Nella giornata di oggi si è celebrato a Bologna, il 247° anniversario della Fondazione del Corpo. La cerimonia, a carattere meramente interno, presieduta dal Comandante Regionale, Generale di Divisione Giuseppe Gerli, è stata tenuta, in forma volutamente raccolta, alla presenza dei Comandanti di Reparto e di una rappresentanza di militari.

L’anno appena trascorso è stato caratterizzato da una crisi sanitaria senza precedenti che ha avuto pesanti ripercussioni sul tessuto economico e sociale del Paese.
In questo quadro estremamente delicato, incerto ed in continua mutazione, tenuto conto della perdurante vigenza dei provvedimenti di contenimento della pandemia, la Guardia di Finanza ha saputo reagire con tempestività ed efficacia, rimodulando i propri schemi operativi e organizzativi, adattandosi al mutato contesto, con l’intento di sostenere l’economia sana del Paese ed attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà patita da cittadini, imprese e professionisti, tutelando il sistema finanziario, economico e sociale da condotte illegali che vogliono ignobilmente approfittare dello stato emergenziale per trarre illeciti profitti.

In particolare, in esecuzione delle direttive dell’Organo di Vertice, l’attività ispettiva nel corso del 2020 si è concentrata sul contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica e nell’azione a contrasto delle infiltrazioni della criminalità economico – finanziaria, anche di matrice organizzata, spostando significative risorse in tali comparti e indirizzando la tradizionale attività di servizio in materia tributaria esclusivamente al contrasto delle frodi più complesse, spesso di matrice transnazionale, privilegiando l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria.

L’ampiezza e l’eterogeneità dei fenomeni illeciti sono stati affrontati alle Fiamme Gialle emiliano romagnole con approccio trasversale, indirizzato a coglierne tutti gli aspetti, sia sul piano giudiziario-amministrativo che su quello economico-patrimoniale e puntando ad aggredire sistematicamente le illecite ricchezze accumulate. I risultati raggiunti nell’anno in esame a seguito delle azioni esperite sono riepilogati di seguito, per comparti d’intervento.

Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.
Un’azione che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione in regione di 1.155 interventi ispettivi e di 1352 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare reati fiscali principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione, denunciando 1097 soggetti, di cui 43 tratti in arresto.
Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di oltre 105 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 586 milioni di euro.
I casi di evasione fiscale internazionale scoperti, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, estero-vestizioni della residenza fiscale, manipolazione dei prezzi di trasferimento e illecita detenzione di capitali all’estero, sono in tutto 17.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 197 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni.
Non meno significativo è stato l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 213 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente 51.115.600 euro di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 142 datori di lavoro per aver impiegato 716 lavoratori in “nero” o irregolari.
Ammontano, invece, a 84 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione nei porti, negli aeroporti e nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.
Complessivamente, sono stati sequestrati 1.674 chilogrammi di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di oltre 12 milioni di chilogrammi.
Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando: nel 2020 sono stati eseguiti 25 interventi che hanno portato al sequestro di 395 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
Fortemente intensificate anche le indagini contro il commercio internazionale della fauna e flora in via di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.E.S.): nel 2020 il Corpo ha partecipato, quale Autorità nazionale competente, alle principali operazioni internazionali congiunte nel settore, eseguendo, negli spazi doganali, 291 controlli.
Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti nel 2020 100 controlli riscontrando 3 violazioni. Inoltre, sono state concluse 7 indagini di polizia giudiziaria.

Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica
La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2020, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
Sono oltre 2.400 gli interventi complessivamente svolti in Emilia Romagna, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, di cui 737 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 78 deleghe svolte con la Corte dei Conti.
Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 9.800.890 di euro, mentre si attestano a 7.990.266 di euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero complessivo di 694 soggetti denunciati.
Per quanto concerne gli strumenti finanziari della Politica Agricola Comune e della Politica Comune della Pesca, sono state scoperte, indebite percezioni e/o richieste di contributi per 1.716.857 di euro.
Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 18.814.576 di euro, a carico di 175 soggetti.
Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, dall’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 186 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore.
Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 1.626 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 285 soggetti.
Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, invalidità civile e altre), con 6.011.178 di euro di indebite percezioni.
Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 35 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.
È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dal dato riguardante i sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimenti ablatori per un importo complessivo di 4.819.057 di euro.
Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria che ha accolto le proposte di misure cautelari reali avanzate dai Reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione.

Contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che si contraddistingue dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
In tale contesto, nel quale agiscono sinergicamente il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) con il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna e tutti i Reparti territoriali, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 714 soggetti, ed ammonta, ad oltre 288.000.000 di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 85.651.905 di euro e di 44.549.500 di euro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per oltre 28.803.220 di euro e confische in via definitiva di beni per 22.720.125 di euro, conseguenti allo svolgimento di 43 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare.
Sono stati eseguiti 4.517 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 105 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 202 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 8 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 314.474.762 di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 57.474.562 di euro.
Sono stati, poi, eseguiti ai confini terrestri e marittimi 195 controlli volti a verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, con scoperta di illecite movimentazioni per oltre 2.090.411 euro e accertamento di 139 violazioni.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 65.352.928 di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di 230.479.139 di euro.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 93 soggetti, 12 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di oltre 166.000 di euro.
Tra le attività del Corpo svolte nel 2020 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 944 interventi sottoponendo a sequestro circa 800.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.
Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, le Fiamme Gialle emiliano-romagnole hanno proceduto al sequestro, complessivamente, di circa 300 kg di sostanze stupefacenti, di cui circa kg. 273 hashish e marijuana, 8 kg di cocaina e 19 kg di altre droghe, denunciando 128 soggetti.

Concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
La Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna partecipa con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.” in forza alle sedi di Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza al concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
In particolare, nel corso del 2020, i citati Reparti specializzati hanno partecipato a 33 dispositivi interforze per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
A seguito dell’emergenza epidemiologica, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo circa 152.207 controlli (di cui 324 in mare), che hanno consentito di sanzionare circa 1877 soggetti e di denunciare all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, circa 286 responsabili. Tali servizi di controllo del territorio, legati all’emergenza pandemica, hanno impegnato il personale per un complessivo di oltre 48.000 giornate/uomo.

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Anche nel 2021, l’azione delle Fiamme Gialle emiliano-romagnole è stata improntata a sviluppare un’azione operativa sempre più mirata e selettiva, in grado di prevenire e reprimere ogni possibile strumentalizzazione della crisi sanitaria per finalità di profitto.
Ciò mediante un’attenta azione di contrasto ai più gravi fenomeni di evasione fiscale nel quadro di un dispositivo flessibile, in grado di intercettare, in modo trasversale, anche altre manifestazioni di illegalità economico-finanziaria che possono trovare alimento nel contesto emergenziale, scongiurando il rischio che gli enormi flussi di denaro pubblico volti ad arginare le ricadute negative della pandemia possano essere oggetto di sviamenti e appropriazioni, alimentando l’economia illegale.
Tutti i Reparti della Regione, e in special modo i Nuclei di polizia economico-finanziaria, sono stati chiamati, inoltre, a rafforzare quotidianamente il proprio impegno nell’aggressione alle ricchezze e ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità economica e organizzata, la quale è pronta a cogliere e sfruttare le opportunità derivanti dalla crisi economica, investendo tanto nelle attività emergenti quanto in quelle maggiormente colpite dalla fase recessiva.
L’azione dei Reparti in tutti i segmenti della missione istituzionale viene rivolta, coralmente, a questi obiettivi, cosicché anche nel 2021 la determinazione, l’energia e lo spirito di sacrificio che tradizionalmente contraddistinguono i militari della Guardia di Finanza possano contribuire ad aiutare il Paese nell’affrontare e superare le sfide imposte da questo difficile momento.