Dopo quattro giorni trascorsi tra testimonianze di sport e inclusione, si chiude il sipario sulla quinta edizione del festival “SportivaMente” che, domenica 5 dicembre, ha visto le battute finali alla presenza della pedagogista Luisa Piarulli affrontando tematiche legate ad educazione e vita.

Domenica mattina alle ore 10:00 presso la Sala Biasin abbiamo incontrato Luisa Piarulli per parlare del concetto di “MENS SANA IN CORPORE SANO: LA SFIDA EDUCATIVA DEL TERZO MILLENNIO” con l’obiettivo di pro-Muovere ben-Essere come stile di vita in ambito famigliare, scolastico e sportivo.

Partendo dal libro scritto da Luisa Piarulli, Gabriella Landini Saba e Ivano Spano “Prof… Quanto mi hai dato? Etica e pedagogia della valutazione scolastica” pubblicato da Golem Edizioni, si è iniziato parlando di cura ed educazione: cura verso il proprio essere, grazie anche al recupero dell’ottica olistica che allinea mente, anima e fisicità affinchè non vi sia una negazione del corpo che impedisca di dare il giusto spazio all’esprimere emozioni; un percorso fatto di uguaglianza, comprensione ed inclusione.

Si è proseguito affrontando il concetto legato alla possibilità di ridare spazio ai ragazzi attraverso una sana competizione, consentendo a ciascuno di scoprire i propri talenti; per fare ciò – dice la pedagogista – è necessario ci sia una rivoluzione del pensiero e che, ad esempio in ambito sportivo, l’allenatore dia spazio all’osservazione e all’empatia verso i propri ragazzi prima ancora che all’insegnamento della tecnica.

«Ognuno si chieda quanto sia normale da uno a dieci. Siamo diversi e la diversità è una straordinaria cosa» – queste le parole di Luisa Piarulli al microfono di Barbara Fontanesi. Tante sono state le domande rivolte alla pedagogista da parte dei presenti e numerosi gli interventi da casa, ma tante sarebbero state le domande ancora da fare. «Torniamo ad educare» – la conclusione di Luisa Piarulli.

L’evento è realizzato in collaborazione con Csi Modena ed è valido come credito formativo per allenatori, dirigenti, educatori sportivi ed operatori sportivi della disabilità.

Alle ore 15:00 è stato il momento della Yellow Run con partenza da piazzale della Rosa, alla presenza di due madrine d’eccezione: la campionessa Cecilia Camellini ed Asia Santarsiero.

Numerosi gli iscritti tra cui molti ragazzi delle classi coinvolte nel progetto Fuoriclasse, promosso anch’esso dall’associazione Fuori Campo 11. La soddisfazione è stata tanto e le emozioni non sono certamente mancate.

Alla luce di temi quali inclusione, coraggio e vita si chiude così la quattro giorni del festival  “SportivaMente”.