Qualcuno ha utilizzato in maniera abusiva il contrassegno intestato al padre ultracentenario, mentre qualcun altro ha esibito il pass del genitore defunto. E c’è, invece, chi ha semplicemente parcheggiato nei posti riservati, a pochi metri da piazza Grande, senza averne diritto “perché altrimenti non trovo posto in centro”. Sono solo alcuni dei casi registrati nel 2021 nell’ambito delle attività di controllo degli oltre 430 parcheggi riservati ai veicoli destinati al trasporto di persone invalide o disabili presenti in centro storico. Anche l’anno scorso, infatti, la Polizia locale di Modena ha svolto una serie di accertamenti finalizzati a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “furbetti”. Seguendo il trend avviato nel 2020, è stato confermato un calo delle irregolarità; i veicoli sanzionati sono stati 121, uno su dodici rispetto al totale di 1.508 mezzi e autorizzazioni controllati in 4.401 accertamenti.

In media ogni mese gli operatori del Quartiere 1 hanno controllato 367 stalli riservati agli invalidi, per un totale, di appunto 4.401 verifiche (nel 2020 erano state 3.551). Di questi posti, due terzi sono risultati liberi e fruibili, visto che i 1.508 veicoli sottoposti ad accertamento hanno inciso sul totale per circa il 34 per cento. In tutto i verbali elevati sono stati 155, con 121 veicoli sanzionati: in particolare, 105 sono state le violazioni dell’articolo 158 del Codice della strada (“Divieto di fermata e di sosta dei veicoli”), mentre in 50 casi è stato anche violato l’obbligo di utilizzo strettamente personale del contrassegno (previsto da un’ordinanza comunale).

Alla luce delle agevolazioni che lo caratterizzano, come, appunto, la sosta sugli stalli riservati, nelle aree pedonali, accesso alla zona Ztl e sosta gratuita sugli stalli a pagamento, per utilizzare il pass è infatti necessario che il titolare sia presente e il veicolo che espone l’autorizzazione, in originale, sia al servizio del titolare del contrassegno stesso. Le 50 violazioni hanno riguardato nella maggioranza dei casi, 44, l’uso improprio del contrassegno, con 9 circostanze di utilizzo di pass intestato a persone decedute e una di recidiva. Inoltre, sono state registrate quattro mancate esposizioni del documento e due esibizioni di fotocopie. L’importo del verbale è di 87 euro (60,90 se pagato entro cinque giorni), oltre alla rimozione del veicolo e alla decurtazione di due punti dalla patente di guida del conducente. In caso di sosta irregolare senza averne titolo, quindi, il proprietario dell’auto deve dichiarare chi fosse alla guida al momento della commissione dell’illecito; in più, viene applicata la sanzione accessoria del ritiro del contrassegno quando si è in presenza di recidiva.

Rispetto al 2020, le violazioni riscontrate sono calate da una ogni dieci veicoli controllati a un abuso ogni dodici (circa l’8 per cento). La flessione, frutto pure dell’attività ispettiva svolta sul territorio e delle azioni di comunicazione che hanno accompagnato gli accertamenti, ha contribuito a permettere a chi possiede il contrassegno di avere un maggior numero di posti a disposizione.

A Modena gli stalli per disabili in centro storico sono 432 (una quarantina realizzati nell’ultimo quinquennio), di cui 119 in zona Ztl. Il numero complessivo dei contrassegni rilasciati ai residenti è di circa 5mila e naturalmente sono utilizzabili anche quelli emessi dagli altri Comuni italiani ed europei. Per informazioni: www.comune.modena.it/servizi/mobilita-e-trasporti/ztl-zona-traffico-limitato.

ANCHE NOVE PASS INTESTATI A DEFUNTI

Sono stati 50 i casi di utilizzo illecito del contrassegno per parcheggiare negli stalli riservati alle persone invalide o disabili individuati dalla Polizia locale di Modena nell’ambito dei controlli effettuati nel 2021 in centro storico.

Nel dettaglio, tra i vari abusi registrati sulle strade dagli operatori del Quartiere 1, chiamati spesso ad approfondimenti anche grazie all’attività dei colleghi negli uffici del Comando di via Galilei e degli altri settori dell’Amministrazione comunale come l’Anagrafe e il Settore traffico, emergono in particolare le nove vicende di persone che utilizzavano autorizzazioni intestate ai familiari scomparsi, nonostante il decesso del titolare del contrassegno comporti il decadimento del titolo (che ha validità quinquennale e che può essere rilasciato anche a tempo determinato nel caso di invalidità temporanea del richiedente). Tra le “giustificazioni” rese agli operatori, quelle relative “alla difficoltà di trovare parcheggio”.

Tra gli altri casi di violazione dell’ordinanza comunale che regola le modalità di utilizzo del pass (la sanzione è di 87 euro), anche un uomo che utilizzava il pass del padre di 106 anni, che, per ovvi motivi anagrafici, non era in auto bensì a casa.

A un altro automobilista che sostava in centro per andare al lavoro è stato invece ritirato il contrassegno invalidi, intestato alla madre, perché l’uomo nell’arco di alcuni mesi ha violato per due volte la normativa, rendendosi dunque responsabile di recidiva, circostanza che fa appunto scattare il provvedimento.

Infine, un cittadino al momento del controllo ha affermato di avere accompagnato il titolare del pass dal medico: una versione ritrattata quando la pattuglia gli ha domandato di poterlo accompagnare a recuperare la persona in difficoltà.

VIA AI CONTROLLI DAVANTI ALLE SCUOLE

Si concentra anche sui parcheggi collocati davanti alle scuole l’attività di controllo della Polizia locale di Modena sui posti riservati alle persone invalide o disabili. La verifica degli stalli posizionati in prossimità di questi luoghi sensibili rientra, infatti, all’interno dell’azione sviluppata dal Comando di via Galilei per favorire il più generale rispetto delle norme del Codice della strada da parte degli automobilisti.

Con queste premesse nei giorni scorsi ha preso appunto il via la campagna finalizzata a tutelare la sicurezza sulle strade degli utenti “deboli” come studenti, genitori e nonni che frequentano queste aree, caratterizzate, in alcuni orari della giornata, da un elevato afflusso di veicoli condotti in genere dai cittadini che accompagnano o ritirano i minori dalle scuole. Tra i vari obiettivi degli accertamenti, disposti in alcuni casi su segnalazione delle famiglie, c’è pure quello di contrastare le soste e le fermate abusive dei mezzi a motore, sulla strada o nei posteggi. In questo modo gli operatori provvederanno quindi a reprimere eventuali condotte scorrette davanti agli ingressi degli istituti, rilevate anche con l’ausilio della strumentazione tecnologica utilizzata dalla Polizia locale.

La campagna sul territorio segue l’attività di sensibilizzazione promossa nelle scorse settimane dal Comando assieme alle scuole della città, volta ad aumentare la consapevolezza sulla necessità di osservare le regole del Codice stradale per garantire e incentivare, innanzi tutto, la sicurezza degli alunni che entrano ed escono dagli istituti e dei loro accompagnatori.