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In seguito all’invio degli SMS di presa in carico dei vulnerabili sono stati inviati nella scorsa settimana 14.528 SMS per proporre un appuntamento per la vaccinazione anti-covid a tutte le persone con età compresa tra 70 e 79 anni, secondo le priorità indicate recentemente dal commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo. Di questi, 10.229 hanno confermato l’appuntamento.

Sono invece già 14.939 le persone vulnerabili e con disabilità alle quali è già stata somministrata la prima dose finora, a partire dalle persone vaccinate dal 24 marzo, dai Centri Specialistici.

A causa di una parziale riduzione delle forniture previste non è ancora stato possibile inviare la proposta di appuntamento alle restanti 25.000 persone, individuate nella categoria dei vulnerabili e nate tra il 2004 e il 1952. L’invio per SMS della proposta di un appuntamento continuerà pertanto anche nei prossimi giorni per concludersi entro sabato 23 aprile.

Grazie all’importante contributo dei Medici di medicina generale, anche chi non era presente negli elenchi regionali è stato incluso. L’elenco continuerà a essere integrato costantemente dalle segnalazioni dei medici. Anche a queste persone arriverà direttamente il messaggio con il link per confermare o modificare l’appuntamento.

L’elenco delle patologie considerate è disponibile sul sito regionale dedicato alla campagna di vaccinazione anti-covid https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

 

Il punto vaccinale all’Ospedale Maggiore

Al via da oggi, 15 aprile, le vaccinazioni per i pazienti vulnerabili presso il punto vaccinale dedicato all’Ospedale Maggiore, attivo dal lunedì al sabato, dalle 14 alle 20, con il supporto delle associazioni di volontariato: Amrer Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna, Diabo Diabetici insieme Bologna AdV e Bimbo Tu.

Si parte con la somministrazione del vaccino antiCovid-19 a pazienti reumatologici, diabetici e con malattie croniche intestinali, per poi proseguire con le altre patologie che individuano l’estrema vulnerabilità. Oggi in programma 240 dosi, ma il punto vaccinale potrà raggiungere un numero massimo di somministrazioni pari a 300 vaccini al giorno. Il punto vaccinale dell’Ospedale Maggiore si aggiunge alla rete di punti vaccinali destinati ai vulnerabili.

“Il numero di somministrazioni quotidiane di vaccino sarà coerente con la disponibilità di dosi vaccinali” spiega Carmine D’Angelo, referente organizzativo del punto vaccinale.

Non tutti i malati reumatici per patologia, prognosi, complicanze e terapie sono da considerarsi estremamente fragili. La selezione dei malati a rischio è avvenuta sulla base di criteri oggettivi che hanno preso in esame patologie, severità di prognosi, complicanze e trattamenti immunosoppressivi come farmaci biotecnologici, immunosoppressori (anche per caratteristiche o per dosi che rendono i pazienti particolarmente immunodepressi).

“Proprio per la particolare fragilità e il quadro clinico di questi pazienti è fondamentale che la vaccinazione venga effettuata in un ambiente protetto, con la presenza di noi specialisti che li abbiamo in carico, affinché nel caso di eventuali complicanze possiamo intervenire tempestivamente” spiega Massimo Reta, Responsabile della Reumatologia Territoriale dell’Azienda Usl di Bologna.

“Fin dall’inizio della pandemia è emerso come il diabete mellito e uno scarso controllo glicemico rappresentassero fattori di rischio importanti per una maggiore mortalità e gravità di malattia in corso di infezioni da SARS-CoV2 a qualsiasi età” afferma Alessandra Sforza, Direttore dell’Endocrinologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna.

Come dimostrato da una ricerca pubblicata dall’equipe dell’Endocrinologia del Maggiore, i motivi dell’andamento più aggressivo del COVID-19 nella persona diabetica sono molteplici: tra i tanti la presenza di alterate risposte immunologiche e coagulative connesse al diabete mellito, specie se non adeguatamente controllato sotto il profilo metabolico.