Copyright immagine: Replica Sistemi – Autore: Francesca Guaschino

Ieri è stato sottoscritto il rinnovo del contratto nazionale del settore autotrasporto, merci, logistica e facchinaggio, che occupa in provincia di Modena oltre 20 mila lavoratori (circa un milione a livello nazionale) impiegati in appalti di logistica e facchinaggio nei più svariati settori (ceramico, metalmeccanico, automotive, tessile e biomedicale, industria alimentare, commercio/ distribuzione), oltre ai courier e agli spedizionieri e autotrasportatori tra cui Ferca, Arcese, Dhl, Fede-Tnt, Brt, Sda, Gls, Ups.

“Il rinnovo, che è stato sottoscritto per la prima volta da 15 anni con tutte le 24 associazioni datoriali di controparte, inclusa la cooperazione che rappresenta grande parte dei lavoratori del settore impiegati nel nostro territorio prevede un aumento, a regime di euro 104 – spiega una nota di Filt/Cgil Modena – Di tale cifra verranno riconosciuti, in cinque tranche salariali 90 euro a titolo di aumento economico, 10 euro come elemento distinto della retribuzione e ulteriori 4 euro per rafforzare il sistema di welfare contrattuale e le prestazioni già fornite da Sanilog (assistenza sanitaria integrativa) ed Ebilog (ente bilaterale del settore che eroga rimborsi e prestazioni di sostegno a carattere economico).

E’ stato inoltre previsto il riconoscimento di una “una tantum” di 230 euro (divisa in tre tranche di erogazione) a copertura del periodo di mancato rinnovo del contratto. Il contratto nazionale era infatti scaduto nel 31 dicembre 2019 (da oltre 16 mesi dunque) e la trattativa è stata lunga e complessa anche in ragione del tragico contesto pandemico in cui ci troviamo, ma uno snodo certamente fondamentale è stato rappresentato dallo sciopero nazionale del settore tenutosi il 29 marzo scorso e che ha visto, a Modena, un presidio dinanzi alla Prefettura estremamente partecipato (in foto). A seguito di quella iniziativa di lotta, le controparti hanno ritirato le proposte provocatorie sino a quel momento presentate e si è raggiunta una intesa economica che non andasse, in alcun modo, a ledere i diritti normativi dei lavoratori.

Un ulteriore punto è rappresentato dall’istituzione di una commissione bilaterale che lavorerà nei prossimi tre anni (da qui alla futura scadenza contrattuale prevista nel 2024) per aggiornare l’impianto normativo e le declaratorie professionali anche alla luce dei profondi cambiamenti intervenuti nel settore e connessi all’esplosione dell’e-commerce e delle nuove professioni (rider in testa) che hanno visto una accelerazione esponenziale nell’ultimo anno.

Parallelamente prosegue, a livello nazionale, il tavolo contrattuale sulla filiera di Amazon che, come noto, presto aprirà uno stabilimento anche nella nostra provincia, nel sito di Rio Secco a Spilamberto e che vedrà, nei prossimi mesi la massima attenzione del sindacato al fine di monitorare il rispetto di tutte le normative e dei diritti contrattuali, anche quelli sanciti dal presente rinnovo, per i lavoratori ivi impiegati.

E’ un risultato fondamentale e un rilevante riconoscimento per lavoratori e lavoratrici che si sono trovati in prima linea e che non si sono mai fermati un attimo, sempre operativi (anche quando, per via dei “fermi” connessi ai codici ATECO, le imprese committenti dei servizi in appalto di trasporto e logistica, in realtà si fermavano) e che hanno tenuto in piedi, in quota parte, il sistema economico territoriale e più in generale, come settore, tutto il sistema paese.

Nei prossimi giorni – conclude  Filt/Cgil Modena – verranno svolte le assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici del settore al fine di sciogliere la riserva (entro il 15 giugno) per la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo”.