Mezzi militari Saharawi nel deserti di Mahbes (foto di Gilberto Mastromatteo)

In un momento storico nel quale soffiano venti di guerra molto vicini a noi, l’Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi Kabara Lagdaf, con il patrocinio del Comune di Formigine, intende riflettere su un conflitto certamente meno noto di quello in Ucraina, ma con risvolti gravi per le popolazioni coinvolte e gli equilibri geo-politici internazionali.

Si tratta del conflitto tra il Marocco e la Repubblica Araba Saharawi Democratica, che dal 13 novembre 2020 ha ripreso le armi, dopo il cessate il fuoco che durava dal 1991. Gli scontri tra i due eserciti avvengono nel Sahara Occidentale, lungo la dorsale del muro di 2.720 chilometri che divide il territorio liberato, controllato dalla RASD, da quello occupato dal Marocco.

Una conferenza, presso il castello di Formigine domenica 27 febbraio alle 10.30, approfondirà la situazione nei territori occupati, dove si assiste a continue violazioni dei diritti umani e nei campi profughi nel deserto algerino, dove il blocco delle frontiere dovuto alla pandemia ha determinato un calo sostanziale degli aiuti umanitari.

La data dell’evento non è casuale, in quanto coincide con il giorno della nascita della Repubblica Araba Saharawi Democratica (27 febbraio 1976) e celebra il trentennale dell’Associazione Kabara Lagdaf, il cui presidente formiginese prematuramente scomparso, Fabio Campioli, sarà ricordato dal Sindaco Maria Costi.

Alla tavola rotonda parteciperanno Stefano Vaccari, presidente dell’Associazione Kabara Lagdaf, che focalizzerà l’attenzione sul ruolo dell’ONU nel processo di soluzione del conflitto. A due giornalisti esperti di questioni internazionali, Gilberto Mastromatteo e Gianluca Diana, sarà affidato l’aggiornamento socio-politico, anche con contributi video. Infine, l’Assessore alle Relazioni internazionali Giulia Bosi parlerà della recente conferenza europea per il sostegno e la solidarietà con il popolo Saharawi, sottolineando che cosa sia possibile fare, partendo dai nostri territori, per affermare processi di pace e reale cooperazione.

L’evento si terrà nel rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione Covid-19. Per informazioni: Ufficio Europa, tel. 059 416149