopo le 22 e prima delle 5, come disciplinato dalle disposizioni contro la diffusione della pandemia che ammettono deroghe solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e ragioni di salute. Di conseguenza a suo carico è prevista anche una sanzione amministrativa da 400 euro.