Si erano nascosti fra i colli ammassati all’interno del semirimorchio di un autoarticolato di nazionalità Serba per essere sicuri di riuscire ad arrivare in Italia. Cinque minorenni e tre adulti sono stati trovati dalla Polizia Stradale di Altedo presso l’Area di Servizio “Bentivoglio Ovest” dell’autostrada A13 Bologna – Padova. Il più piccolo di loro ha 7 anni, il più grande 32. Hanno viaggiato centinaia di migliaia di chilometri nascosti nel retro del camion che doveva scaricare la merce in una località del sud Italia. Un viaggio della speranza iniziato mesi fa, in Afghanistan.

L’allarme è partito dall’autista del TIR che ha fatto chiamare la Polstrada dal direttore dell’Autogrill quando, una volta fermo per una pausa, sentendo dei rumori sospetti provenienti dal semirimorchio, ha aperto i portelloni scoprendo che oltre ai colli trasportati vi erano anche delle persone.

I giovani migranti hanno viaggiato chiusi nel furgone senza mangiare e senza potersi muovere per non fare il più piccolo rumore che li avrebbe fatti scoprire prima dell’arrivo in Italia. Un racconto confuso il loro, solo alcuni parlano inglese non benissimo, mentre gli altri solo la loro lingua. Ma agli agenti quando sono scesi hanno subito chiesto dove si trovassero per accertarsi che fossero in territorio Italiano così da sapere di essere al sicuro. Gli agenti della Polstrada si sono subito rivolti all’autogrill per rifocillarli.

“In Turchia un uomo ci ha chiesto 1000 euro per il viaggio – hanno raccontato agli Agenti -. Ci hanno portato in un parcheggio e lì siamo saliti su un camion che ci ha portato in Slovenia dove un complice ci ha fatto salire su un altro TIR diretto in Italia”.

Tutti i migranti sono stati portati prima in Questura per l’identificazione e poi nei centri di accoglienza per minori dopo aver allertato la Procura della Repubblica per i Minori.

Non è la prima volta che la polizia stradale di Altedo individua migranti che passano il confine con questo sistema; nelle ultime due settimane altri 12 migranti sono stati salvati in tre operazioni distinte, anche loro stipati su altrettanti autoarticolati provenienti dall’Est Europa.