(immagine: kerakoll.com)

Prenderà il via il 1° maggio il “Modello smart working” di Kerakoll Group, rivolto a circa il 50% dei dipendenti che operano nelle sue sedi italiane in ruoli compatibili con modalità di lavoro a distanza.

Il Modello, che prevede la durata sperimentale di un anno, si basa sulla sottoscrizione su base volontaria di accordi individuali tra azienda e dipendente, puntando quindi ad anticipare una risposta strutturale per il futuro sul tema del lavoro agile.
Lo smart working con procedura semplificata – introdotto dal Governo in deroga alla normativa ordinaria che prevede gli accordi individuali – sarà infatti possibile per le aziende italiane soltanto fino al prossimo 31 luglio, salvo ulteriori proroghe.
I dipendenti di Kerakoll potranno scegliere a loro discrezione l’orario e il luogo in cui svolgere la prestazione lavorativa, garantendo comunque una disponibilità telefonica nei giorni lavorativi, oltre a poter scegliere in quali giorni lavorare a distanza o in azienda, in accordo con le regole di ingaggio che saranno stabilite per esigenze di coordinamento dei team.
L’azienda fornirà la dotazione di notebook e altri tool di comunicazione, garantendo al dipendente il diritto alla disconnessione, al di fuori della prestazione lavorativa, dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche.

Gli obiettivi che si pone Kerakoll nel suo “Modello smart working” si riferiscono a:

• ambiente di lavoro: miglior clima lavorativo e riprogettazione degli spazi multifunzionali per favorire meeting, co-working, brainstorming;
• sviluppo delle competenze delle persone, in termini di crescita professionale, motivazione, autonomia;
• brand appeal, per rafforzare la capacità di attrarre in azienda i migliori talenti;
• work-life balance: maggiore flessibilità per le persone nella gestione del loro tempo;
• business improvement, in termini di engagement delle persone, produttività e snellimento dei processi aziendali.

In un anno circa di applicazione, dall’inizio del lockdown a marzo del 2020, lo smart working in Kerakoll ha fin qui prodotto risultati quantificabili e stimati in: una riduzione delle emissioni di 170 tonnellate di CO2, un risparmio di 1.280.534 km percorsi (pari a 32 volte la circonferenza della Terra), 29.280 ore di tempo di viaggio risparmiato (92 ore per persona).

“Sono responsabile delle risorse umane in Kerakoll dal 2020 e uno dei motivi per cui ho scelto questa azienda è che qui le persone sono da sempre al centro del progetto di crescita e sviluppo – ha dichiarato Elisa Cavedagna, Group Human Resource Director di Kerakoll – E’ stato quindi naturale pensare di dare un quadro strutturato ad una modalità di lavoro, lo smart working, in cui crediamo molto e che pensiamo possa contribuire alla crescita professionale dei singoli e del team in cui sono inseriti. I principi guida che Kerakoll ha applicato in questo progetto sono: fiducia, responsabilizzazione e lavoro per obiettivi.”