Aveva in disponibilità due carte di credito aziendali attraverso le quali era autorizzato a pagare le spese di vitto ed alloggio per le trasferte di lavoro. Lui, un operaio trasfertista dipendente di un’azienda di Montecchio Emilia,  è andato però oltre utilizzando e carte per prelevare danaro in contante che ha intascato.

Ben 4.000 euro circa i prelievi eseguiti tra giugno ed agosto dal dipendente infedele ora finito nei guai. Per questi motivi i carabinieri della stazione di Montecchio Emilia con l’accusa di appropriazione indebita aggravata dal rapporto lavorativo, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia un operaio 39enne originario e residente nella provincia di Parma. Le indagini sono state portate a termine dai carabinieri della stazione di Montecchio Emilia che hanno ricevuto la denuncia dal titolare dell’azienda in cui il 39enne parmigiano lavorava.

In particolare da alcuni controlli eseguiti dall’Ufficio Amministrazione dell’azienda emergeva che due carte di credito associate al dipendente, che le doveva utilizzare per il pagamento di vitto e alloggio durante le trasferte di lavoro, erano state indebitamente utilizzate per effettuare prelievi di danaro contante da varie postazioni ATM. In particolare dall’esame degli estratti conti di luglio e agosto emergevano una ventina di prelievi di danaro contante fatti dal dipendente in diverse postazioni ATM. Accertati i fatti venivano interessati i carabinieri di Montecchio Emilia a cui l’azienda formalizzava la denuncia. I militari di Montecchio Emilia acquisita la denuncia hanno avviato le indagini raccogliendo a carico del 39enne incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di appropriazione indebita aggravata dal rapporto lavorativo per la cui ipotesi delittuosa l’uomo veniva denunciato alla Procura reggiana.