Il Carnevale a Castelnovo sotto si farà. A causa della pandemia non sarà la tradizionale manifestazione con sfilata di Carri mascherati e scuderie che si contendono il gonfalone, ma sarà una festa distribuita sulle domeniche 20, 27 febbraio e, soprattutto, 6 marzo.

Come già accaduto domenica 13, così anche il 20, il 27 febbraio e il 6 marzo verrà fritto il gnocco fritto a fianco del palazzo comunale, sarà aperta la mostra “Carnevale Ieri & Oggi”, all’interno della chiesa della Madonna e si potrà visitare il museo della Maschera (all’interno del Municipio).

Ma andiamo per ordine. La mostra, organizzata dall’associazione Al Castlein e dal Gruppo Fotografico Prisma, con la collaborazione di Auser Telefono Amico, è stata inaugurata il 13 febbraio, e sarà visitabile fino al 6 marzo. Sono esposti oltre 100 scatti fotografici per proporre al grande pubblico un confronto diretto tra passato e presente della manifestazione storica del paese attraverso immagini delle sfilate con carri allegorici e gruppi mascherati. L’esposizione osserverà i seguenti orari di apertura: lunedì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.

Il museo invece sarà aperto, dalle 10 alle 13. Si tratta di una struttura a prevalente carattere didattico che documenta la tradizione della kermesse attraverso l’evoluzione storica della maschera carnevalesca e delle operazioni necessarie alla sua creazione, lavorazione e produzione. Il nucleo principale del museo è rappresentato dall’eccezionale raccolta di maschere, modelli in tessuto, modelli in gesso, stampi e materiali per la stampatura acquistata dall’Amministrazione Comunale nel 1997, a cui è andato ad aggiungersi il nucleo di maschere donato al Comune dal collezionista Eugenio Gabrielli nel 2002. Si tratta di un patrimonio unico costituito da 222 pezzi, esposti secondo un ordine che rispecchia le varie fasi di lavorazione e le diverse tecniche elaborate dai maestri Guatteri. A questa famiglia, originaria di Reggio, sono dedicate alcune sale del museo che ricostruiscono la storia della Fabbrica di maschere, fondata nel 1810 da Prospero Guatteri e rimasta attiva fino al 1933, e dell’attività produttiva di questi artisti permettendo di recuperare e valorizzare la tradizione artigianale di questo territorio. L’allestimento museale è corredato da pannelli illustrativi che accompagnano il visitatore alla scoperta della storia e del significato dell’antica festa del Carnevale.

Domenica 6 marzo sarà la giornata clou in cui l’associazione Al Castlein, con il patrocinio dell’amministrazione, organizzerà una festa mascherata di chiusura.

Come da alcuni anni a questa parte i promotori della manifestazione hanno affidato la realizzazione del manifesto d’autore per l’edizione 2022 del Carnevale agli studenti del liceo artistico Chierici di Reggio. Quest’anno l’opera scelta è quella di Valeria Goldoni, della 5^ F.

La festa inizierà alle 14.30 e l’invito è a presentarsi tutti in maschera. Saranno organizzati spettacoli itineranti con giocolieri, mangiafuoco, burattini, maghi contorsionisti e spettacoli carioca direttamente dal brasile. Ci saranno anche gli sketch della coppia Andrea Zanni e Giacomo Iotti, insieme ai balli delle scuderie castelnovesi.

Alle 17.30 verrà bruciato il “Vecchione”, recuperando l’antica tradizione che lo voleva dato alle fiamme proprio al termine del Carnevale.

Per tutto il corso della giornata sarà attivo un punto di ristoro per poter assaporare il gnocco fritto, con salumi e bevande. Lo stand gastronomico sarà aperto dalle ore 10.

L’ingresso al centro del paese sarà ad offerta libera e il ricavato sarà donato all’associazione “Vip – Viviamo in positivo”, che promuove le attività di volontariato clown in strutture sanitarie pubbliche e private.