Tutti i danni da maltempo rimborsati in Emilia-Romagna, attraverso i 130 milioni di euro stanziati per l’Emilia-Romagna. E a un mese dall’assegnazione dei fondi, parte la prima tranche di risarcimenti per danni causati dagli eventi del 2019, attraverso 5,4 milioni di euro di rimborsi per le imprese e i cittadini.

È stato adottato oggi, infatti, dopo il provvedimento del Consiglio dei Ministri dello scorso 20 maggio sulle risorse all’Emilia-Romagna, il decreto che definisce la ripartizione, l’assegnazione e dispone la liquidazione dei contributi economici per i cittadini e le attività produttive danneggiati da tre ondate di maltempo che hanno interessato il territorio regionale nel 2019.

Si tratta di oltre 5,4 milioni di euro complessivi, di cui circa 740 mila euro sono relativi ai danni sul territorio conseguenti agli eventi eccezionali del maggio 2019, circa 1 milione per gli eventi di novembre 2019 e circa 3,7 milioni le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia colpite dalla grandinata del 22 giugno 2019.

Le risorse, che garantiscono un primo ristoro di 5 mila euro per i privati per i danni sulle abitazioni e 20 mila euro per quelli che hanno interessato le attività produttive, fanno parte dei 30 milioni di euro nazionali che andranno, dopo l’adozione di ulteriori specifici provvedimenti, a rimborsare anche i danni relativi all’alluvione nel modenese del dicembre 2020 e a finanziare nuovi cantieri contro il dissesto idrogeologico.

 

“Quando lo scorso 21 maggio abbiamo annunciato le misure nazionali che assegnavano all’Emilia-Romagna 130 milioni di euro di rimborsi per i danni da maltempo su tutto il territorio regionale- spiegano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo- avevamo contestualmente promesso che ci saremmo adoperati per far sì che l’erogazione degli aiuti fosse rapido. E così è stato, tanto che dopo neanche un mese partono i primi rimborsi ai nostri cittadini e alle imprese che, pur colpiti duramente, hanno dimostrato da subito grande forza e voglia di ripartire. Grazie all’Agenzia regionale alla Protezione civile che ha agito con puntualità e velocità e al Governo che ha recepito in maniera altrettanto solerte le necessità delle comunità”.

“Con queste risorse- concludono presidente ed assessore- inizieremo a risarcire in modo concreto tutte le famiglie e le attività produttive e a proseguire anche nell’azione di intervento ordinario e straordinario per la messa in sicurezza dell’intero territorio regionale”.

 

I primi 5, 4 milioni di euro: la ripartizione delle erogazioni per provincia

Ai cittadini dell’Emilia-Romagna sono assegnati complessivamente più di 3,5 milioni di euro così ripartiti sul territorio: 1.098.422 di euro per i cittadini della Città metropolitana di Bologna, 324.668 euro per la provincia di Cesena, 2.300 a Ferrara, 1.639.554 di euro a Modena, 32.500 euro a Piacenza, 310.465 euro a Parma, 1.794 a Ravenna e 94.575 a Reggio Emilia.

I contributi destinati alle imprese e attività produttive superano 1,9 milioni di euro e sono così ripartiti: alla Città metropolitana di Bologna vanno 447.780 euro, a Forlì-Cesena 46.921 euro, al territorio di Ferrara 28.347, a Modena 1.037.881, a Piacenza 56.245 euro, 87.907 euro a Parma, 26.512 euro a Ravenna sono assegnati e a Reggio Emilia 118.671 euro. I contributi saranno erogati dalla Regione ai Comuni, ‘organismi istruttori’, subito dopo aver ottenuto il trasferimento delle somme dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

 

In arrivo altri 100 milioni di euro dal Decreto Sostegni bis

Oltre ai 30 milioni di euro, il secondo provvedimento nazionale, inserito nel Decreto Sostegni bis, prevede un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro per il territorio modenese colpito dall’esondazione del fiume Panaro a dicembre 2020. Una somma, quest’ultima, che coprirà le cosiddette eccedenze, cioè i danni di privati e imprese non coperti in via ordinaria, e che servirà per ulteriori interventi di messa in sicurezza del territorio. Un provvedimento straordinario indirizzato ai Comuni colpiti sia dal sisma del 2012 che dall’alluvione, tra cui, in primis, Nonantola.